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Cantù risorge nel derby: la difesa di Molin abbatte Varese

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Soltanto un derby può dare la scossa emotiva ad una squadra in difficoltà per ripartire. La Cantù targata FoxTown ritrova orgoglio e mentalità di squadra e batte 67-60 la Cimberio prima in classifica, eseguendo alla perfezione il piano partita basato sul controllo del ritmo di gara. Assente coach Trinchieri bloccato dall’influenza, gli uomini guidati da Don Lele Molin ingabbiano l’attacco più completo della Serie A in un match giocato a metà campo, negando ogni ipotesi di transizione ai varesini grazie al grande lavoro sotto i tabelloni (46-39 il conto totale con i biancoblu che tirano giù 33 dei 48 palloni transitati sopra il proprio ferro).

Monumentale il lavoro di Alex Tyus (7 con 11 rimbalzi e 3 stoppate), con Aradori (20 con 6/10 dal campo 10 falli subiti, sublimi le sue giocate spalle a canestro) a prendere per mano i suoi in attacco, ma è il lavoro di squadra nella metà campo difensiva a portare a casa la partita. Cantù svolge un eccellente lavoro in aiuto all’inizio sui prevedibili pick’n’roll a coinvolgere Dunston (solo 5 punti nei primi 20’, alla fine 16 e 10 rimbalzi), poi sciorina una zona inusuale per durata (l’intero secondo quarto e metà del terzo) che manda in corto circuito l’attacco biancorosso (9 punti nel secondo quarto). Ma soprattutto isola Mike Green, che porta a casa un magro 4/14 dal campo con soli (nel suo caso) 3 assist e non riesce a coinvolgere i compagni, in una serata da complessivi 16/47 da due e 5/21 da tre (contro il 23/46 da due e 3/13 da tre della FoxTown). Vitucci paga la cattiva serata di Banks (7, con 3/9 dal campo) e Ere (10 ma 2/8 da due e 2/6 dall’arco), complice una difesa che concede loro pochi tiri aperti e una panchina che non produce quasi niente, salvo qualche lampo di Polonara (9 con 3/9 e 1 solo rimbalzo). Coach Molin trova invece piccole cose da tutti gli uomini, come i 4 punti di Mancinelli a fine terzo quarto e un Kevin Anderson impreciso (5 con 2/10), ma che si fa apprezzare per il linguaggio del corpo nella serata non lucidissima di Tabu (6, 3/10). Il tutto con un Leunen (4, 1/4 da tre e 7 rimbalzi) che fornisce 35’ di lavoro oscuro quanto prezioso tatticamente.

Molin parte con Tyus da 5 contro Dunston e Aradori su Green: Vitucci lancia Sakota da numero 4 al posto di Polonara. L’avvio è dei biancoblu, più aggressivi sui due lati del campo. Dopo 3’ e mezzo è 8-2 FoxTown, che inizia ad imporre il ritmo basso agli avversari. Cantù entra però in una siccità offensiva di quasi 5’, complici i 5 liberi sbagliati (chiuderà con un quasi suicida 12/26), Varese non riesce a correre, ma sfrutta bene i secondi possessi grazie alla fisicità di Ere e Dunston, chiudendo avanti 12-15 i primi 10’.

Secondo quarto: Molin ordina la zona e il tempo partita scende ulteriormente. L’attacco di Vitucci batte in testa, Cantù impatta cion Mazzarino e grazie all’impatto di Brooks (8 e 7 rimbalzi) e Cusin in vernice, mette la freccia e costruisce un piccolo margine, nonostante il disastroso 3/13 dalla lunetta . All’intervallo lungo (dopo aver sprecato anche i due liberi del tecnico a Vitucci) la FoxTown è avanti 30-24. 

La ripresa si apre col guizzo di Cantù, la cui zona continua a pagare dividendi, fino al 36-28 dopo 3’. Segue un altro blackout offensivo di 4’ e Varese ne approfitta per l’8-0 segnato dalle triple di Banks e Ere. La risposta canturina arriva con la bomba di Aradori e la tomahawk in transizione di un ottimo Cusin (10 e 6 rimbalzi) che spinge Vitucci al timeout. Varese tenta di rientrare con i soliti Green e Dunston , ma quando si iscrivono alla partita anche Anderson e Mancinelli, Cantù si issa al più 6, 50-44, del 30’.

Fiera degli errori ad aprire il quarto decisivo con tiri , anche facili, sbagliati e palle perse in serie su entrambi i fronti. E’ Dunston a muovere per primo lo score col gioco da tre punti, imitato dalla seconda tripla di Ere per il 50 pari. Vistasi raggiunta Cantù reagisce ritrovando la lucidità per piazzare il 9-2 dentro cui trova posto l’unica, ma pesantissima tripla di Leunen. La leadership di Aradori (prezioso il fade away del 59-52) e un Tyus (in campo per tutti i 10’ finali) che segna, stoppa e porta giù tutto quello che vola sopra il ferro danno la spinta definitiva alla partita. La FoxTown chiude 67-60 nel tripudio del PalaDesio e solo alla fine si sente scivolare via l’enorme pressione che circondava questo derby sulla sponda canturina. I biancoblu si guadagnano una settimana di lavoro tranquillo per preparare la trasferta di Avellino, contro una Sidigas assetata di punti salvezza. Varese incassa, dopo Siena, la seconda sconfitta consecutiva in trasferta, sui campi delle due squadre più quotate ad inizio stagione. Raggiunti da Sassari al vertice della classifica, i biancorossi hanno due impegni casalinghi per rifarsi, prima della delicata trasferta in Sardegna all’ottava giornata.

 

Foxtown Cantù-Cimberio Varese 67-60 (12-15, 30-24, 50-44)

 

Foxtown Cantù: Abass ne, Scekic ne, Leunen 4, Anderson 5, Mazzarino 3, Casella ne Brooks 8, Tyus 7, Tabu 6, Aradori 20, Cusin 10, Mancinelli 4. All. Molin

Cimberio Varese: Sakota, Banks 7, Rush, Talts 4, De Nicolao 2, Green 12, Balanzoni ne, Bertoglio ne, Cerella ne, Ere 10, Polonara 9, Dunston 16. All. Vitucci

 

Stefano Mocerino

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