Deludente sconfitta di domenica della JuveCaserta contro la Virtus Roma che rallenta la corsa di questa Juve di coach Sacripanti che con una salvezza “quasi” in tasca ha un occhio sempre attento ad un eventuale qualificazione ai PlayOff. A parlare dopo la sconfitta è il playmaker Stefano Gentile, intervenuto sulle pagine de La Gazzetta di Caserta. Ecco il testo integrale dell’intervista riproposto da BasketItaly.it: «Credo che senza dubbio si può affermare che questa squadra ha giocato ed abbiamo giocato una buona pallacanestro per
più di trenta minuti. Una pallacanestro fatta di ritmi, di situazioni e di difesa così come l’avevamo preparata in settimana – continua il playmaker bianconero nella sua analisi della partita contro Roma – . Purtroppo all’interno di questi trenta minuti di gioco l’unico neo, che poi a mio parere ha condizionato la restante parte della sfida, sono stati quegli errori e quegli sprechi in termini di punti che abbiamo avuto nella parte finale sia della prima che della seconda frazione. Sprechi fatti di palle perse e qualche tiro sbagliato che hanno permesso a Roma di rosicchiare punti importanti e di arrivare all’intervallo con uno svantaggio nimore rispetto a quello che invece l’andamento della partita avrebbe potuto dire se non avessimo commesso quegli errori. Potevamo andare al riposo lungo con un vantaggio anche di una quindicina di punti ed invece ci siamo avviati verso gli spogliatoi con un paio di possessi di distanza. Questo è un qualche che una squadra come la nostra non si può permettere specialmente nelle condizioni in cui ci siamo presentati e figlie di una settimana difficile e contro una squadra molto più profonda. Senza contare che ci ha condizionato il finale di partita dove siamo stati costretti ad inseguire e quindi a buttare tutto su quella fase fisica che purtroppo a noi ha pesato e come».
Oltre la questione psicologica del rincorrere, quindi, la mancanza di energie e di lucidità è la parte mancante di una fase calante di gioco negli ultimi ho mai guardato più in là delminuti? «Negli ultimi otto minuti assolutamente abbiamo pagato quanto ci è successo in settimana. Abbiamo resistito e dato tutto quello che avevamo prima ed eravamo anche riusciti a metterci in mano un vantaggio consistente da gestire con le emergi. Come dicevo in precedenza, poi tutto è cambiato e le tante assenze per infortuni ed influenza in settimana con solo la sessione del sabato al completo, hanno fatto la differenza».
Dopo una palla persa ed un cambio, sei sembrato molto l’impegno successivo. Anche questa volta sarà lo stesso. Le tre stizzito e nervoso, cosa è successo in quel momento di nervosismo generale? «Ero arrabbiato con me stesso perché visto quello che era successo non ritengo di essere capace di creare e determinare una palla persa del genere in un momento importante. Niente di che o di particolare, solo uno sfogo verso me stesso e quello che era successo i campo».
Tre sconfitte in fila. Sono solo un numero su di un percorso oppure possono avere un peso importante per il futuro? «Anche quando abbiamo vinto tre partite in quattro uscite non sconfitte, ormai, fanno parte del passato, il presente ed il futuro porta a Varese e noi dobbiamo pensare una partita per volta come abbiamo sempre fatto – conclude Gentile guardando al futuro della Juve attesa da una sfida durissima contro la capolista -. Non possiamo permetterci di guardare troppo avanti, quindi ora si pensa alla prossima e come affrontare la Cimberio con la consapevolezza che se giochiamo come sappiamo possiamo giocarcela con tutti».