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Road to Final Eight – Milano a Firenze insegue la terza Coppa Italia consecutiva

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L’Olimpia Milano è la detentrice del trofeo e arriva alle Final Eight di Firenze con l’obiettivo di non fallire e centrare il risultato finale. Il torneo è un banco di prova per gli uomini di Pianigiani, spartiacque per la stagione. L’andamento, non positivo, in Europa ha reso molto difficoltoso il percorso del passaggio del turno e un fallimento in Coppa Italia indirizzerebbe la stagione dei milanesi su una strada negativa e per il resto delle partite in campionato i giocatori sarebbero caricati di una grande pressione. Milano scende in campo venerdì sera in una sfida dal significato importante anche per i tifosi. Oltre all’accesso alle semifinali, sul campo, i bianco rossi si giocano il derby contro Cantù, storica rivale milanese.

La storia: Milano ha vinto le ultime due edizioni delle Final Eight. Prima del 2016 aveva vinto la Coppa Italia altre quattro volte. Ha vinto la prima volta la Coppa nel lontano 1972 battendo in finale i rivali di Varese. Le altre edizioni vinte sono state quelle del 1986, 1987 (quando conquistò anche la Coppa Campioni) e nel 1996 (anno del venticinquesimo scudetto).

Il momento di forma: Milano arriva alle Final Eight dopo due successi consecutivi ottenuti stracciando Capo d’Orlando, in casa, e Brindisi in trasferta. L’Olimpia si trova al primo posto a pari merito con Venezia e Avellino. Il doppio impegno tra campionato e Euroleague ha portato via molte energie al gruppo di Pianigiani come lui stesso ha dichiarato ai microfoni di Sportal: “Noi siamo stati prosciugati dall’Eurolega”.

Il punto di forza: Milano può contare su un roster molto profondo e fisico. I giocatori convocati per il torneo sono 15, potenzialmente tre squadre. Questo è un vantaggio che permette di spalmare i minuti su più giocatori senza affaticare troppo la squadra. A dare una mano c’è anche l’assenza di Culpepper tra le fila brianzole. Il lungo Gudaitis, di cui si sta trattando il rinnovo, è uno dei migliori giocatori del campionato che viaggia a medie vicino alla doppia doppia. 10.8 punti e quasi 8 rimbalzi. Un ulteriore punto di forza arriva dall’esperienza della guida tecnica: Simone Pianigiani è abituato a gestire gare importanti da dentro fuori in pochi giorni. Nel suo palmares ci sono tre vittorie in altrettante edizioni della Coppa Italia quando sedeva sulla panchina di Siena.

Il punto debole: A giudicare dalle ultime sei partite di Euroleague il tallone d’Achille di Milano pare essere la difesa. 94.6 punti di media di punti subiti a partita, con il record raggiunto (111) nella sconfitta contro il Maccabi Tel Aviv, non rassicurerà Pianigiani e lo staff milanese soprattutto se si aggiunge che nella sfida contro la Stella Rossa ha concesso anche numerosi rimbalzi d’attacco (14) agli avversari. Cantù è infatti la squadra con la miglior media punti segnati in campionato e la difesa dovrà essere all’altezza.

Obiettivo finale: l’obiettivo finale di Milano è ovviamente la conquista della settima coppa nella storia. Sulla carta è la favorita insieme ai tricolori di Venezia che sono però nell’altro lato del tabellone. Alzare la Coppa non è importante solo per la storia e la bacheca ma serve a dimostrare che Milano merita veramente di essere considerata la favorita e che, se in Europa non va bene, in Italia può dominare sulle avversarie.