De Raffaele: “Per la Reyer un primo trofeo europeo meritato. Grazie ai miei giocatori, al mio staff e al pubblico.”
Arriva in sala stampa con la medaglia d’oro al collo, coach Walter De Raffaele, per analizzare la vittoria della Reyer Venezia che ha sollevato al cielo la Fiba Europe Cup.
A precedere l’allenatore livornese c’è però MarQuez Haynes. “Sono molto orgoglioso della nostra squadra, del nostro gruppo, è tanto tempo che cerco di raggiungere un trofeo europeo e so quanto è difficile arrivare a disputare una Finale. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, del grande sforzo che abbiamo messo in campo. Avellino è venuta a giocarsela con grande energia, grande intensità ma noi abbiamo risposto. Per questo sono tanto orgoglioso di tutti noi.”
Ecco le parole di coach Walter De Raffaele: “Sono d’accordo con il mio giocatore, Avellino ha giocato una grande partita aggredendola, quindi complimenti a loro. Noi abbiamo risposto bene, controllando specialmente i primi due quarti. Nel terzo quarto loro hanno avuto un impatto migliore, ma noi abbiamo reagito in maniera abbastanza tattica abbassando i quintetti, giocando con due playmaker, e poi nel momento importante questa squadra ha tirato fuori, oltre alla tattica e alla tecnica, quel qualcosa in più che non si compra, ma che fortunatamente noi abbiamo perchè la squadra è formata da giocatori veri e credo che questo sia un trofeo meritato perchè comunque sono due partite che abbiamo vinto in un percorso che ci ha visto protagonisti, un primo trofeo storico europeo per questo club al culmine di dodici mesi fantastici con uno scudetto e una final four di Champions League. E’ un’ epoca della Reyer che va vissuta per chi la vuol vivere con il cuore aperto e con la voglia di godersela, e devo ringraziare personalmente i miei giocatori, tutto il mio staff, e questo pubblico che ci ha spinto nel momento difficile ma direi tutto l’anno. Dedico questa vittoria a tutti, ma in particolare a una persona che si chiama Alessandro che mi segue e per me è una musa ispiratrice e mi fa capire cosa vuoldire cosa conta davvero. In più lo voglio dedicare a Federico Casarin, il nostro presidente e l’anima di questo club in rappresentanza di tutti, di chi magari non viene davanti alle telecamere, e per ultimo ai miei figli. Scusate, ma sono cose che volevo dire perchè non succede sempre. Detto questo, vorrei dire che è stato un bello spot anche per la pallacanestro italiana, una bella partita, una finale di una coppa europea con la coppa che ritorna in Italia. Adesso dobbiamo avere la capacità di goderci questa coppa domani e poi da venerdì ci aspettano il finale di campionato e i playoff spero più a lungo possibile.”
Tutta la squadra che partecipava alla partita, Tomas nelle veci di “allenatore”, una squadra che in cinque anni non si vede esultare tutti gli anni… “Io mi commuovo sempre, però questa è una squadra come tutte le mie squadre dove non ci sono invidie, ognuno che pensa al bene comune, chi gioca tanto chi gioca poco. MarQuez Haynes è un faro come lo è Michael Bramos e così come lo è stato stasera De Nicolao, è una squadra che si sbatte e che ha fatto vedere qualcosa in più. Questa partecipazione fa bene a noi, a me che alleno e al mio staff, vederli con il sorriso arrivare tutti i giorni in palestra, perchè alla fine si tratta di sport: delle volte si pensa che sia la vita, ma la vita sono altre robe che sono importanti senza fare troppa retorica, però vedere che ci sono giocatori che si sbattono, che c’è un sorriso anche nelle sconfitte credo che sia un bel viatico per proseguire la stagione. Perchè poi tecnicamente questa squadra ha fatto vedere di giocare due belle partite, una buona pallacanestro, passandosi la palla e il solco ormai definito in cui io ho degli interpreti e chi arriva sa come arriva e sa come vogliamo giocare, e questo è bello a prescindere da quello che sarà. Naturale che ora festeggiamo un trofeo storico, tutti felici, però quando io dico di godercela è perchè andiamo un po’ gli schizzinosi invece sarebbe bene godersi le cose belle perchè poi spesso le cose belle passano, spero un più tardi possibile, per quello dico di avere un po’ di apertura.”
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