Con la disponibilità di Danilo Gallinari e il passaporto in arrivo di Travis Diener, incomincia a prendere forma la Nazionale che in settembre affronterà gli Europei in Slovenia. La squadra del c.t. Pianigiani si è qualificata per la massima manifestazione continentale con un inaspettato 8-0 nelle qualificazioni dello scorso anno, mettendo le basi per un definitivo riscatto della compagine azzurra. Andiamo ad analizzare ruolo per ruolo i possibili convocabili, incominciando da play e guardie.
Play: il passaporto di Travis Diener sembra ormai cosa fatta, lo si aspettava per marzo e vediamo se giungerà da qui a fine mese, visto che si è mosso il presidente della Fip Gianni Petrucci in persona e anche Meo Sacchetti parla come se fosse ormai schierabile da italiano. L’aggiunta del play sassarese porterà sicuramente un innesto di qualità al reparto, sia nel pick and roll sia per le sue capacità realizzative (in particolar modo da 3, dove in campionato viaggia con il 40% abbondante), anche se i dubbi riguardano sia la sua tenuta fisica, sopratutto con un calendario così ravvicinato che le sue “doti” difensive, non certo da mastino. L’ideale sarebbe amministrarlo facendolo giocare non più di 25′ a partita, in modo da averlo fresco nei momenti decisivi e non pagando troppo dazio in difesa. Il backup del giocatore di Fond du Lac, dovrebbe essere Andrea Cinciarini che, dopo l’ottima estate in Nazionale, si sta confermando in quel di Reggio Emilia. Il giocatore della Trenkwalder è stato un elemento fondamentale del cammino azzurro nelle qualificazioni, culminate con la vittoria in Turchia in cui il Cincia ha messo a segno ben 17 punti. Buon rimbalzista, sopratutto offensivamente, anche grazie ai suoi cm, è un buon difensore e discreto attaccante, ma soprattutto è un play d’ordine, in grado di mettere in ritmo i compagni, l’ideale per una Nazionale con così tante bocche da fuoco. Difficile vedere nei 12 di Slovenia Poeta o qualche altro play più futuribile, De Nicolao e Stefano Gentile su tutti, visto che il primo “pompa” troppo la palla prima di creare qualcosa e gli altri due difettano di esperienza internazionale, che però dovrebbero acquisire ai Giochi del Mediterraneo nella Nazionale Sperimentale.
Guardie: incominciamo dalla sicurezza Hackett. Il giocatore si sta confermando come il vero metronomo delle prestazioni fin qui stupefacenti della MensSana Siena in Eurolega, dove è seconda nel suo gruppo delle Top16. In grado di ricoprire i tre ruoli da esterno, rappresenta un jolly difficilmente sostituibile, sopratutto difensivamente. Le sue qualità di solito emergono principalmente negli ultimi periodi di gioco, in cui si dimostra determinante sui due lati del campo: basta ricordare di come abbia inciso nella vittoria della Coppa Italia (nominato MVP della manifestazione) o di come abbia guidato l’Italia nella rimonta contro la Turchia nella partita dello scorso agosto. Il principale difetto del giocatore è rappresentato dalla non eccelsa tecnica di tiro, messa in evidenza dalla scarsa percentuale ai liberi (67,5% in Serie A quest’anno) e nel tiro da 3 (29%). Sopratutto per la costanza con cui attacca il ferro, dovrebbe migliorare su questo aspetto, anche se dimostra un “miglioramento naturale” nei momenti caldi della stagione: nelle Top16 viaggia con il 76.7% dalla linea della carità e con il 35.3% con i piedi dietro l’arco. Detto di Hackett, entriamo nel mondo delle ipotesi. Il viaggio di Pianigiani e Petrucci negli Usa ha portato ad un sì condizionato di Belinelli, che quest’estate ritornerà free agent. Il giocatore di San Giovanni in Persiceto sta disputando un’ottima stagione a Chicago, è responsabilizzato dalla squadra tanto da realizzare diversi clutch shot in stagione, segno anche della fiducia che coach Thibodeau ripone in lui. Il giocatore visto in questi mesi aldilà dell’oceano è migliorato in due aspetti essenziali: concentrazione e difesa. Rinunciare al giocatore visto a Chicago è davvero dura, ma sarà importante vedere (nel caso dia la sua disponibilità alla convocazione) come si integrerà nel gruppo costruito dal c.t., dove comunque non potrà essere la prima scelta in attacco, ma dovrà mettersi al servizio della squadra, rinunciando a qualche tiro da 8 metri o a qualche penetrazione senza né capo né coda, che ogni tanto in Nazionale siamo stati costretti a vedere. Fisicamente nei prossimi Europei non dovrebbe andare sotto con nessuno grazie al fisico da NBA, le doti offensive sono note a tutti quindi non resta che aspettare la sua disponibilità, anche se in caso di niet non si bisogna disperare visto che le alternative ci sono, magari non del suo livello, ma ci sono. Il primo nome che viene in mente è quello di Aradori, che finalmente ha trovato la sua dimensione a Cantù. Il giocatore ha finalmente mostrato le sue doti e si è dimostrato letale con i suoi “piazzati” già la scorsa estate quando viaggiava con il 64% da 2 e il 43.8% da 3, confermandosi con praticamente le stesse cifre quest’anno in SerieA. Se è letale con i piedi per terra, è indubbio che il suo problema sia la fase difensiva, che non gli ha permesso di avere un ruolo da protagonista nella Siena dei record, allenata proprio da coach Pianigiani. Il feeling tra i due non è mai sbocciato, per usare un eufemismo, e le dichiarazioni della guardia della Lenovo dello scorso settembre non sono certo volte a migliorare questa situazione: “ Tutto lo staff tecnico [senese] sembrava “non vederemi… Pianigiani mi ha dato spazio [in Nazionale] quando mancavano due della Nba e qualche altro italiano… Pianigiani mi usa quando non può farne a meno”. Personalmente, Aradori andrebbe convocato a prescindere della presenza o meno di Belinelli, in quanto è un tiratore affidabile, ideale per gli spazi che si creerebbero con le penetrazioni del Gallo o di Datome o gli eventuali raddoppi sul Mago, conosce già l’ambiente ed è abituato ad un ruolo da “comprimario”. Se i due sopracitati dovessero essere convocati è diifficile ipotizzare una chiamata per Alessandro Gentile, che mostra sprazzi di talento purissimo, ma non sempre è con la testa sulla partita (basti ricordare lo sciagurato finale di secondo quarto contro Varese in Coppa Italia, quando regalò agli avversari 5 punti in 4”). Inoltre necessita di avere spesso la palla in mano per rendere, non potrà far valere la sua maggiore potenza fisica come accade spesso in SerieA e non si sa come reagirebbe a venir usato con il contagocce. Cavaliero e Vitali potrebbero far parte del raduno iniziale se aperto a 16 giocatori, anche se molto difficilmente li vedremo in Slovenia.
Questo il punto su play e guardie, a presto quello su ali e centri.
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