Varese espugna il PalaSerradimigni, vincendo di fatto due volte la gara contro Sassari; dopo aver guidato anche di 15, gli uomini di Caja subiscono il rientro dei padroni di casa, ma la chiudono con maturità nell’ultimo minuto di gioco.
Dopo il minuto di silenzio per ricordare Marco Solfrini, la partita è da subito intensa, Varese dà la dimostrazione di aver preparato molto bene la gara a livello difensivo costringendo a dei possessi molto lunghi i padroni di casa, affidandosi alla zona; Sassari dal canto suo, risponde di talento e carica di falli gli uomini di Caja, le tre penalità di Larson nel solo primo quarto però, non sembrano essere un problema, soprattutto grazie ad un ottimo Okoye e al 10’ Varese guida di 5.
L’Openjobmetis tenta l’allungo, Sassari paga in costruzione di gioco in attacco e, dall’altra parte del campo, il lavoro di Delas nel pitturato con gli ospiti bravi a fuggire sino al +12; Pasquini prova tutte le rotazioni in regia, arrivano buoni spunti da Spissu, ma Varese buca sistematicamente la difesa Sassarese, dimostrando una velocità di esecuzione nel far girare la palla dentro e fuori dall’area, che i padroni di casa non sembrano reggere, tanto da sprofondare sino al -15. Il time out di Pasquini rianima i suoi che sembrano ritrovare un po’ di fiducia, sfruttando la fisicità di Pierre e Bostic, ma Varese continua a colpire con i suoi esterni e a sfruttare il lavoro di Cain vicino a canestro, toccando grazie al fallo antisportivo di Planinic, il nuovo +15, con il punteggio al 20’ che si fissa sul 39-52.
Sassari al ritorno dalla pausa lunga, prova anche grazie al suo pubblico a riaprire la gara, mettendo in campo un intensità difensiva, opposta rispetto a quella vista nella prima metà di partita; situazione che restituisce fiducia ai padroni di casa, capaci di riportarsi sotto la doppia cifra di svantaggio; Caja non chiama time out, ma si limita a riaffidare la regia a Larson, accettando la voglia del Banco di alzare il ritmo; la scelta paga i suoi dividendi e Avramovic firma il nuovo +14 a metà quarto. Sassari cambia faccia anche nella lotta a rimbalzo, i biancoblu trovano la forza dai secondi possessi per creare un nuovo importante break, questa volta il time out di Caja arriva, ma non frena la corsa di un ispirato Spissu che trascina i suoi sino alla parità. Okoye dopo una lunga attesa in panchina restituisce la testa della gara a Varese e il quarto si chiude sul 62-68.
Pasquini decide di abbassare il quintetto, con Polonara da 5, Caja non si adegua e Sassari si riporta ad un possesso sfruttando la maggiore mobilità dei suoi; il ritorno in campo di Larson restituisce fiducia all’attacco Varesino e gli ospiti continuano a mantenere la testa della gara, con Ferrero bravo a siglare 5 punti in fila e a trovare il 9 per i suoi dopo la boa di metà quarto. Ancora una volta Spissu si dimostra l’uomo della provvidenza per i padroni di casa, trascinando i suoi ad un solo possesso; la gara non trova un padrone nonostante siano sempre gli ospiti a comandare e i singoli episodi incidano in maniera importante sull’inerzia della gara.
L’ultimo minuto di gioco, inizia con gli ospiti avanti di 4, Sassari si affida al fallo sistematico, Avramovic e Cain tremano e regalano le speranze di vittoria ai padroni di casa, ma il Banco non ne approfitta e Okoye, 27 per lui alla fine, sempre dalla lunetta chiude la gara, inutile la tripla di Bostic che vale il 87-91 finale.