L’Orlandina(poco) furiosa: Trieste sommerge il Poz
Cambiano gli allenatori, partono ed arrivano gli americani, si azzerano i sogni ma il prodotto non cambia e, come in una domenica autunnale di qualche mese fa, Trieste strapazza l’Upea(91-69), ridimensionando così le ambizioni e le sicurezza dei siciliani.
Trieste in versione “prendi uno e ne perdi altri 3”, con una prestazione sinfonica rende amaro il ritorno nella città natale del trio tutto tergestino alla guida dei Siciliani.Infatti Poz,Steffe’,Sussi hanno interpretato alla perfezione il ruolo dei 3 Re Magi arrivati fuori stagione al Palats, per consegnare il grande dono dei 2 punti alla meritevole banda” Dalmassoniana”, con la letale complicita’ dei giocatori in campo,veri sconfitti nella serata giuliana.
Ancor piu’ grave la sconfitta se si pensa che, se Dalmasson ha potuto contare sull’apporto di Diviach arrivato in settimana in prestito in da Bologna, ha dovuto fare a meno di Coronica,malore notturno,Mastrangelo,crampi nel mezzo della partita, Urbani, ricoverato in ospedale dopo uno scontro di gioco con sospetta lussazione alla spalla.
Quindi oltre alle ormai risapute rinunce agli americani, agli infortuni di Gandini e Fall(campionato finito per l’ex Stella Azzurra Roma), Trieste ha vinto la sua prima partita nella versione Italian style, trionfando sull’ulteriore sfortuna che l’ha colpita.
Questa vittoria,unita alle ottime prestazioni precedenti,oltre a rimandare in Sicilia gli uomini del Poz
Con qualche riflessione da elaborare, apre dei seri interrogativi sull’effettivo livello di questa lega2.
Ad oggi, una squadra con talento e forza paragonabili a quella che militava in DNA l’altr’anno,(anzi,forse anche un pochino piu’ debole e meno esperta),riesce a rimanere in partita in tutte le gare fin qua disputate senza americani, ad imbrigliare compagini che lottano per salire in serie a, ad asfaltare una squadra completa di stranieri (anche se con qualche problema fisico) con imbarazzante facilita’.
Questa lega2,sicuramente piu’ spettacolare di una DNA, probabilmente ha molte squadre che poggiano la loro forza sull’estemporaneita’ degli americani,che donano effettivamente imprevedibilita’ e talento.Ma
Quanta sostanza?
Sarebbe bello ascoltare nel merito i pareri degli addetti ai lavori.
Tornando la partita,Trieste ha vinto su tutti i fronti;gia’ in vantaggio nel primo quarto,con un parzialone da sogno(per Trieste), 29 a 10, nel secondo,manda la partita in archivio, e neanche un timido recupero tra terzo e ultimo quarto ad opera dei Siciliani, riesce a scalfire le sicurezze acquisite dai Triestini,che seppure decimati ulteriormente nel corso della partita,riescono a portare in porto la gara con disinvoltura,tra l’entusiasmo del pubblico,quello piu’ fedele, accorso al Palats.
L’unica voce in cui l’Orlandina ha avuto la meglio sono i rimbalzi,per il resto disastro completo,con la cigliegina sulla torta delle 28 palle perse.Trieste, invece, prosegue la sua inversione di tendenza per quel che riguarda le percentuali di tiro,aumentate dopo la partenza delle sue 2 stelle, e anche delle palle recuperate,che inziano ad essere il marchio di fabbrica della difesa di Dalmasson.
Individualmente, bene Mascheriakov,che evidentemente si trova a suo agio contro la (non) difesa siciliana,Filloy,sempre piu’ guida carismatica dei biancorossi,la new entry Diviach,autore di una partita
Di grande sostanza e personalita’;ottimo Mastrangelo,finche’ e’ stato in campo e buone le partite di Carra e Ruzzier,minuti anche per Ondo,Fossati,lo sfortunato Urbani e il figlio d’arte Tonut che ha anche insaccato una bomba.
Per l’Orlandina, ci limitiamo a segnalare i tabellini,non la sostanza della loro partita,di Battle(18 p.ti), Portannese(15 punti), Mathis( 13) e Pellegrino (11) .Ma non si possono certo spendere elogi sperticati per le loro prestazioni,visto il risultato e l’andamento della partita.
Dopo la sculacciata nell’ingrata Trieste Poz ed i suoi sono chiamati ad un riscatto contro la Fileni Jesi di Maggioli,mentre Trieste andra’ a Forli,infortuni permettendo , con qualche piccola velleita’ di vendetta,vista la sconfitta patita al Palats all’andata.
E non bastano applausi e complimenti per i reduci dell’Acegas 2012-13.E’ un patrimonio che la societa’ avrebbe il dovere morale di non disperdere.Capita poche volte di avere un parco indigeno cosi’ compatto
E dal cuore cosi grande.Sarebbe un’ottima base di partenza per la prossima stagione.sperando che ci sia una prossima stagione.
AcegasAps Trieste-Upea Capo D’Orlando 91-69 (22-14, 51-24, 68-48)
© BasketItaly.it – Riproduzione riservata