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Euroleague 2017/2018 preview: Bamberg, Cska, Khimki e Zalgiris

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Nel secondo appuntamento con le presentazioni delle squadre di Eurolega 2017/2018 vi proponiamo l’analisi delle due compagini moscovite, il Cska battuto in semifinale e il rivoluzionato Khimki, e di due possibili outsider guidate da due tra i migliori allenatori del vecchio continente: il Bamberg di Trinchieri e lo Zalgiris di Jasikevicius.

Brose Bamberg

Dopo una stagione europea non esaltante, é arrivato il terzo titolo di campioni di Germania consecutivo per i ragazzi di Trinchieri. Il coach italiano dovrà rinunciare a Melli, volato alla corte di Obradovic al Fenerbahce per puntare a vincere un trofeo europeo prima di tentare l’avventura negli States. Un nuovo volto italiano si unisce alla squadra tedesca: Daniel Hackett, dopo un anno ai box per un brutto infortunio subito con l’Olympiacos, vuole rilanciare la sua carriera ripartendo da un allenatore che lo conosce bene. La sua capacità di difendere forte e attaccare il ferro ne fa un complemento ideale per un backcourt che può contare sul solito Zisis, sui giovani Lo e Nikolic, e su Ricky Hickman. L’ex Olimpia Milano, molto criticato la scorsa stagione in Italia, è la più grande scommessa di Trinchieri. Se sgravato dai compiti di regia, può ancora portare molti punti a referto, ma saprà farlo anche a livello di Eurolega? Bryce Taylor, arrivato dal Bayern Monaco, e Patrick Heckmann si divideranno i minuti nello spot di 3, con la possibilità di vedere anche quintetti piccoli con 3 guardie. Nel reparto lunghi é avvenuta una vera e propria rivoluzione. Gli addii di Melli e Theis, oltre a quello meno imporante di Veremeenko, lasciano il solo Radosevic come veterano dell’anno scorso. Luka Mitrovic, classe ’94 ex capitano della Stella Rossa, e Quincy Miller, ex Maccabi reduce da una stagione sfortunata, sono le aggiunte più interessanti. Trinchieri spera di trasformare il serbo in un’ala capace di fare tutto in campo, mentre Miller dovrebbe diventare la prima punta offensiva della squadra, giocando minuti sia da ala grande che da centro atipico. L’ultimo arrivo é un giocatore dal rendimento più sicuro come Rubit, l’anno scorso a Ulm. L’impressione é che il Bamberg abbia bisogno di un miracolo del proprio coach per raggiungere i playoffs, perché gran parte del roster é formato da scommesse o giocatori che hanno già vissuto l’apice della propria carriera come Hickman e Zisis.

Cska Mosca

Anche il Cska Mosca cambia qualcosa nel roster, dopo la scottante sconfitta nella semifinale dello scorso anno con l’Olympiacos. Teodosic ha infine deciso di provare l’esperienza in NBA obbligando coach Itoudis a scegliere come suo erede Sergio Rodriguez. Il play spagnolo é il giocatore più simile al serbo nel panorama europeo e suo sostituto ideale, esperto, talentuoso e incline a far girare la squadra. Leo Westermann, dopo la grande stagione a Kaunas, ottiene la chiamata del Cska e sarà il terzo in rotazione tra le guardie. E’ rimasto infatti Nando De Colo, forse il miglior giocatore in Europa con l’infortunio di LLull e con Bogdanovic volato ai Kings. Fridzon e Higgins completano un reparto spaventoso per lunghezza e talento, pareggiabile solo da quello dei campioni in carica del Fenerbahce. Nel ruolo di ala piccola Kurbanov rimarrà come specialista difensivo, mentre Will Clyburn é l’altro grande acquisto estivo. Capace di giornate in cui si rende inarrestabile per le difese avversarie, l’americano ex Darussafaka dovrà dimostrare di valere la rotazione di una squadra con un gioco più organizzato e schematico di quella turca. Con i russi Khryapa, Vorontsevich e Antonov confermati nello spot di ala grande e Hines come centro, l’unico innesto nel reparto lunghi é quello di Othello Hunter, proveniente dal Real Madrid. In generale, la squadra sembra formata per un gioco ancora più rapido e offensivo di quello dello scorso anno. L’unico ostacolo per coach Itoudis rimane, sulla carta, il Fenerbahce del suo mentore Obradovic. Sebbene nel corso della stagione ci possano essere evoluzioni inaspettate, il Cska lancia senza troppa timidezza un altro assalto alle Final Four di Belgrado.

