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A Sassari ritorna Markovski, il preview di DINAMO vs PESARO

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   Seconda partita di fila al PalaSerradimigni, seconda Domenica per nostalgici per i tifosi della Dinamo, sul Parquet di Sassari ritorna Zare Markoski e con lui tutta la Scavolini Pesaro, per una gara fatta di ricordi e di motivazioni opposte.



Prima Casarin e Hubalek, ora è il turno di Zare Markovski, che nelle testa dei tifosi più giovani di Sassari, rappresenta solo il nome dell’allenatore della VuElle, ma per i più nostalgici si tratta invece di un uomo di altri tempi, speciale, che fece sognare per la prima volta tutti i sostenitori Sassaresi e che mantiene ancora oggi, un legame speciale con la Sardegna.


Come arriva Pesaro:
Di legame speciale Markovski, oggi ne sta creando un altro con la cittadina Marchigiana; chiare le sue parole in settimana: ”Ho promesso di non innamorarmi mai più di un posto, qua mi sta accadendo di nuovo”, parole particolari che rappresentano un legame che cresce ogni giorno di più, soprattutto grazie ai risultati; l’ultimo in particolare potrebbe rappresentare il segnale definitivo della svolta, di un campionato iniziato male e che, senza gli sforzi e i cambiamenti in corsa, poteva finire peggio. L’ultima vittoria contro Siena non è un caso, o il frutto della stanchezza degli uomini di Banchi, ma un meritato successo che nasce dal lavoro settimanale e dal nuovo spirito che circola all’Adriatic Arena.


Come arriva Sassari:

La Dinamo ha prontamente riscattato l’amara sconfitta delle Final8, spazzando via Venezia, con un autorità inaspettata, grazie ad un immenso Travis Diener, autore di una doppia doppia da 14 punti e 17 assist, ma anche grazie ad una bella prova corale che ha permesso di sopperire all’infortunio patito da Thornton durante la partita; proprio l’ala piccola della Dinamo salterà la gara di domani, Meo Sacchetti ha deciso di non comunicare chi lo sostituirà Domenica, ma data la buona prestazione di Devecchi contro la Reyer, è probabile che sia proprio il numero 8 biancoblu a prendere il posto in quintetto, dall’infermeria arrivano buone notizie da Ignerski e Vanuzzo, che stanno recuperando la condizione dopo gli acciacchi subiti prima delle Final8 e che hanno impedito loro di potersi allenare a pieno regime in queste settimane. 
Dal mondo biancoblu è bene sottolineare una bella iniziativa, con la Club House che ospiterà la presentazione del libro IO E IL DIABETE di Pietro Fresu, che come cita il comunicato ufficiale della Dinamo,  può rappresentare l’occasione per far incontrare Cultura e Sport e promuovere una tavola rotonda su una patologia di forte diffusione in Sardegna, che nell’Isola e in Finlandia registra la sua più alta incidenza al mondo.



La partita:

Meo Sacchetti, nella consueta conferenza stampa del Venerdì, oltre ad avere nascosto le carte su Thornton, ha detto una cosa molto importante: “La classifica non conta, occhio a Pesaro”; La VuElle arriva da un ottima prestazione contro Siena, che ha visto fra i suoi protagonisti Stipcevic; lo “scarto” di Milano, oltre ad una mano bollente dalla lunetta, ha dimostrato di saper reggere i ritmi alti e buone capacità di attaccare il canestro sull’uno contro uno, tutte doti che potrebbero far nascere una bella sfida contro Travis Diener, sempre più re degli assist di questa stagione. Il n°12 della Dinamo è il vero cervello pulsante della squadra di Sacchetti, è lui che costruisce la maggior parte dei tiri per i compagni ed è capace di attirare le attenzioni delle difese come nessun altro in questo campionato, sta aumentando progressivamente anche il suo rendimento difensivo anche se più sulla lettura delle azioni avversarie, che sulla difesa a uomo; se Stipcevic vuole ripetere la bella prestazione di lunedì dovrà insistere proprio sull’uno contro uno, se invece Diener ha intenzione di riscrivere 14 o più nella casella degli assist, dovrà accelerare ancora di più la costruzione del gioco, dato che l’idea di Markovski è proprio quella di impedire alla Dinamo e alla sua regia, di correre e tenere alto il ritmo partita.

Le idee di gioco della Dinamo però non si fermano solo a Travis Diener, l’altra mente del sistema offensivo Sassarese è suo cugino Drake, un vero e proprio killer silenzioso, che se non riesce a sfruttare a pieno i passaggi di Travis, si affida a delle iniziative personali che nell’ultimo periodo  hanno delle percentuali mostruose, contro Venezia sono arrivati 27 punti devastanti, frutto di una mano dalla lunga distanza torrida e alla sua ottima capacità di leggere le situazioni difensive avversarie e che gli permettono di conseguenza di attaccare il canestro; duro lavoro quindi per Kinsey, al quale comunque non mancano le doti difensive per reggere Drake Diener, i 4 recuperi di Lunedì non sono un caso, ma dovrà limitarsi con le iniziative personali se vorrà graffiare anche dall’altra parte di campo.

