Dopo la batosta rimediata a Varese, parla dalle colonne de “Il Corriere dello Sport” il coach di Roma Marco Calvani che, nonostante la non positiva prestazione, resta comunque sereno:
“Un’esperienza come quella di Varese ci può solo dare un contributo positivo. Così come la vittoria a Cantù e il + 24 a casa della Montepaschi non hanno certo compromesso il nostro cammino. Io sono sereno. Siamo sempre terzi, abbiamo 4 punti di vantaggio su tre club di Eurolega e siamo ad appena due lunghezze da Sassari, che da anni sta lavorando al suo progetto. E pur se da parte nostra ci sono state delle responsabilità per questa sconfitta, Varese non ha rubato nulla, e lo scarto lo ha ottenuto con merito. Si è trattato di un episodio, non sono minimamente preoccupato”.
Su Lawal, protagonista in negativo a Masnago con ben 9 palle perse, dice: “Questo è il primo anno della sua carriera post universitaria durante il quale gli sono state chieste determinate cose e una certa applicazione quotidiana. Se non si ha l’abitudine a tutto ciò, si fa fatica. Rispetto a quando è arrivato, Gani ha ampliato di molto il suo bagaglio tecnico, ed è anche diventato uno dei giocatori più piacevoli da guardare per il pubblico. Però ogni tanto stacca la spina dell’attenzione, specie quando viene da periodi di buone prestazioni individuali o di squadra. Quando il livello di concentrazione si abbassa e si trova di fronte ad un avversario duro come Dunston, può incontrare dei problemi: a Varese in difesa sui pick and roll avversari è regredito di tanti mesi. Io dico che dopo Varese non si può azzerare tutto quello che abbiamo fatto in 7 mesi e mezzo. Non posso immaginare di buttare all’aria tutto per una sconfìtta contro una Varese che è da tempo prima in classifica e che ha giocato la finale di Coppa Italia“.