All’Unipol Arena si sfidano due squadre in crisi: la Oknoplast Bologna è reduce da 10 sconfitte nelle ultime 11 partite, che in settimana ha esonerato coach Finelli, e Caserta, che ha perso le ultime 4.
Ne esce vincitrice la squadra campana per 70-72, che rimane davanti per tutta la partita ed esce definitivamente dalla lotta salvezza, grazie alle giocate importanti di Gentile nel finale che si dimostra sempre più leader di questa squadra.
In cronaca, il primo possesso è Virtus, ma Hasbrouck si fa stoppare da Akindele che nei primi cinque minuti realizza tutti i suoi 6 punti del quarto. L’americano della Oknoplast si fa subito perdonare attaccando forte il canestro, ottenendo due liberi e realizzandoli, segnando così i primi punti dell’era Bechi. L’infortunio di Poeta “promuove” in cabina di regia Imbrò che non sente la pressione e piazza due bombe nei primi due tentativi. L’attacco di Bologna si dimostra ancora poco oliato tanto che le palle perse sono ben 5 nei primi 8′ e costringono coach Bechi al timeout sul 14-21 Juve. In uscita dal timeout la squadra di casa lotta, ma regala altri due palloni agli avversari. Caserta dall’altra parte non sbaglia e vola sul +11 con quattro punti in un amen di Mavraides. Il primo quarto si chiude sul 14-25 per Caserta, che senza fare cose straordinarie, si ritrova con un vantaggio in doppia cifra. Diversa la musica ad inizio secondo quarto, quando Rocca si iscrive alla partita con 4 punti consecutivi, ricucendo parzialmente lo strappo e obbligando coach Sacripanti a chiamare minuto. Andusic dimostra tutto il suo talento con un tiro in avvicinamento ed una tripla in transizione per rimettere definitivamente in partita la Virtus sul 23-25 con 7′ da giocare. Stefano Gentile finalmente scuote la retina per la squadra ospite, ma Andusic è caldissimo e mette un’altra tripla, meritandosi la standing ovation dell’Unipol Arena quando esce per rifiatare. Akindele non riesce ad incidere come nel primo tempo, commettendo due falli a rimbalzo e facendosi stoppare da Gigli, prima di uscire per una brutta botta. A 1′ dal termine del primo tempo Gigli realizza un facile appoggio, segnando i primi due punti della sua partita. Mavreides però tiene avanti la Juve con due penetrazioni al centro dell’area. Il primo tempo si chiude sul 32-35 per la Juve, ma con la partita tutta da giocare.
Akindele è regolarmente in campo nella ripresa e subito schiaccia. Per l’Oknoplast sembra essersi svegliato Gigli che con un bel movimento riavvicina la squadra di casa, che però non riesce ad agganciare la Juve grazie a tre triple piedi a terra di Jelovac, che per ora è 4/4 da tre. La pericolosità del giocatore serbo spinge Imbrò a commettere il suo terzo fallo sull’ennesimo tentativo da dietro l’arco regalando tre liberi alla squadra di coach Sacripanti per il massimo vantaggio sul 38-51. Gigli recupera una palla lanciata in aria da Hasbrouck e segna due punti. Gli attacchi disegnati da coach Bechi producono tiri aperti per Smith (deludente prova dell’americano che chiuderà con solo due punti con 1/2 da due e 0/6 da 3 e -7 di valutazione totale) che però li sbagli tutti, uscendo tra i fischi. A dimostrare la bontà degli schemi del nuovo coach ci pensa Gaddefors che subito realizza. Andusic recupera palla ed appoggia tutto solo in contropiede il 45-53. Coach Sacripanti è costretto a chiamare timeout. Dopo un rimbalzo in attacco, Akindele realizza due punti a cui risponde Gigli dalla media. Il terzo quarto finisce 47-57 per gli ospiti, con la Virtus che rimane aggrappata alla partita con le unghie e con i denti, ma senza riuscire mai ad impattare il punteggio. Imbrò di tabella accorcia ancora per il 50-57 Juve. Gentile inventa letteralmente un canestro da grande campione, ma Imbrò non ci sta risponde con la tripla da 8 metri che fa esplodere il pubblico di casa. L’esperienza di Rocca fa commettere un fallo in attacco a Mavraides e obbliga Sacripanti ad un altro timeout. Il guerriero Mason trova altri due punti e obbliga alla persa la squadra ospite, che non riesce a trovare il bandolo della matassa in attacco e commette infrazione di 24”. Le Vu Nere non mollano e Rocca guadagna due liberi trovando una palla nella spazzatura, ma realizza solo il secondo. Mordente piazza la bomba e riallontana la Virtus portando a 5 i punti di vantaggio. Akindele commette il quinto fallo su Hasbrouck ed è costretto ad uscire.Con 3:30 sul cronometro Gentile guadagna due liberi che realizza e porta anche la società targata Oknoplast in bonus. Anche Mavraides commette il quinto fallo e manda in lunetta Hasbrouck che però segna solo il secondo. La Virtus è a -2 con due minuti da giocare, ma una scelta discutibile di Imbrò che tira da 9 metri con ancora 8 secondi sul cronometro dei 24, regala il rimbalzo a Maresca che apre per Gentile che invece segna il 64-69. Minuto per coach Bechi con 1:18 da giocare. Rocca da sotto tiene vive le speranze virtussine, alimentate dal fallo in attacco di Michelori. Gigli segna da sotto ed infiamma il palazzetto, Jelovac da tre sbaglia ma Gentile prende un rimbalzo in attacco fondamentale regalando altri 24” alla squadra campana. Gaddefors fa fallo su Mordente con 13” da giocare. Il giocatore ex Milano e Roma fa valere la sua esperienza e li realizza entrambi. Bechi chiama timeout e disegna l’ultimo schema per provare a mandare la partita all’overtime. Hasbrouck sbaglia da tre ma Rocca trova il rimbalzo e segna. Fallo immediato su Maresca che sbaglia il secondo, ma la preghiera da metacampo balla sul ferro prima di uscire.
Brutto episodio a partita terminata con Jelovac che esulta in modo provocatorio nei confronti della curva Virtussina, che, con alcuni elementi, va a picchiare contro i plexiglass di protezione del tunnel degli spogliatoi.
Tabellino:
Oknoplast Bologa: Gaddefors 5, Imbrò 13, Moraschini, Rocca 13, Gigli 14, Parzenski ne, Fontecchio, Luppi ne, Sabatini ne, Smith 2, Andusic 12, Hasbrouck 11.
Juve Caserta: Maresca 12, Jonusas, Mordente 10, Michelori 4, Mavraides 8, Akindele 10, Sergio ne, Gentile 13, Cefarelli ne, Jelovac 15.
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