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EL Top 16 Gruppo E: Pana vittoria chiave a Madrid, CSKA corsaro a Malaga, cade l’Efes

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Dodicesima Giornata dai verdetti importanti nel Gruppo E di Top16, giunto a due sole giornate dal termine con 4 squadre a lottare per i primi due posti. Il colpo di giornata lo fa il Pana (8-4) che passa sul filo di lana, 73-74 a Madrid, condannando il Real (9-3) alla seconda sconfitta interna consecutiva e mettendo praticamente in ghiaccio il pass per i play-off.

I Blancos incappano in una giornata nera dal perimetro (2/17 contro il 9/23 dei greci), si aggrappano a Fernandez (17 con 1/6 dai 6.75) e Mirotic (17 con 11/12 dalla lunetta, frutto di 6 falli subiti), ma cedono a un Pana più lucido, che rischia di dare un calcio al secchio del latte con il 13/23 ai liberi, ma la porta a casa guidato dal solito Diamantidis (14 e 8 assist) e dal veterano Tsartsaris (16, 3/3 da due e 2/3 da tre). Real avanti per primo con Rudy e Begic (9 più 5 reb) prima del parziale di 9-0 aperto e chiuso da Ukic (12 e 6 reb) per il 14-17 esterno dopo 10’. Madrid, non trova punti dagli esterni, Diamantidis e Tsartsaris salgono in cattedra e nonostante Mirotic e Rodriguez (10) il Pana costruisce un mini break di 5 punti, 33-38 all’intervallo. Lull (7, 2/7 dal campo) riapre le ostilità con l’unica tripla, imitato da quella al tabellone di Rudy, Tsartsaris risponde per i Verdi, la mette anche dai 6.75, ma Carroll (4, 2/6 al tiro) dalla media, Rodriguez in contropiede e Begic da rimbalzo d’attacco scrivono il 53-46 interno, limato dalla tripla di Ukic sulla sirena del terzo quarto. Lasme (10 più 5 reb) e Gist riportano avanti il Pana, Fernandez griffa il parziale di 6-0 con cui il Real cerca la fuga sul 63-58. Si iscrive alla partita Maciulis con la tripla, doppiata da quella, immancabile di Diamantidis (2/5 da tre), Ukic chiude l’8-0 greco per il 63-66 a 100” dalla fine. Da qui diventa in pratica una gara di tiri liberi: il Pana sbaglia tanto (3/8 negli ultimi 15” tra Diamantidis e Tsartsaris), ma Llull è in serata no anche dalla linea della carità e il suo 2/4 non basta a impedire la vittoria greca.

Vittoria esterna anche per il CSKA (9-3) di Messina, che  sbanca Malaga (6-6) per 66-70, al termine di una partita durissima, con un Teodosic da 13, con 3/6 da tre e 5 assist ed un efficace Sasha Kaun da 16 con 7/8 dal campo. Russi solidissimi in vernice (42 punti con 21/32 il fatturato in area), dove anche Erceg e Krstic combinano per 17 punti e 13 rimbalzi in due. Padroni di casa che reggono a rimbalzo, ma pagano la stazza degli avversari quando si tratta di entrare nel pitturato, anche se tirano leggermente meglio dal perimetro (8/20 contro 7/23 del CSKA). Avvio di marca russa con Weems (13) e Khryapa (6 più 8 reb). Calloway (10) e Simon (10) rispondono per l’Unicaja che grazie a Zoran Dragic (10 più 9 reb) chiude avanti 17-16 il primo quarto. Partita di estrema fisicità nel secondo quarto, gli spagnoli non si tirano indietro e tengono la testa avanti all’intervallo sul 34-30. Il CSKA alza il passo nel terzo parziale e trova con costanza Kaun e Erceg sotto misura. Zoric (6 e 7 reb), in difficoltà contro i lunghi moscoviti, e Dragic tengono lì i padroni di casa, apparecchiando il 52 pari con cui si entra nel quarto conclusivo. Marcus Williams (12, 3/6 da tre) spara le cartucce che illudono Malaga sul 60-54, ma il parziale in cui trovano posto l’unica tripla di Micov e la terza di serata per Teodosic ribalta il punteggio sul 62-66 a 2’ dalla fine. L’iniziativa di Panko (7 più 7 reb) riporta l’Unicaja a – 2 con 45” sul cronometro, ma Weems va al ferro sul possesso chiave e manda i titoli di coda, mentre solo la matematica tiene aperta una speranza per la squadra di Repesa.

A Kaunas lo Zalgiris (5-7) già eliminato onora la propria Top 16 con la vittoria 79-71 a spese dell’Efes Istanbul (9-3), con la grande prova di un Darjus Lavrinovic da 24 punti e 5 rimbalzi, con 10/12 dal campo e 3/4 dai 6.75. Turchi in partita nei primi 20’ con Erden (13 e 5 reb) Savanovic (11) e Lucas (14 più 7 reb) protagonisti del + 7 esterno a metà secondo quarto, ma Kaukenas (9 con 4 falli subiti) guida il parziale chiuso dall’unica tripla di Mario Delas per il 44-42 del riposo lungo. Dominio lituano nel terzo periodo, grazie al controllo dei tabelloni, con Darjus scatenato e un ottimo Kuzminskas (15 con 6 reb) a fare da spalla. I Verdi volano a +16, 61-45, ma alzano presto la mani del manubrio. L’Efes con Balbay in regia ha la pazienza per attaccare ai 24” e piazzare un 11-2 per un insperato 63-56 dopo 30’. Si segna poco nel quarto di coda, aperto dal 2+1 di Lafayette (6 con 2/11 dal campo, ma 5 reb e 5 assist). Erden riequilibra la lotta sotto le plance, ma Kaukenas al ferro e Sempre Darjus dall’arco tengono a distanza l’Efes. Ci prova tardivamente Farmar (12, ma 0/4 da tre), ma i turchi non scendono mai al di sotto dei tre possessi di ritardo, compiendo un passo falso nella corsa alle prime due posizioni del girone. 

Nel derby tedesco delle deluse la spunta ancora l’Alba Berlino (2-10), vittorioso sul campo del Brose Bamberg (0-12) per 72-75, condannando i connazionali alla settima sconfitta per un possesso o meno della loro Top 16. Partita sempre in equilibrio, decisa dallo scippo dell’ex Cantù Dashaun Wood a 10” dalla fine sul +1 Alba, che toglie gli avversari la chance del sorpasso in volata. Assieme a Wood (9 con 6 assist), protagonisti Alì Traorè (14 più 5 reb) e Deon Thompson (15, 7/9 dal campo e 5 reb), al Brose non bastano i 16 con 9 rimbalzi di Sharrod Ford e i 14 di Anton Gavel, su cui pesa però la palla persa decisiva. Quattro cambi di possesso e tre pareggi caratterizzano l’ultima frazione, con Nachbar (11, ma 0/4 da tre) a firmare la parità a 66 con 5’ da giocare. Morley (10) e Wood mandano avanti Berlino, sempre ripresa da Gavel fino al 70 pari e alla tripla con cui Jekel Foster (11, 3/4 da tre) spariglia la partita a meno di 2’ dalla sirena. Ford da sotto fa – 1, poi Gavel si fa irretire da Wood e Schaffartzik  chiude dalla lunetta.

Stefano Mocerino

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