Il Banco di Sardegna si conferma capolista battendo l’Enel Basket Brindisi per 93-95 con una valutazione di 101 contro i 98 dei padroni di casa. Sacchetti rinuncia ad Easley e Thornton ma trova dai cugini Diener ben 53 punti. Bucchi invece si scontra contro la zona 2-3 e nell’ultimo quarto deve arrendersi nonostante una prova collettiva convincente ma non sufficiente a battere una menomata capolista. Ecco il countdown!
10 gli assist di Reynolds che regala anche qualche penetrazione ad alto coefficiente di difficoltà ma risulta assente nel terzo e decisivo quarto quando coach Bucchi gli concede piena fiducia facendolo giocare per ben 10 minuti durante i quali si prende solo 2 tiri sbagliandoli, consegnando 3 assist, commettendo 2 falli e nulla più. Alla fine con i suoi 11 punti firma anche la sua seconda doppia doppia del campionato ma ,visto cosa ha combinato il suo dirimpettaio, la prestazione di Scottie-anche oggi ho le scarpe nuove-Reynolds passa ampiamente in secondo piano.
9 i liberi sbagliati da Sassari che hanno rischiato di mandare all’aria i piani di Sacchetti Romeo. Il 12su21 dalla linea della carità è frutto del lavoro certosino di Carmine, il tuttofare della New Basket Brindisi che, nonostante ripetute segnalazioni degli addetti ai lavori, ha convinto tutti sulla regolarità dell’altezza dei canestri del PalaPentassuglia: 3metri e zerocinque… centimetro più, centimetro meno.
8 i punti di Brian Sacchetti. Poca roba penserete… Macché! Gli 8 punti arrivano tutti negli ultimi 10minuti e hanno lo stesso peso specifico della stoppatona rifilata da Jack – ministro della difesa – Devecchi al volenteroso Jerai Grant. Il cugino del Gallo stoppa le velleità del nipote di Horace Grant, il figlio di Meo e i cugini Diener sono fattori decisivi e ti accorgi così che in fondo Brindisi – Sassari era semplicemente una questione di parenti… Parenti serpenti!
7 i punti di Robert Fultz che nel secondo quarto porta ordine alla sagra del corri e tira. In 10 minuti i 3 rimbalzi, 3 assist e i 2 punti fanno solo da contorno alla difesa applicata sul divin Travis. Il parziale del quarto è di 27 a 14 per i padroni di casa e i protagonisti sono Fultz, Ndoja e Grant. Tutti e tre lasciati colpevolmente in panca nel terzo quarto.
6 la valutazione finale di Ignerski il cui merito maggiore è quello di aver tirato avanti la carretta nel secondo quarto quando i suoi compagni facevano fatica a trovare il canestro mentre lui realizzava 7 punti sui 14 totali del quarto sassarese. Per l’ala polacca 34 minuti in campo con 10 punti totali conditi da 5 rimbalzi e 2 assist.
5 i tiri presi e sbagliati da JGib durante l’ultimo e decisivo quarto prima che il suo quinto fallo lo sbattesse fuori dal match. 12 i suoi punti totali ma il dato che spicca è quello 0/6 da tre che di certo è stato uno dei dati che ha deciso l’incontro. Prestazione non felicissima per il talento californiano che si ferma ad un 6 di valutazione complessiva con un plus/minus di -13. Ci saranno certamente serate migliori!
4 le partite casalinghe che restano da giocare al PalaPentassuglia prima della conclusione della regualar season. Il sogno playoff per i brindisini è lontano 4 punti considerando lo 0-2 contro Venezia. Reggio continua a scandire quello che sembra il ritmo da sostenere per accedere alla griglia dei sogni. Sognare è lecito in riva all’Adriatico e considerando i 10 punti di vantaggio su Biella non resta altro da fare. Anche perché sarà altamente difficile la conferma dei talentuosi Reynolds e Gibson, punte di diamante di una squadra che si fa apprezzare anche e soprattutto per grinta e tenacia. Provarci è lecito ed è un dovere, non riuscirci non sarà certo un dramma.
3 sono le volte in cui Sassari e Brindisi si sono affrontate quest’anno: all’andata Piero Bucchi riuscì ad espugnare il PalaSerradimigni in quella che è l’unica sconfitta casalinga del Banco di Sardegna. Il risultato fu di 78-90 ed è, difficile a credersi, il punteggio più basso registrato fra le due compagini. Infatti negli ottavi di Coppa Italia la vendetta fu servita dopo un’overtime con il punteggio di 98-96, punteggio quasi identico a quello di ieri ma ottenuto giocando 5minuti in meno: 93-95 per i sardi. Sassari – Brindisi: garanzia di spettacolo!
2 i quinti di starting five mancanti ieri sera alla Dinamo: Bootsy ci prova ma non ce la fa mentre Easley si traveste da Macaulay Culkin per un fine settimana: Meo, ho perso l’aereo! 2 invece sono i quinti di starting five di Sassari che valgono doppio. I cugini Diener sono i veri protagonisti del match e se è già difficile fermare il Banco quando uno dei due indovina la serata, non osiamo immaginare gli incubi che hanno tormentato i sonni di coach Bucchi visto che sia Travis che Drake ieri sera erano in stato di grazia e riuscivano persino a trovare parole di 16 lettere su Ruzzle neanche fossero granelli di sabbia a Copacabana, il tutto ad occhi chiusi ed installando il giochino su un Motorola 8700 le cui suonerie non erano neanche polifoniche: cugini meraviglia!
1 il rimbalzo mancante a Manuel Vannuzzo per firmare una doppia doppia al PalaPentassuglia. Il suo scout di ferma a 10 punti e 9 rimbalzi in soli 19 minuti di gioco. Un fattore assoluto nel terzo quarto nel quale ha contribuito a cambiare l’inerzia della partita.
0 i minuti giocati da Cedric Simmons nell’ultimo quarto del match. Meo Sacchetti schiera una 2-3, Bucchi decide di adeguarsi e ne fa le spese il povero Ced che nei primi tre quarti, in 23 minuti giocati, aveva realizzato i 16 punti che lo consacrano miglior marcatore dei suoi ai quali aveva aggiunto 5 rimbalzi e un 20 di valutazione figlio anche dell’assenza di Easley. Visto il risultato, la scelta di lasciarlo fuori merita quanto meno una riflessione.
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