Khimki Mosca

Il Khimki Mosca sarà una delle mine vaganti della competizione e una delle squadre più divertenti da vedere. Un nome? Alexey Shved, appena tornato dopo un Europeo sfavillante in cui la sua Russia ha dovuto cedere solo in semifinale. La guardia ex New York e Minnesota tra le altre potrà contare su due tra le migliori guardie in termini di difesa sulla palla, che potranno coprire alcune sue lacune difensive: Stefan Markovic e Charles Jenkins. Il serbo possiede inoltre ottime letture ed é in costante miglioramento da qualche anno a questa parte, mentre Jenkins é una scommessa, dato che ha reso al meglio solo a Belgrado, ambiente decisamente particolare. I russi Vyaltsev e Zaytsev completano il reparto guardie. Come ala piccola il Khimki riaccoglie Honeycutt, uno tra i migliori atleti in Europa, e ingaggia James Anderson, tiratore capace di mettere a referto molti punti in poco tempo. In ala grande troviamo un altro giocatore decisamente interessante come Anthony Gill, che ha dimostrato nelle prime amichevoli di poter essere una delle sorprese del torneo, avendo sia mano da fuori che capacità di concludere al ferro. Monia e Zubkov gli daranno il cambio, con il solido Malcolm Thomas, ex-Knicks, a dividersi tra lo spot di ala e quello di centro atipico. Sotto canestro i moscoviti potranno contare sui soliti Todorovic e Sokolov, ma l’acquisto più importante é l’americano Thomas Robinson. Sebbene non abbia giocato nella preseason, l’ex quinta scelta al draft 2012 ha il potenziale per essere uno dei migliori lunghi di Eurolega grazie alle sue doti a rimbalzo sia difensivo che offensivo. Per amalgamare un coacervo di talento incredibile la dirigenza ha scelto come coach Bartzokas, reduce da un’annata travagliata a Barcellona dopo aver fatto faville sempre in Russia a Krasnodar. Il punto interrogativo principale sta appunto nella convivenza di un potenziale Mvp come Shved e di un allenatore carismatico come il greco. Se i due troveranno un linguaggio comune sul parquet, il roster del Khimki non avrà davvero limiti.

Zalgiris Kaunas

I lituani di Kaunas ripartono dal loro punto forte della scorsa stagione, il coach Sarunas Jasikevicius, chiamato all’ennesima impresa alla guida di un roster sulla carta meno attrezzato delle rivali per il raggiungimento dei playoffs. Partiti Westermann e Lekavicius in cabina di regia, la squadra sarà affidata ancora al talento tecnico di Kevin Pangos, affiancato quest’anno da Dee Bost, ex Monaco, e da Vasilje Micic, eterna promessa serba che ora pare davvero pronta a esplodere sotto la sapiente guida di Jasikevicius. L’assetto preferito dal coach prevede due portatori di palla in campo contemporaneamente. Il quarto giocatore in rotazione sarà dunque Milaknis, tiratore mortifero lo scorso anno in Eurolega. Nello spot di ala piccola, dietro alla certezza Edgaras Ulanovas, cresciuto al punto di costituire un punto fermo nel gioco di Jasikevicius, ci sarà Axel Toupane, la principale scommessa del roster lituano. L’ala francese, che vanta anche qualche presenza sporadica in NBA, dovrà imporre la sua fisicità in Europa. Nel ruolo di ala grande ci sarà il miglior giocatore della squadra, il più continuo e affidabile nonostante l’età: Paulius Jankunas. Come suo cambio, partito Brock Motum, l’upgrade é stato netto con l’ingaggio di Aaron White, l’anno scorso allo Zenith e giocatore estremamente versatile, poco visibile sul piano statistico ma utile in ogni sistema di gioco. Il centro sarà Brandon Davies, ex-Monaco visto anni fa anche a Varese. L’americano é in ascesa nella sua carriera e proverà a farsi valere anche al più alto livello continentale, ma come suo cambio ci sono i soli Antanas Kavaliauskas, classe ’84, e Sajus, classe ’96. Il roster non consente di aver troppe pretese se non quella di divertire il pubblico e vincere il maggior numero di partite in casa. Tuttavia, Jasikevicius é maestro nel far rendere al meglio la squadra, perciò potremmo anche aspettarci qualche vittima eccellente soprattutto tra le mura di Kaunas.