Il racconto nei numeri e nelle statistiche della vittoria della Fox Town Cantù sulla Vanoli Cremona nel Count-down di Basketitaly.it:
VOTO 10 a Nicolas Mazzarino (20 punti, 6/7 da tre), l’immarcescibile ragazzo venuto da Salto, che a 38 anni continua a mitragliare le retine avversarie senza pietà, con i piedi oltre la linea dei 6.75. E’ la cosa che, da quando gioca a basket, gli riesce meglio e la fa dannatamente bene, anche se la difesa di Cremona non fa certo molto per complicargli il lavoro.
VOTO 9 a Luca Vitali (22 punti, 7 rimbalzi, 28 di valutazione), loosing-effort con i fiocchi. Guida sapientemente la squadra nella rimonta, con assist e punti, ma viene spremuto troppo e nel momento decisivo gli manca la benzina necessaria per mettere la firma sull’impresa. Aveva ragione coach Gresta sette giorni fa; è il miglior playmaker italiano in circolazione.
VOTO 8 a coach Andrea Trinchieri. La sua Cantù, contro Cremona, è ancora imbattuta. Non c’è niente da fare, sembra proprio una maledizione sfatare questo tabù. Ormai, tra Serie A e Legadue, il caro ex, è arrivato a quota 12 vittorie contro la Vanoli. La sua squadra, nonostante alti e bassi stile montagne russe, mantiene la rotta nel rush finale e conquista due punti, rimediando alla figuraccia di settimana scorsa.
VOTO 7 a Pietro Aradori (18 punti, 8 rimbalzi). Parte subito a razzo, ma i due falli in un amen lo tolgono dalla partita nel primo tempo. E’ bravo, quando rientra, a non aver perso il ritmo gara, anzi: conduce l’attacco, sostiene la difesa e dà una grossa mano ai suoi compagni a non smarrire la bussola nel momento di difficoltà
VOTO 6 a Hrvoje Peric (17 punti, 6 rimbalzi). Le sue incursioni sono sempre un pericolo per la difesa avversaria, ma alcuni errori, spesso, sono marchiani. In difesa fatica leggermente, ma con Vitali è l’unico a trovare la via del canestro con regolarità.
VOTO 5 a coach Gigio Gresta. La zona 3-2 che prova per arginare la gragnuola di triple che piove sulla testa dei suoi ragazzi, produce pochi effetti. Nel momento migliore della squadra, inoltre, toglie dal campo tre quinti del quintetto, inserendo Chase, Huff e Kotti. E quello è il momento chiave, perché Cantù confeziona l’ultimo break, quello della vittoria.
VOTO 4 a Shawn Huff. Solo sei minuti sul parquet, ma fa due falli e perde due palle sanguinose, che gridano vendetta. Dopo la buona prova della settimana scorsa, non ricorderà certo volentieri la partita contro Cantù. Non si prende nemmeno un tiro.
VOTO 3 a Brian Chase. Per la quinta gara consecutiva non smazza nessun assist. La giocata decisiva contro Bologna, ormai, sembra un lontano ricordo. Non incide, non graffia, e il -16 di minus è il peggiore di tutta la squadra. Con lui in quintetto, la squadra subisce il break che vale la sconfitta. Con l’atteggiamento di quello che va all’edicola per comprare le figurine e, siccome sono finite, va a casa intristito, nonostante altre 50 edicole aperte.
2 come i tiri liberi tentati da Cantù nel primo quarto. E d’altronde, che bisogno c’era di attaccare il ferro, se l’artiglieria pesante segnava anche bendata e dal parcheggio del palazzetto??
1 come i rimbalzi di Tuukka Kotti. Solo qualche mese fa, viaggiava vicino alla doppia doppia, mentre dopo l’infortunio, ha perso il suo smalto. Si adegua all’andamento della panchina, che produce solo sette punti dei 78 finali. Speriamo si riprende al più presto, i suoi punti e rimbalzi, alla Vanoli servono come il pane.
VOTO 0 agli pseudo-tifosi di Cremona. Ogni volta è sempre la stessa storia: ma che fretta c’è di abbandonare il palazzetto a meno di due minuti dalla fine, con la squadra sotto di 10 punti? Non è meglio starsene a casa, comodamente sul divano, si evita la coda in tangenziale (…???…), ma soprattutto la becera figura.
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