L’assenza di Thornton potrebbe dare qualche soddisfazione a Barbour, che nella partita di andata si mise in luce in attacco proprio contro il numero 10 di casa; in quella gara, l’ex Siena però segnò 32 punti e la sua assenza rappresenta il sospiro di sollievo più lieto per lo stesso Barbour che in quell’occasione si dimostrò un po’ limitato nel seguire l’ala piccola sassarese fuori dall’area; oggi la situazione è diversa; il campione d’Italia in carica sarà seduto a bordo campo a mangiarsi le dita per non poter giocare mentre Barbour, si troverà presumibilmente di fronte Devecchi; mastino difensivo che ha messo in mostra domenica un ottima mano dalla media e lunga distanza, Barbour faticherà meno in difesa, ma dovrà comunque  impegnarsi sul fronte opposto per ripetere la prestazione dell’andata e confermare il progresso visto contro Siena, anche se più difensivo che offensivo.

La sfida fra i lunghi ha delle caratteristiche tecniche opposte, da una parte lo starting five di Pesaro prevede una coppia di italiani, Flamini e Crosariol, che non fa dell’atletismo e della velocità di gioco il loro punto forte, dall’altra parte Easley e Ignerski possono vantare una certa verticalità e capacità di corsa, ball handing (soprattutto Ignerski) e di gioco lontano da canestro, ma soffrono l’impatto fisico degli avversari; insomma saranno degli incroci molto particolari che potrebbero spingere gli allenatori ad attingere molto dalle loro panchine per cercare di adattarsi ai quintetti avversari, per questo non vanno comunque dimenticati la crescita di Ignerski che sempre con più continuità sta trovando il fondo della retina, unita allo stesso tempo ad una buona difesa; dall’altra parte Crosariol, potrebbe sfruttare nella metà campo offensiva una fisictà sotto canestro che nessun uomo di Sacchetti può virtualmente contrastare; vedremo quindi se sarà l’atletismo o il peso a farla da padrone.

Entrambi gli allenatori potrebbero aver bisogno di un contributo speciale dalla panchina e questo è anche merito del fatto, che le due squadre possono offrire delle alternative di gioco molto interessanti; in questo momento quella pesarese sta regalando grandi soddisfazioni a Markovski, con in particolare Cavaliero che potrebbe rivelarsi un giocatore fondamentale per alterare gli equilibri avversari, sia per la possibile difesa asfissiante sul portatore di palla, sia per i suoi tiri impossibili e capacità di penetrazione, i tifosi Sassaresi lo hanno già ammirato questa estate in maglia azzurra; occhio anche a Mack, che seppur ha tirato con le polveri bagnate contro Siena, ha tirato giù 11 rimbalzi, un fattore importante che potrebbe rivelarsi utilissimo per impedire alla Dinamo di esprimere il suo gioco in velocità sulle ripartenze, qualora le carambole fossero offensive, e allo stesso tempo, impedire seconde opportunità nella propria metà campo, seconde opportunità che possono essere deleterie data la batteria di cecchini schierata da Meo Sacchetti. 
La panchina di casa, date le rotazioni ridotte per l’assenza di Thornton, potrebbe avere più spazio del solito, in particolare oltre il già citato Devecchi, un altro che potrebbe avere molto spazio è Brian Sacchetti, capace di coprire 3 ruoli all’occorrenza e che ha ritrovato dopo un inizio incerto, una buona mano dalla lunga distanza; Pinton ha promesso un impegno maggiore per rubare minuti a Travis Diener e capitan Vanuzzo ha dimostrato di non aver perso la mano calda dalla lunga distanza, nonostante l’assenza alle Final8 per infortunio, candidandosi anche come alternativa ad Easley, qualora Meo Sacchetti decidesse di giocare con due ali forti per non offrire punti di riferimento agli avversari, schema che più di una volta ha portato punti alla squadra biancoblu, che ama il tiro dalla lunga distanza come soluzione offensiva e che a Pesaro conoscono bene date le percentuali dell’andata.

Appuntamento al PalaSerradimigni Domenica alle ore 18:15, a dirigere la gara saranno i signori Taurino, Lanzarini e Duranti, diretta TV in ambito locale per i tifosi biancorossi sulla rete Tvrs; sul parquet di piazzale Segni va in onda l’amarcord di Markoski.



Sassari per cercare la vetta


Pesaro per ripetere un impresa



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