Toccherà alla Vanoli Cremona (8-13), nella settima giornata di ritorno della Beko Serie A, testare lo stato di crisi di una FoxTown Cantù (13-8) reduce dalla disfatta di Avellino all’interno di una serie di 4 sconfitte nelle ultime 6 gare di campionato. La squadra di coach Gresta è alla ricerca delle vittorie necessarie per una salvezza tranquilla, mentre la formazione della Presidente Cremascoli, che dovrebbe ritrovare il convalescente Trinchieri in panchina, tenta di uscire dal limbo in cui è precipitata nel girone di ritorno.
Il momento in campionato – Nell’era Gresta, subentrato a Caja dopo il 2-6 iniziale, Cremona vanta un record di 6 vinte e 7 perse. Nel girone discendente ha fatto persino meglio di Cantù, con 3 vittorie e altrettante sconfitte, avendo battuto negli ultimi due impegni casalinghi Brindisi e Montegranaro. Domenica scorsa è arrivata la sconfitta del PalaTiziano contro la Virtus di coach Calvani, in un match che però ha visto la Vanoli condurre a lungo, con margini anche in doppia cifra nel primo tempo.
Cantù oscilla tra vittorie che paiono legate a reazioni più emotive che tecniche, come quelle interne contro Sassari e Varese, e prestazioni disarmanti come le trasferte di Brindisi e ancor più Avellino, con il minimo stagionale di 52 punti segnati (e la miseria di 27 a partire dal vantaggio 15-25 di metà secondo quarto). Di fatto la classifica ha preso una piega problematica, con il piazzamento tra le prime quattro a forte rischio, specie nel caso di altri passi falsi con avversarie di rango inferiore.
Le squadre – Il roster cremonese ha beneficiato delle due aggiunte di Peric (12ppg più 4.9 rpg) a Novembre e Brian Chase (10.3ppg col 46.9% da tre in 6 partite) a metà Gennaio, potendo schierare il 3 titolare Jarrius Jackson (14.3ppg) da comunitario grazie al passaporto italiano. La trazione posteriore della Vanoli si basa sul play tascabile Aaron Johnson (7.1ppg e 3 assist) e sulle doti realizzative di Lance Harris (17.1 ppg, 5° in Serie A, col 35.9% da tre), fermato in settimana dall’influenza, ma presente Domenica. Sotto canestro, insieme a Peric, giostra l’altro croato Andrija Stipanovic (9.4 ppg più 8 rpg) reduce dalla doppia doppia a 16 pti e 13 rimbalzi nell’ultimo match casalingo contro Montegranaro (e 18 più 6 nella sconfitta di Roma). Oltre a Chase, dalla panchina (ma con 26’ di media sul parquet) esce Luca Vitali, rinato sotto il Torrazzo, che contribuisce con 11.6 punti di media e 3.9 assist, mentre le rotazioni dei lunghi sono coperte da Shawn Huff (4.1ppg e 3.4 rpg), in ballottaggio con l’altro finlandese Tuukka Kotti (4.6ppg più 5.1 rpg) per l’ultimo posto da comunitario.
Per Cantù la notizia è il ritorno di Jerry Smith, al posto del deludente Anderson, come vice di Tabu (11, 6 recuperi e 4 assist ad Avellino). Il reparto esterni biancoblu ne dovrebbe guadagnare, essendo l’ex Louisville adatto a giostrare da guardia in coppia col belga e con Aradori in ala piccola (12.8 ppg, secondo tra le guardie in Serie A per percentuale da due col 63.2%), opzione particolarmente utile contro una squadra piccola come Cremona. La FoxTown si caratterizza per la profondità del proprio settore lunghi, con Jeff Brooks (in calo vistoso nel girone di ritorno) che parte da 3 titolare e Leunen (7.6ppg e 5.4 rpg) da 4. Dalla panchina esce il jolly Mancinelli (4.5ppg in 4 partite) da cui Cantù si aspetta qualche segnale, dal momento che il capitano della Nazionale sta pagando oltre misura il ritardo di condizione dovuto alla lunga inattività. Coppia di centri formata da Cusin (6.2ppg con 4.2 rpg) e Tyus (9.1ppg e 5.2rpg), usciti male dallo scontro con i pari ruolo al PalaDelMauro, mentre Scekic resterà fermo ai box per il recente infortunio alla caviglia sinistra.
