Domenica 1 aprile andrà in scena, al Taliercio, il remake della semifinale scudetto della passata stagione. Faccia a faccia Avellino e Venezia, una sfida ad alta quota tra due società ambiziose con le carte in regola per arrivare fino in fondo. I Campioni d’Italia della Reyer non perdono in casa, contro i biancoverdi, da ben 4 anni: l’ultima fu il 6 gennaio 2013, quando la Scandone si impose col punteggio di 97 a 93. Due dei roster più completi e produttivi del campionato: entrambi nella top 5 per punti realizzati, assist, tiri da due e stoppate. Sfida nella sfida in cabia di regia tra Ariel Filloy e Marquez Haynes, l’anno scorso compagni di squadra. Alla “regia” De Raffaele e Sacripanti: 14 incontri, 7 vittorie a testa.
CURIOSITA’: Per Avellino è la gara numero 700 in Serie A. L’ultima volta che si è giocato la domenica di Pasqua è stato nella stagione 2011/12: Fabi Shoes Montegranaro-EA7 Emporio Armani Milano 92-98 giocata. Domenica 8 Aprile 2012. Si affrontano la terza squadra e la quinta per punti segnati, Avellino terza con 83.8 e Venezia quinta con 82.0 di media. Avellino ha anche le migliori percentuali della stagione per realizzazione al tiro (57% da due punti, 40.6% da tre e 50.7% totale). Unica squadra sopra il 50% dal campo fino ad oggi in campionato. Le due squadre sono anche terze a pari merito per assist con una media di 18.2 a gara, dietro a Sassari (18.5) e Cantù (18.3)
Walter De Raffaele: “Questa partita non ha bisogno di presentazioni. Arriva al Taliercio una squadra che sta facendo molto bene in coppa e che giustamente lotta per vincere lo scudetto. Un roster lungo e completo con tanto talento e fisico. Abbiamo molti stimoli. Noi dobbiamo ritrovare i nostri equilibri fisici, dopo una trasferta in Russia molto pesante. Siamo preoccupati per le condizioni di Bramos. Siamo pronti a giocare una partita fisica e dura e speriamo una bella gara di pallacanestro.
Pino Sacripanti: “Venezia lo scorso anno è stata la nostra bestia nera, nella gara di domenica più che pensare al tatticismo, dobbiamo ripartire dall’energia sfoderata nei primi due quarti di coppa, specialmente nel secondo. Dobbiamo però essere più costanti nell’arco dei 40 minuti, anche perché Venezia, insieme a Milano, è la squadra meglio strutturata del campionato. Vanta un roster di 13 giocatori di altissimo livello, anche se poi in campo si gioca sempre 5 contro 5. Questa partita ci può dire a che punto è la nostra crescita, è il valore di squadra che deve venire fuori. C’è tanto da lavorare per essere pronti ad affrontare una squadra di talento. Noi dovremo essere concentrati sulle nostre certezze e sulle nostre attenzioni difensive. Dopo la partita di Milano nonostante il risultato è cresciuto molto il mio ottimismo. Ci siamo presi i nostri tiri e nonostante le difficoltà siamo stati in partita fino alla fine. Ci manca un po’ di intensità ma ci stiamo lavorando. Sto cercando di far capire alla squadra che ora è il momento di capire chi siamo”.