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Cremona fa la voce grossa, Sassari affonda al PalaRadi

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Sassari affonda in quel di Cremona, nella sfida fra ex, è Meo Sacchetti ad avere la meglio, la sua Vanoli di fatto guida dall’inizio alla fine una gara equilibrata per tre quarti, che si risolve nell’ultima frazione, quando i padroni di casa dimostrano una migliore condizione fisica e una capacità di leggere la difesa Sassarese punendola costantemente con i backdoor.
La cronaca:
Pasquini senza Stipcevic e con Randolph ancora non al meglio, sceglie Pierre in quintetto, Sacchetti parte con Travis Diener in starting five che parte con un assist e una tripla; Sassari reagisce provando ad alzare il ritmo e la veemenza degli show difensivi degli uomini di Sacchetti permette al Banco di trovare diversi falli degli avversari, situazione che permette agli ospiti di attaccare di più il canestro e ricucire lo strappo.
Inizia a metà quarto il bombardamento dalle triple, T.Diener, Gazzotti da una parte, Bamforth e Polonara dall’altra, nel segno di un equilibrio che si trascina nel corso della frazione, dove Sassari riesce a fare la voce grossa con i suoi lunghi, mentre la Vanoli sfrutta il lavoro dei suoi piccoli anche in difesa con i raddoppi su Planinic.
L’ultimo possesso del quarto è un regalo di Spissu per Portannese che all’ultimo secondo concretizza recupero e tripla sulla sirena, una giocata che vale il 30-24 al 10’.
D.Diener sigla il +9 in apertura di secondo quarto, prima che la Vanoli si sbatta contro la furia di Hatcher, 5 punti in isolamento, vantaggio dimezzato e cambio dell’inerzia in favore degli ospiti; Cremona insiste con i tiri dalla lunga distanza, situazione che spinge Sacchetti al time out per chiedere ai suoi di cambiare le scelte offensive, mentre Sassari con Polonara firma il prima sorpasso sul 35-36.
Fioccano le palle perse in attacco per i padroni di casa, ma Sassari non riesce ad approfittarne, la fisicità di Planinic non si tramuta in un vantaggio e così, dopo un primo quarto dal ritmo alto e dalle percentuali altrettanto alte, si assiste ad una serie di errori e scelte sbagliate, che porta al canestro solo dalla lunetta.
Sims riporta la Vanoli avanti, ma la situazione falli di entrambe le squadre, non lascia molto spazio al basket giocato e la prima metà di gara, con ancora una tripla in chiusura di quarto questa volta da parte di Ricci, si archivia sul 44-40.
Sassari prova a creare con le incurisioni di Bamforth, l’idea è quella di creare un raddoppio che possa permettere agli ospiti di far girare la palla il più velocemente possibile sul perimetro, sino a trovare l’uomo libero nell’angolo, situazione che esalta Polonara, la Vanoli risponde con il gioco vicino a canestro di Sims ma accusa la mobilità dei piccoli di Sassari; Martin approfitta al meglio del calo di lucidità della difesa Sassarese e firma il gioco da 3 punti con schiacciata che vale il +6 a metà quarto.
Le rotazioni dalle panchine, sorridono prima a Cremona, che allunga sino al +8, Spissu interrompe il digiuno Sassarese e mette in luce il vantaggio che si crea in favore degli ospiti, quando questi riescono dopo il pick and roll ad attaccare il canestro; Planinic firma l’aggancio a quota 64, prima dell’ultimo mini break firmato Johnson Odom che chiude il terzo quarto sul 68-64.
Ancora una volta il ritorno in campo premia i padroni di casa, la difesa Sassarese lascia tanto spazio ai backdoor Cremonesi e serve il time out di Pasquini per bloccare la fuga della Vanoli che trova il +8; il minuto di sospensione del coach Sassarese non porta i frutti sperati, Cremona alza il livello difensivo sugli uno contro uno e nonostante non sfrutti un fallo antisportivo di Bamforth, costruisce possesso dopo possesso il vantaggio in doppia cifra.
Pasquini le prova tutte, cercando con la fisicità nel pitturato una soluzione ad un attacco poco produttivo e una difesa spenta che lascia troppo spazio alle incursioni Cremonesi, il nuovo time out però viene vanificato dal fallo tecnico per flopping di Hatcher, che permette alla Vanoli di arrivare sino al +16. E’ il momento in cui si decide la gara, Sassari prova a forzare per chiudere il gap, mentre i padroni di casa iniziano a giocare con il cronometro e l’inchiodata di Johnson Odom è l’emblema della gara oltre che il primo vantaggio oltre i 20 punti per i padroni di casa: finisce 96-81.