Gara a senso unico dopo la ripresa, la Dinamo festeggia al meglio il rinnovo del suo capitano sino al 2024, vincendo in maniera concreta contro Cantù, ancora troppo acerba per reggere 40 minuti di gioco, al PalaSerradimigni il punteggio dice Sassari 94 – Cantù 80.
La cronaca:
Cantù deve rinunciare a Qualls, Pasquini sceglie Spissu in regia per rimediare alle assenze di Hathcer e Bamforth, ma l’ex Virtus con subito due falli a carico, non arriva a metà quarto prima di lasciare il campo a Stipcevic; la strategia sassarese è quella di affidarsi molto al gioco vicino a canestro, coinvolgendo il più possibile Jones, sia in finalizzazione, che in sacrificio per i compagni, l’ex Avellino risponde presente e tiene davanti i suoi nel punteggio, Bolshakov è costretto a ruotare con velocità i suoi, la panchina corta si fa sentire, ma i suoi esterni riescono a fare la differenza con Smith sugli scudi tanto da chiudere il primo quarto in vantaggio 21-22 al 10’.
Alla ripresa del gioco, Pasquini sceglie Tavernari per provare ad aprire l’area con un 4 capace di colpire dalla lunga distanza e allo stesso tempo non perdere peso vicino a canestro in difesa, la mossa apre lo spazio per Planinic vicino a canestro, ma dall’altra parte del campo Cantù colpisce con il pick and roll e Crosariol timbra con la schiacciata il -1 che costringe Sassari al time out.
Il ritorno in campo di Jones permette a Sassari di ritrovare margine, ma non di scappare via, Smith continua a martellare dalla lunga distanza per gli ospiti, ma Cantù non sembra mai in grado di dare concretezza a degli sforzi difensivi importanti, vanificati poi in attacco, emblematico il contropiede 3 contro 1 con Thomas che colpisce il cronometro dei 24” bloccando per qualche minuto la gara. 40 a 36 il punteggio al 17’.
Sassari attacca di più il canestro e trova i falli della difesa Canturina che valgono il +5, dall’altra parte del campo, sono sempre gli esterni Canturini a fare male, Stipcevic non tiene Culpepper e la RedOctober rimane a contatto 47-45 al 20’.
Al ritorno in campo dopo la pausa lunga, Sassari trova i punti di Spissu, mentre Cantù perde quella intesa in attacco che aveva permesso ai suoi esterni di farla rimanere ad un possesso di distacco, il break azzurro firmato dal play sardo e da Polonara vale il +9, con Cantù capace di fermare l’emorragia solo grazie ad una magia di Parrillo prima di sprofondare a -12 sull’alley oop di Polonara al 24’ 61-49.
Cantù subisce in maniera pesante il break Sassarese, la zona imposta da Pasquni cancella l’attacco degli ospiti, che non riescono più a colpire con i propri piccoli, mentre dall’altra parte del campo Spissu e Randolph continuano a fare male e la forbice si amplia in maniera importante fino al +19 Sassari.
Cantù sfrutta la troppa fiducia dei padroni di casa per trovare un break in chiusura di quarto, con Burns capace sulla sirena di pescare il jolly che vale il -14 75-61.
La reazione ospite è effimera al ritorno in campo dopo l’ultima mini pausa, Sassari continua a fare male con la zona imposta da Pasquini, gli esterni ospiti anche quando trovano dei tiri aperti non vedono il fondo della retina, mentre la Dinamo ormai in pieno controllo, deve solo aggiornare il suo massimo vantaggio azione dopo azione. Al 35’ il punteggio dice 86-63 e ultimi 5 minuti di gioco di pieno garbage time.
Il punteggio finale dice Sassari 94, Cantù 80.