I campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia espugnano il PalaTrento 79-83 battendo la Dolomiti Energia Trentino e tornando alla vittoria in Legabasket dopo il ko con Varese. Per Trento è la settima sconfitta di fila tra Eurocup e campionato. Decisive le prestazioni di Michael Bramos (26 punti con 6/8 da tre e 28 di valutazione) e Mitchell Watt (16 con 9 rimbalzi e 29 di valutazione) per la Reyer, non bastano all’Aquila la prova di Toto Forray e la presenza a rimbalzo di Sutton e Hogue.
Trento, dopo l’incontro di mercoledì in Eurocup a Zagabria contro i croati del Cedevita, affronterà domenica 4 Febbraio con inizio alle 15:30 la trasferta a Montichiari contro la Germani Basket Brescia. Venezia, invece, mercoledì per la Champions League sarà impegnata in casa dei tedeschi del medi Bayreuth, poi in campionato giocherà in casa al PalaTaliercio domenica 4 Febbraio con inizio a Mezzogiorno contro l’Happy Casa Brindisi.
CRONACA_ Partono forti gli ospiti con Ress e Johnson a condurre le danze per il 2-9 dopo 3′, Trento entra nel match con Forray, Hogue e Shields mettendo la testa avanti sul 13-11 dopo 5′. La Reyer continua a martellare con il tiro da tre con un positivo Johnson e un gioco da 4 punti di Bramos per il 13-18 al 7′. E’ un primo quarto combattuto ad alte % con poche palle perse. Sutton e Silins agguantano il pari sul 20-20 dopo 9′, Venezia però chiude avanti il primo quarto grazie a Peric e De Nicolao per il 22-23. L’Aquila inizia i secondi 10 minuti con miglior intensità, Franke è onnipresente, la tripla di Gomes dà il 29-25 al 12′, time-out Umana. Trento in difesa concede pochissimo alla Reyer che trova in Bramos una tripla d’ossigeno dopo il canestro di Flaccadori, ma sono Sutton e Toto Forray a mettere il 37-28 dopo 15′, massimo vantaggio della Dolomiti Energia e time-out Reyer. Venezia reagisce con Watt che trova liberi importanti e una schiacciata in transizione di Johnson, 0-6 di break e 37-34 al 17′, time-out Buscaglia. Shields mette il 40-34 ma la Reyer con Watt e Haynes ritorna in vantaggio sul 40-41 al 19′, Buscaglia decide di chiamare ancora time-out. Trento fatica a costruire ottimi tiri, è De Nicolao con la tripla dall’angolo a chiudere il primo tempo sul 40-44 a favore dell’Umana Reyer.
Si torna in campo, Forray è l’anima di Trento nella conduzione, ma Venezia è sapiente a rispondere prima con Watt e poi con Haynes e soprattutto un Bramos letale dall’arco, 52-58 per la Reyer dopo 25′, time-out Buscaglia. La zona della Reyer mette in affanno l’Aquila, Bramos mette la quinta tripla personale di serata per il 54-61 al 27′, Hogue e Sutton riducono le distanze per il -3 prima del canestro di Biligha a fil di sirena che chiude il terzo quarto sul 59-64. Ultimo quarto. Tonut e Biligha lo aprono portando sul +9, Sutton è l’unica risposta di Trento che va sul -7, 63-70 a 6’02” dalla fine, time-out Venezia. Bramos segna la sua settima tripla ma l’Aquila rimane lì a contatto con il solito Sutton, 69-73 a 3’21”. Forray è la garra di Trento che non vuole mollare il match, ma Watt è ovunque, decisivo tra difesa (stoppata su Shields spettacolare) e in attacco con l’assist per De Nicolao, 73-78 a 1’36” dal termine. I liberi di Haynes riportano il +7 veneziano sul 73-80 a 56”70 che potrebbero dare un anticipo di chiusura. Ma un dubbio antisportivo chiamato a De Nicolao su Hogue riapre il match, Hogue fa ½ ai liberi, e dopo il time-out chiesto da Buscaglia, è Forray a mettere il -4 a 34”40, 76-80. Haynes sbaglia l’entrata, ci pensa Mitchell Watt con la schiacciata su rimbalzo a mettere il +6, time-out Buscaglia. Shields segna la tripla, Bramos con ½ ai liberi chiude il match. Finisce 79-83.
MVP BasketItaly.it: Michael Bramos.
Dolomiti Energia Trentino – Umana Reyer Venezia 79-83 (22-23; 40-44; 59-64)
Trento: Franke 6, Sutton 17, Silins 3, Forray 21, Conti ne, Flaccadori 2, E.Czumbel ne, Gomes 6, Hogue 13, Lechthaler, Shields 11. Coach Maurizio Buscaglia.
Venezia: Haynes 4, Peric 4, Johnson 9, Bramos 26, Tonut 2, De Nicolao 6, Jenkins, Bolpin ne, Ress 3, Biligha 7, Cerella ne, Watt 16. Coach Walter De Raffaele.
Arbitri: Saverio Lanzarini, Denny Borgioni e Denis Quarta.
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