La Dolomiti Energia Trentino sconfigge l’Umana Reyer Venezia per 84-76, vince la serie della semifinale 3-1 e approda in Finale Scudetto dove affronterà l’EA7 Emporio Armani Olimpia Milano.
Un secondo tempo meraviglioso degli uomini di Maurizio Buscaglia, fatto di pressing, chiusura dell’area e energia pura tra le due metà campo. La Dolomiti Energia con un parziale di 48-35 nei secondi 20 minuti di gioco capovolge il match, si prende la vittoria con un devastante Dustin Hogue (17+12 rimbalzi), la garra di capitan Toto Forray (16 e 6 assisìt) e l’intensità di Sutton e Beto Gomes. Per Venezia non bastano le fiammate realizzative di Dominique Johnson e Austin Daye, con il figlio di Darren autore però di 6 palloni persi. Gli ex scudettati pagano un tiro da tre troppo dipendente (12/28) e un’intensità smarrita nel secondo tempo. Menzione alla fine per Tomas Ress che chiude con quest’eliminazione la sua grande carriera da giocatore.
CRONACA_ Per Venezia c’è Johnson, in tribuna Bramos e Jenkins. Per Trento, Buscaglia deve fare a meno di Flaccadori per due settimane a causa di una lesione al flessore della coscia sinistra.
Ritmo e percentuali alte all’inizio: Watt è protagonista dell’avvio oro-granata per il 7-12 dopo 4′, ma Trento non fa scappare gli avversari con le triple di Toto Forray e Silins, 20-18 dopo 8′, time-out Reyer. De Nicolao impatta a quota 20, ma Shields e Hogue chiudono bene il primo quarto a favore della Dolomiti Energia, 25-20 dopo i primi 10′. Secondo quarto e break Reyer di 0-8 con le triple di Johnson, Sosa e il canestro da sotto di Peric, 25-28 al 12′, time-out Buscaglia. Venezia arriva sul +6 con Daye, ma l’Aquila con Gutierrez e un caldissimo Forray ri-impatta il match, 35-35 al 17′. Watt con quattro punti di fila riporta però avanti la Reyer sul 35-39 dopo 18′. Dopo un’infrazione di passi chiamata a Daye, De Raffaele decide di chiamare time-out. Watt e ½ ai liberi di Hogue chiudono la prima metà del match sul 36-41 a favore di Venezia.
Si rientra in campo. Dopo uno 0/2 ai liberi di Sutton e una tripla di Daye, Venezia vola sul +8. Ma dopo una palla persa del n°9 oro-granata, Trento si esalta con un incredibile Ojars Silins autore di tre triple in un amen che pareggia il match, Forray dà il +2 Trento, 49-47 al 25′, time-out Reyer. Trento è energia pura, Shields porta i suoi sul +7 al 27′ sul 57-50. Sutton fa e disfa trovando finalmente i primi punti del suo match dalla lunetta, Biligha a rimbalzo è un aiuto per la Reyer che chiude il terzo periodo sotto di 5 sul 62-57. Hogue e Sutton sotto-canestro sono degli ossessi che Venezia non riesce a tenere, è +10 Trentino a 8’20” sul 67-57. Johnson e Haynes segnano le triple del -4 e della speranza veneziana, 69-65 a 6’20” dal termine, time-out Buscaglia. Forray è garra pura per la Dolomiti Energia, un suo canestro su Daye rinvigorisce l’Aquila per il +5 a 3’46”, time-out Venezia. Una schiacciata di Sutton con fallo subito da Watt (5° personale) e la conseguente persa sulla rimessa d’attacco della Reyer spalancano la strada a Trento. Johnson è l’ultimo a mollare per Venezia, ma il talento non basta alla Reyer. Un canestro da sotto sbagliato da Daye (6 perse nel match) per il possibile -1 è da suicidio Reyer, Gutierrez a 29”40 mette il +5 Dolomiti Energia sul 79-74. Time-out De Raffaele. Haynes sbaglia la tripla del -2 con tiro veloce, Gomes con rubata e schiacciata in faccia a Daye che perde la sesta palla del match segna la parola fine del match. Esulta il PalaTrento, è finale scudetto per la Dolomiti Energia Trentino a distanza di un anno. I campioni d’Italia abdicano 84-76.
MVP BasketItaly.it: Dustin Hogue
Dolomiti Energia Trentino – Umana Reyer Venezia 84-76 (25-20; 36-41; 62-57)
Trento: Franke, Sutton 10, Silins 12, Forray 16, Conti ne, Flaccadori ne, Gutierrez 5, E. Czumbel ne, Gomes 7, Hogue 17, Lechthaler ne, Shields 17. Coach: Maurizio Buscaglia.
Venezia: Haynes 9, Peric 6, Johnson 17, Sosa 6, Tonut 4, Daye 16, De Nicolao 2, Bolpin ne, Ress ne, Biligha 4, Cerella, Watt 12. Coach: Walter De Raffaele.
Arbitri: Massimiliano Filippini, Dino Seghetti e Mark Bartoli.
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