L’Openjobmetis Pallacanestro Varese apre il girone di ritorno chiudendo la serie negativa di cinque sconfitte di fila sbancando il PalaTaliercio di Mestre per 63-75. Una difesa praticamente perfetta degli uomini di Attilio Caja che hanno messo sotto per tutti i 40′ con la zona e una miglior voglia di giocarsela rispetto agli uomini di De Raffaele. Varese ha avuto la meglio da sotto con Tyler Cain e da fuori area con l’uomo che non ti aspetti, Matteo Tambone, decisivo con 4 triple. Importante anche il mattoncino messo da Okoye, Wells e Vene. Per Venezia poco o nulla da salvare e fine di 4 vittorie consecutive. 19/53 al tiro, 17 palle perse e tanta difficoltà emessa durante la partita.
L’Umana Reyer, dopo l’incontro di mercoledì per la Champions League sempre al PalaTaliercio contro gli sloveni dell’Olimpia Lubiana con inizio alle 20:30, affronterà domenica 28 Gennaio alle 18:00 la trasferta a Trento nel remake della finale scudetto 2017 contro la Dolomiti Energia Trentino. Varese, invece, sarà impegnata nel posticipo di lunedì 29 Gennaio in casa al PALA2A di Masnago nel derby contro l’EA7 Emporio Armani Olimpia Milano.
CRONACA_ Partono forte gli ospiti sull’1-7 con la tripla di Ferrero, Venezia impatta subito con le bombe di Watt e Haynes, ma Varese con Okoye, Wells e Cain graffiano sulla partita grazie a una buona difesa e tanti rimbalzi offensivi, 7-14 dopo 6′, time-out De Raffaele. Venezia ricuce con i tiri dall’arco grazie a Tonut e Bramos ma mostra il fianco sotto le plance con Tyler Cain, 13-18 dopo 9′. I liberi di Biligha e Peric mettono il -4 Reyer inframezzati dalla tripla di Tambone, 17-21 dopo il primo quarto. Cain e Tambone puniscono la difesa della Reyer che segna solo 3 punti nei primi 5′ contro la buonissima difesa ordinata da Caja, Okoye segna su rimbalzo d’attacco il nuovo +8 Varese al 17′ sul 22-30, time-out De Raffaele. Con ancora Okoye l’Openjobmetis arriva sul +10, ma Venezia alzando l’intensità difensiva ritorna nel match con Watt e la tripla di Johnson, 27-32 al 18′, time-out Caja. Continua il break della Reyer che arriva al -2 con Watt e la bomba del giovane Bolpin, 32-34 al 19′, altro time-out Caja. Il canestro di Wells chiude il primo tempo sul 32-36 a favore di Varese.
Si ritorna in campo e Bramos mette il -1 con la tripla. Solo un illusione per la Reyer che subisce le iniziative degli ospiti con Cain e Vene (incredibile una tripla dell’estone da posizione impossibile) per il +9 al 24′. Wells punisce la difesa veneziana per il 41-50, poi la Reyer con una buona difesa e costringendo Pelle al 5° fallo, con Bramos e De Nicolao si porta sul -3, 47-50. La tripla di Tambone chiude il break veneziano, poi Tonut con la bomba e Biligha da sotto portano Venezia sul -1 prima del canestro di Cain che chiude il terzo quarto sul 52-55. Ultimo quarto. Varese in difesa con la zona costruisce di fatto un muro con la Reyer che perde palle sanguinose e Tambone con la quarta tripla di serata porta Varese sul 52-58 a 8’13” dalla fine, time-out De Raffaele. Tre liberi di Okoye e una penetrazione di Avramovic danno il +9 esterno sul 52-61 con la squadra di De Raffaele che non sa che pesci pigliare in attacco, time-out De Raffaele a 5’38” dalla fine. Tambone mette il massimo vantaggio per Varese sul 54-65 a 5′ dalla fine. Venezia non dà proprio l’impressione di rimontare fallendo diverse e mancando di lucidità contro una Varese più attenta sui dettagli. Un Johnson impalpabile chiude di fatto i giochi in negativo con l’antisportivo su Tambone. E’ garbage time, Varese contiene gli inutili assalti della Reyer. Finisce 63-75 per la gioia dei tifosi varesini giunti al PalaTaliercio
MVP BasketItaly.it: Matteo Tambone.
Umana Reyer Venezia – Openjobmetis Pallacanestro Varese 63-75 (17-21; 32-36; 52-55)
Venezia: Haynes 9, Peric 2, Johnson 3, Bramos 14, Tonut 8, De Nicolao 4, Jenkins, Bolpin 3, Ress, Biligha 9, Cerella 1, Watt 10. All. Walter De Raffaele.
Varese: Avramovic 4, Pelle 2, Bergamaschi ne, Natali, Vene 6, Parravicini ne, Okoye 14, Tambone 17, Cain 17, Ferrero 3, Wells 12. All. Attilio Caja.
Arbitri: Alessandro Martolini, Emanuele Aronne e Matteo Boninsegna.
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