Gara equilibrata per 38 minuti, poi la maggiore maturità di Brescia fa la differenza sul parquet della Dinamo Sassari, che incappa in una nuova sconfitta interna, nonostante, l’esordio di Markovski sulla panchina dei padroni di casa, sembra abbia dato una scossa, con il Banco in partita sino agli ultimi possessi.
La cronaca:
Grande emozione prima dell’avvio per Markovski da una parte, al ritorno sulla panchina della Dinamo e Brian Sacchetti dall’altra, alla prima da avversario al PalaSerradimigni dopo sette stagioni in maglia Sassari.
I padroni di casa si affidano molto alla forza di Planinic nel pitturato, capace di anche di aprire il gioco per i compagni che rispondono presente dalla lunga distanza, ma dall’altra parte del campo, il Croato soffre la mobilità di Hunt, perno dell’attacco Bresciano che con il lavoro in pick and roll, costruisce il primo sorpasso sul 14-16. Tante le rotazioni dalle panchine, Markovski gira 11 giocatori già nel primo quarto e pesca un Tavernari da sei punti, che ricuce lo strappo creato da un ispirato Michele Vitali creando una gara piacevole, viva e in equilibrio: 26 26 al 10’.
Cambiano gli uomini ma non gli equilibri in campo, Sassari sembra però aver trovato quella scossa difensiva che chiedeva Markovski prima della gara, soprattutto con un quintetto senza centro di ruolo e ritrova la testa della gara, mentre gli ospiti soffrono in attacco senza L.Vitali in campo; con il ritorno in campo del play azzurro e di Hunt, la Germani ritrova fluidità in attacco e blocca l’inerzia dei padroni di casa, Markovski risponde con il quintetto pesante, con Jones e Planinic contemporaneamente in campo e Polonara da 3. Diana risponde prima con la zona e poi alzando il quintetto per rispondere alla fisicità avversaria; le scelte tecniche premiano gli ospiti, ma il tecnico a Moss blocca l’inerzia Bresciana e la Germani non riesce a creare un break che spezzi l’equilibrio, nonostante la palese acerbità del quintetto Sassarese e il Banco ricuce ancora lo strappo 43-44 al 20’.
I 4 falli di Planinic e Tavernari esauriscono il bonus per Sassari in poco più di un minuto e costringono Markovski a variare le rotazioni e le scelte difensive, optando per un quintetto senza centro di ruolo, mentre Diana spinge sui suoi punti cardine, Hunt continua a martellare sul pick and roll e mantiene avanti Brescia, ma la gara non trova una sua padrona. La gara diventa sempre più fisica, possesso dopo possesso, le gite in lunetta aumentano e le percentuali al tiro calano, al 30’ 63 Sassari, 64 Brescia.
L’equilibrio non cambia, le squadre sembrano equivalersi e a fare la differenza sembra essere il talento dei singoli, opposto a delle buone letture difensive da una parte e dall’altra; M.Vitali segna la tripla del +4 a 7’ dalla fine, ma ancora una volta l’inerzia non trova la sua padrona e Sassari rimane aggrappata al match questa volta sfruttando il quintetto basso e a metà dell’ultimo quarto il punteggio 71-73.
Markovski si gioca il suo ultimo time out con ancora tre minuti da giocare, Brescia trova la forza per raggiungere il +7 con la tripla di Landry prima e la schiacciata di Hunt poi, mentre Sassari perde la lucidità negli ultimi possessi e perde la gara nonostante gli ultimi disperati tentativi di chiudere lo strappo: 76-80 il finale.