L’EA7 Emporio Armani Milano ha vinto meritatamente gara1, costruendo il risultato grazie a un ottimo Goudelock e a una difesa di Trento poco reattiva nella rotazioni. La sfida non è mai sembrata in discussione grazie anche alla vena realizzativa dell’Olimpia, che ha sfiorato quota 100 nonostante un primo quarto terminato con soli 15 punti realizzati. Oltre al solito essenziale Micov, due sono gli aspetti che hanno deciso questo primo incontro della serie finale: Goudelock e l’apporto di Gudaitis e Tarczewski.
Il mini-mamba è salito in cattedra con 26 punti in 29 minuti, ma soprattutto ha segnato sempre nei momenti più importanti della partita, o per allungare o per ricacciare indietro Trento. Poi ha fatto strabuzzare gli occhi per questa cosina qua:
Come detto in fase di presentazione, il merito di questo rendimento è anche di coach Pianigiani, capace di riportarlo al centro del progetto nonostante qualche malumore (vero o presunto) sulle voci di mercato che riguardavano l’Olimpia 2018/19. Se dovesse continuare così, difficile pensare in che modo la difesa di Trento potrebbe limitarlo.
L’altro aspetto decisivo è stata l’importanza dei due centri milanesi, capaci di fare piazza pulita sotto i tabelloni. Gudaitis e Tarczewski hanno preso in due 6 rimbalzi offensivi (+2 di squadra in cui c’è il loro zampino) sui 27 a disposizione sotto il tabellone dell’Aquila: un’enormità. E il dato è ancora più incisivo considerando che Milano ha tirato con il 62% da 2 e il 51% da 3. I rimbalzi in attacco inoltre, hanno tolto la possibilità a Trento di correre, annullando un’arma importante nell’arsenale di coach Buscaglia. I due, poi, hanno sbagliato solo un tiro a testa, fatturando 24 punti in due.
Tra un giorno si replica e Buscaglia avrà piene le mani per tentare di aggiustare questi problemi.