Al PalaRuffini di Torino continua la preparazione dell’Italia in vista della prima gara delle Qualificazioni a FIBA World Cup 2019 contro la Romania (venerdì 24 novembre, ore 20:15. Diretta su SkySport HD).
Doppia seduta d’allenamento per l’Italbasket, mentre fuori dal campo, la giornata è stata scandita da due graditissimi eventi collaterali. In mattinata è infatti arrivata al quartier generale degli Azzurri la Nazionale Under 19 Vicecampione del Mondo a Il Cairo. Coach Andrea Capobianco e tutto il roster (assente Alessandro Pajola bloccato a casa da un’influenza) hanno incontrato il presidente Giovanni Petrucci, il vicepresidente vicario Gaetano Laguardia e il CT Meo Sacchetti, che si sono congratulati personalmente con la spedizione protagonista dello storico Argento.
Prima della sessione d’allenamento pomeridiana poi, a far visita agli Azzurri è arrivata al PalaRuffini una nutrita rappresentativa di ragazzi della Special Olympics, l’associazione sportiva internazionale organizzatrice dei Giochi Olimpici Speciali. Tutti in campo insieme, al di là delle differenti abilità, per una partita di venti minuti. E poi selfie, foto di gruppo e un grande “in bocca al lupo” per la partita contro la Romania.
Sudore, concentrazione, voglia di conoscersi sempre meglio. In questo si riassume lo spirito che sta animando l’Italbasket nella sua marcia d’avvicinamento alla palla a due della prima finestra di qualificazione al Mondiale. Al termine degli allenamenti, a parlare sono stati Pietro Aradori e Andrea Crosariol.
Per Aradori, quella contro la Romania sarà la gara n.138 con la Maglia Azzurra. La prima, da capitano: “E’ un grande onore, sono orgoglioso di essere stato nominato capitano. So di avere delle responsabilità, devo portare il mio vissuto in Azzurro, e aiutare tutti, soprattutto i ragazzi più giovani che sono alla prima esperienza in Nazionale”. Le finestre di Qualificazione sono una novità anche per un giocatore che quest’anno ha festeggiato i dieci anni dalla prima convocazione: “Siamo abituati a radunarci d’estate con un gran caldo, e con almeno quattro-cinque settimane a disposizione. Ora siamo d’inverno, e con pochissimo tempo per conoscerci. Questo vuol dire che spetta a noi giocatori fare ancora di più. In questo abbiamo la fortuna di avere coach Sacchetti, che sa benissimo come far rendere al massimo ogni singolo giocatore. Prenderci le nostre responsabilità è la prima cosa che ci ha detto. Sempre, ovviamente, nel rispetto della squadra e dei compagni”.
L’esordio di Andrea Crosariol in Nazionale è datato 26 giugno 2006. Da lì, 65 presenze (245 punti), l’ultima delle quali risale all’All Star Game del 2011. Sono passati più di 6 anni, ma l’emozione della convocazione è, per il centro classe ’84, “sempre la stessa. Dopo tanto tempo dall’ultima volta, vuol dire che ho lavorato bene su me stesso, mi sono migliorato. Spero di poter portare un po’ di esperienza, ad alcuni di questi ragazzi che sono anche dieci anni più giovani di me”. Dalla quotidianità del club al raduno in Nazionale, per Crosariol il passaggio non deve essere traumatico: “L’ambiente della Nazionale è stimolante. Ti offre la possibilità di allenarti con ragazzi che conosci, anche se non ci giochi insieme tutto l’anno. Abbiamo una settimana sola per lavorare, non potremo imparare a memoria tantissimi giochi, ma dovremo essere pronti a giocare di squadra dal primo possesso”.
Ufficio Stampa Fip