Le chiavi tattiche – Cremona si affida alla rapidità e alle invenzioni dei propri esterni, spesso con quintetti da quattro piccoli. Con Vitali in campo è l’attacco dal pick’n’roll a tenere banco, potendo l’ex Virtus sfruttare i suoi 201cm, come avveniva con costanza ai tempi d’oro di Montegranaro. La FoxTown si è ristrutturata come una della squadre più grosse del campionato, vantaggio che non si traduce necessariamente sul piano statistico, ne sia un esempio il –10 nel differenziale a rimbalzo contro la Sidigas. La squadra di Trinchieri è in chiara frenata nella produzione offensiva, dove ad essere calata è la qualità della circolazione di palla, come testimoniano i soli 61.3 punti di media con 7.7 assist nelle ultime tre uscite (Cantù viaggiava fin lì a quasi 80 di media con 15.1 “monete” distribuite a sera). La risultante dello scontro di queste opposte filosofie deciderà in massima parte le sorti del match.
Gli ex e i precedenti – Coach Trinchieri ha allenato l’allora Vanoli Soresina dal 2004 al 2007, portandola in Legadue nella stagione 2005/06 e ai playoff di categoria l’anno successivo. Marco Cusin è stato protagonista dell’ascesa in Serie A di Cremona, inchiostrando 6.6 ppg e 4.7 rpg nel massimo campionato nel 2009/10. Infine Johnny Tabu si è fatto le ossa in prestito alla Vanoli nella scorsa annata, chiusa a 10.4 ppg col 38.9% da tre e 2.8 assist ad allacciata di scarpe.
I sette precedenti tra le squadre hanno sempre sorriso a Cantù, che si è imposta tre volte al PalaRadi e ha fatto suo il match di andata con un impietoso 87-60.
Le dichiarazioni pre-gara – In casa Vanoli presentazione affidata al vice di Gresta, Paolo Lepore: «Cantù è sicuramente una delle migliori squadre del torneo. Ha dovuto fare una scelta dolorosa rinunciando a un giocatore importante come Markoishvili, ma con l’arrivo di Mancinelli ha confermato le proprie ambizioni a puntare in alto. I problemi incontrati nel ruolo di play con l’infortunio occorso a Smith ne hanno condizionato un po’ il rendimento ma credo che nei playoff, visto anche l’equilibrio che regna in questa stagione, Cantù sia una delle squadre che possono davvero arrivare fino in fondo. Il roster di Cantù è composto di giocatori di grande esperienza e dalla grande fisicità. Gli esterni soprattutto sono molto bravi a sfruttare questa fisicità anche vicino a canestro. Noi in settimana ci siamo allenati con qualche difficoltà per problemi influenzali che per fortuna si sono risolti velocemente. Arriviamo comunque preparati e concentrati a questa partita per noi molto difficile. Dovremo essere bravi a giocare per tutti i 40 minuti la nostra pallacanestro fatta di corsa e ritmi alti».
Questa invece l’analisi di coach Trinchieri: «Domani si affrontano due formazioni agli antipodi, visto che Cremona a volte schiera quattro piccoli, mentre noi ci affidiamo spesso a tre lunghi. Diventa quindi fondamentale la nostra capacità di contenere le iniziative dei loro esterni che rappresentano il maggior pericolo per la nostra difesa».
Palla a due alle 20 (Diretta SportItalia 2 e La7d) agli ordini dei signori Begnis, Aronne e Martolini.
Stefano Mocerino
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