I Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari tornavano in campo dopo la pausa per l’AllStar visitando la pista dei campioni in carica Golden State Warriors. Senza Avery Bradley infortunato (problema muscolare all’inguine), Milos Teodosic iniziava in quintetto con Rivers, Harris, Gallo e DeAndre Jordan. Alla fine hanno vinto i padroni di casa 125-130, al termine di una sfida combattuta fino alla fine.
I padroni iniziavano molto caldi dalla linea della tripla, toccando subito un buon vantaggio, ma i Clippers continuavano a cercare il canestro sapendo che ognuna delle 26 partite che restano da giocare sono 26 finali nell’intensissima corsa verso i Playoffs. Doc Rivers ruotava i giocatori a disposizione pensando al back-to-back della prossima notte a Phoenix e anche Danilo Gallinari, dopo non aver trovato il canestro nei primi tre tentativi, tornava in panchina. Stephen Curry chiudeva il primo quarto con un buzzer-beater da metà campo che dava il primo vantaggio oltre la doppia cifra ai padroni di casa: 23-34.
I Warriors iniziavano il secondo parziale assolutamente implacabili, buttando dentro tutto e rendendosi indifendibili grazie a un gran movimento del pallone, mentre le azioni di attacco dei Clippers risultavano più laboriose. Milos Teodosic era l’unico tra i Clippers capace di realizzare dalla lunga distanza, quando anche Gallo, appena rientrato in campo, trovava i suoi primi punti. Kevin Durant era molto difficile da difendere, e tutti i giocatori di Golden State trovavano la via del canestro. Danilo Gallinari segnava ancora e un layup di Austin Rivers dopo una perdita di Golden State permetteva ai Clippers di ridurre lo svantaggio al di sotto della doppia cifra. Il rimbalzo offensivo dava seconde opportunità ai Warriors, mentre i Clippers si mantenevano a galla grazie ai tiri liberi. Steph Curry sperava di chiudere il quarto con una tripla dalla lunga distanza quando mancavano 5 secondi dalla fine, ma Danilo Gallinari realizzava un incredibile buzzer-beater da metà campo, mandando le due squadre negli spogliatoi sul 58-70.
"I can do that too, Steph"
-Danilo Gallinari pic.twitter.com/LEDk6fvzRp— Sports Illustrated (@SInow) February 23, 2018
I Warriors iniziavano aggressivi il terzo quarto, ma i Clippers cercavano di mantenersi in vita, e Danilo Gallinari schiacciava con energia in faccia a JaVale McGee. Nonostante una percentuale di realizzazione incredibile, Golden State non riusciva ad andarsene del tutto nel marcatore, e Gallo segnava ancora penetrando a canestro. Lou Williams rimetteva i suoi sul -9, ma Steph Curry continuava on-fire. Lou Williams realizzava il terzo buzzer-beater della partita con un canestro sbilanciatissimo e alla fine del terzo quarto il risultato era 92-102.
L’ultimo parziale iniziava con Danilo Gallinari segnando 1/2 dalla lunetta, e Montrezl Harrell rimetteva tutto in gioco con un acrobatico alley-oop. Tyrone Wallace segnava e una tripla di Lou Williams fissava il -4 dei Clippers. Montrezl Harrell faceva -2 dopo un recupero di Wallace, ma poi Kevin Durant segnava dalla lunetta. Il solito Curry dall’arco ridava aria ai suoi, mentre Gallo lasciava il campo toccandosi la mano destra, che gli stava dando fastidio da un fallo subito nel terzo quarto. L’azzurro veniva trattato dai fisioterapisti in panchina e poi rientrava degli spogliatoi con la mano avvolta nel ghiaccio. La tripla di Milos Teodosic collocava il -3, ma Curry segnava di nuovo. Milos faceva 2/2 dalla lunetta, poi Kevin Durant realizzava un jump-shot. Lou Williams dava il -2 dall’arco, ma poi i Warriors segnavano e Curry metteva a segno un’altra tripla. DeAndre Jordan era impeccabile dalla lunetta, ma Steph Curry realizzava il suo 44° punto di una serata magica per lui. I generosissimi Clippers non trovavano il giusto premio dopo una prestazione splendida grazie a una partita irreale dei Warriors, capaci di segnare con percentuali pazzesche.