Il CountDown di BasketItaly.it, in cui fra curiosità e pillole, riviviamo la sfida salvezza fra Vanoli Cremona e Sutor Montegranaro che ha visto la squadra di coach Gresta uscire vincitrice 89-87, dopo una partita intensa e combattuta.
VOTO 10 a Andrija Stipanovic (16 punti, 13 rimbalzi, 30 di valutazione), fatti, non supposizioni. Nei primi mesi in biancoblu, sotto la gestione Caja, qualcuno aveva avuto anche il coraggio di mettere in dubbio questo ragazzo dal cuore gigantesco, gli attributi quadrati e la gentilezza stampata nel dna. Adesso lo vogliono fare sindaco, anzi presidente, anzi no, sultano. Idolo incontrastato.
VOTO 9 a Luca Vitali (16 punti, 5 rimbalzi, 6 assist). Sarebbe la partita perfetta se non fosse per quell’ultimo possesso, ma la freccia lo premia. Fatica da guardia (0/4 da tre), ma in post basso porta a scuola i lunghi di Montegranaro e, non dimenticando di essere un play, smazza sei assist ai compagni che, se si chiamassero Kobe Bryant e Lebron James, sarebbero almeno il doppio.
VOTO 8 a Daniele Cinciarini (22 punti, 8 falli subiti) e Fabio Di Bella (20 punti, 8 assist, 4 palle recuperate); e poi dicono che gli italiani non hanno voglia di fare una cippa. Segnano quasi la metà dei punti della Sutor, tenendola a galla in un momento di difficoltà societaria dalla quale speriamo possano uscirne quanto prima.
VOTO 7 a Brian Chase (11 punti, 3/5 da tre), scacco matto in tre mosse. A Cremona fa il sicario: gli fanno una telefonata, lui si alza dalla poltrona, prende la mira e buona notte al secchio. Killer.
VOTO 6 a Shawn Huff (8 punti, 2/5 da tre). Non era facile rientrare in quintetto dopo cinque partite a guardare i compagni in borghese. Segna i primi tre punti della partita per Cremona, ma è utile anche in tante piccole altre cose. Vedi il rimbalzo offensivo che nel finale regala un extra-possesso d’oro alla sua squadra.
VOTO 5 a Tuukka Kotti. Gioca meno di sei minuti, ma in quel lasso di tempo nel quale rimane sul parquet, la sua assenza non si nota, se non per due errori sesquipedali da zero metri. Arriveranno tempi sicuramente migliori, quelli pre-infortunio dove sotto canestro era determinante.
VOTO 4 a Ron Steele, ok, va bene che ognuno può manifestare il proprio dissenso e la propria protesta come meglio crede, ma abbandonare la squadra in difficoltà, disertando la trasferta più importante della stagione, non è da professionisti. La sua avventura alla Sutor sembra essere giunta al capolinea, nel modo peggiore.
3 come i punti di Aaron Johnson in 18 minuti d’impiego; il numero 21 della Vanoli tenta solamente un tiro, però fa girare la squadra con i giusti ritmi, servendo 4 assist e subendo tre falli. Fa bottino dalla lunetta.
2 come i punti di un successo di platino per la Vanoli, capace di non perdere mai la bussola quando Montegranaro nei primi tre quarti tiene la testa avanti. Successo che mette una seria ipoteca sulla salvezza; ora l’ultimo posto è distante 8 punti, anche se all’orizzonte per i biancoblu ci sarà un ciclo infernale di sei partite.
1 come i tiri liberi tirati dalla Vanoli Cremona nel primo tempo della partita. Segno che l’attacco ha girato non alla perfezione; nella ripresa, invece, i viaggi in lunetta sono stati 14, sintomo che nella pausa coach Gresta deve aver registrato i meccanismi offensivi. Alla fine, i 5 dell’ultimo quarto, sono risultati decisivi ai fini della vittoria finale.
0 come i punti di Tamar Slay. Non è da lui fare “virgola”, ma si è presentato a Cremona in non perfette condizioni fisiche e i soli 12 minuti d’impiego che gli ha concesso coach Recalcati, ne sono l’ovvia conseguenza. Cerca di limitare i danni, però la sua presenza non è palpabile.
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