Batticuore Reyer. Sconfitta indolore a Groningen per 83-80, è FINALE di FIBA Europe Cup!
Sarà l’Umana Reyer Venezia a sfidare la Sidigas Scandone Avellino in una finale tutta italiana per la FIBA Europe Cup, arriva sì la sconfitta per 83-80, ma in virtù del +10 del match d’andata è FINALE.
Un match soffertissimo al MartiniPlaza di Groningen contro i campioni d’Olanda del Donar con i ragazzi di Walter De Raffaele a rischiare la qualificazione soprattutto nell’ultimo quarto con i padroni di casa ad arrivare sul +10 con tre triple di fila di Brandyn Curry. Ma Daye, Haynes (incredibile la sua tripla scomposta per il 77-72 a 1′ dalla fine) e la prova tutta sostanza di Bramos, hanno portato alla qualificazione in finale gli oro-granata.
La finale sarà: andata il 25 Aprile ad Avellino, ritorno il 2 Maggio al PalaTaliercio.
CRONACA_ Si parte dal +10 per Venezia (finì 82-72 al PalaTaliercio) dell’andata.
Johnson sblocca la partita, ma è l’ala grande Evan Bruinsma con 8 punti personali a dare il primo strappo per il Donar, 11-5 al 5′, Johnson accorcia da tre punti. Ma avviene un problema tecnico con 5’14 da giocare nel primo quarto, si rompe il cronometro dei 24” sopra un tabellone. Dopo più di 20 minuti di pausa per aggiustare il danno, si riprende a giocare. Bruinsma da sotto e Curry da fuori fanno male alla difesa reyerina, Peric limita per il 17-15 al 7′. Si accende Burgess per gli olandesi con 5 punti consecutivi per il +6 Donar dopo 8′, 24-18. Biligha e Bramos sapientemente rispondono per il pareggio al 10′, 24-24 dopo il primo quarto. Curry con la tripla e Pasalic rimettono il +5 Donar dopo 1’10” del secondo quarto, De Raffaele chiama time-out, 29-24. E’ un match continuo a strappi; Bramos impatta sul 29 pari, poi sul 32-31 viene fischiato antisportivo a Jenkins su Slagter che riporta gli olandesi avanti di 3, 34-31 al 14′. Ma la Reyer con Daye e Haynes risponde mettendo la testa avanti dallo 0-2 iniziale per il 34-36 al 15′, time-out Donar. Il Donar fa un break di 10-2 grazie alla coppia Bruinsma-Gipson per il 44-38 prima del fallo subito nel tiro da tre di Bramos che dalla lunetta fa 3/3. E’ 44-41 all’intervallo.
Si ritorna in campo, Cunningham e Bruinsma portano il +5 prima che Cerella risponda con cinque punti consecutivi. Watt si fa notare in difesa con due stoppate, Bramos si erge in difesa e in attacco per il +3 Reyer al 27′, 53-56, ma Il Donar non molla con Pasalic e la tripla di Curry per il 58-56 dopo 28′, time-out De Raffaele. L’inerzia continua a essere per il Donar con Burgess a mettere un ¾ ai liberi, ma è 61-58 dopo 30′. Ultimo quarto. Il Donar continuamente sostenuto dal suo rumoroso pubblico con un 2+1 di Koenis e una tripla di Curry vola sul +7, massimo vantaggio olandese, 67-60 a 8′ dalla fine. Time-out De Raffaele. E’ il momento più difficile e sofferto della partita per Venezia: Brandyn Curry è totalmente on-fire mettendo il +10 olandese tra l’entusiasmo del pubblico di casa a 6’37” dopo la risposta di Haynes, poi Daye con due canestri d’intelligenza riporta ossigeno per il -6 Venezia, time-out Donar a 3’21” sul 73-67. Ancora Curry fa paura con la tripla del 77-69, ma Haynes segna una tripla incredibile allo scadere dei 24” per il -5 Reyer a 1’01”. E’ 78-72 a 44” dalla fine, time-out Braal. Il Donar può solo ricorrere al fallo sistematico per sovvertire le sorti del match, ma Daye e Haynes sono glaciali dalla lunetta. E’ Michael Bramos con la schiacciata in contropiede solitario a chiudere il discorso qualificazione per il -3 Venezia a 10”. Dopo il time-out Donar e il canestro di Gipson, il greco fissa il punteggio ai liberi. Finisce 83-80, è finale per Venezia!
Donar Groningen – Umana Reyer Venezia 83-80 (24-24; 44-41; 61-58)
Groningen: Cunningham 2, Gipson 8, Koopmans ne, Dourisseau 2, Koenis 6, Mast ne, Curry 23, Hoeve ne, Burgess 10, Bruinsma 21, Pasalic 7, Slagter 4. Coach: Erik Braal.
Venezia: Haynes 13, Peric 4, Johnson 8, Bramos 16, Tonut 2, Daye 10, De Nicolao 5, Jenkins, Ress ne, Biligha 5, Cerella 5, Watt 12. Coach: Walter De Raffaele.
Arbitri: Aleksandar Glisic (Serbia), Gentian Cici (Albania) e Luka Kardum (Croazia).
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