Scandone dalle due facce: Wells e Fitipaldo nella ripresa stendono l’Hapoel! 87-78
Torna alla vittoria la Sidigas Avellino, davanti ai suoi tifosi nella semifinale del Torneo Vito Lepore al Pala Del Mauro. Battuta l’Hapoel Holon di coach Dan Shamir, dopo una grande prestazione corale nell’arco di tutti i 40 minuti. Partita dalle due facce: nel primo tempo la Scandone insegue e soffre; gli israeliani volano anche sul +9 con Holloway e Pnini. I secondi venti minuti sono tutt’altra storia: i ragazzi di Pino Sacripanti crescono in difesa, aumentano il ritmo in fase offensiva. Le chiavi del match: circolazione di palla ed atleticità sul perimetro. Complice l’assenza di Fesenko e N’Diaye, Wells e Zerini sono chiamati agli straordinari e rispondono presente nel miglior modo possibile. Fitipaldo si prende la cabina di regia: assist, canestri e visione di gioco da veterano. Avellino attacca con tanto ordine e si concede anche qualche leziosità di troppo. Leunen e Rich trascinatori ma anche la panchina ha contribuito e dato responsi positivi. C’è ancora tanto da lavorare soprattuto in fase di non possesso, i meccanismi vanno amalgamati ma le premesse sono già soddisfacenti. Holon regge fino al terzo quarto poi mostra grande difficoltà e debolezza mentale per restare in scia fino alla fine. Tra le fila biancoverdi eccellenti Fitipaldo e Wells con 18 punti; per gli israeliani non bastano i 17 di Alexander e Holloway. Domani sera la finale alle 20 e 30 contro l’Enel Brindisi, vittoriosa col Latina Basket.
I e II QUARTO: Fitipaldo in cabina di regia con Leunene Zerini nel pitturato, Wells e Rich sugli esterni per i biancoverdi. Coach Dan Shamir si affida a Blatt in cabina di regina, figlio di David. Ottimo avvio per la Sidigas e per Andrea Zerini: concreto in difesa su Alexander e con la mano calda dalla mezza. Avellino si schiera a uomo: i progressi sono tanti ma c’è ancora da lavorare molto sul lato debole. Halon si affida all’esperto Pnini: bollente dai 6 e 75 e prima vera fuga gialloviola. I ragazzi di Pino Sacripanti faticano a difesa schierata e permettono agli israeliani di correre in contropiede. Tanti uomini in campo fin da subito: Filloy al posto di Fitipaldo e quintetto leggermente più alto. Hapoel più rapida ed efficace negli spazi. Con l’entrata di Scrubb la Sidigas trova atleticità nel pitturato e costringe Thomas al fallo antisportivo. Primo tempo di bassa energia ma di tante prove tattiche da ambo le parti (18-23). Al 13′ cambia la musica: Filloy e Wells spingono in fase offensiva, -4 Avellino e importante crescita sul piano dell’intensità. Festival delle triple al Pala Del Mauro: Holloway e Scrubb sugli scudi, subito a routa Lollo D’Ercole. Scandone sempre in scia ma tanta fatica sui cambi difensivi ed in post-basso senza Fesenko e Ndiaye. Il secondo quarto è territorio di Joe Alexander: l’ex Sassari e Maccabi si prende gli ospiti sulle spalle, stravince il duello nel pitturato con grande qualità in reverse. Rich tiene a galla Avellino: la partita si anima e l’ex Paris si prende le sue responsabilità al tiro. (42-46)
III e IV QUARTO: Sacripanti cambi poco o nulla negli spogliatoi: Avellino torna incampo con Rich e Wells sulla linea dei 6 e 75 e Filloy in cabina di regia. Ottimo inizio dell’ex Umana Venezia che porta i biancoverdi sul -1. Trappi cali di energia ed errori grossolani; l’Holon ne approfitta per riscappare via con Holloway e Trawick. Avellino ha la “fretta” di muovere palla, dannosa in alcune situazioni. L’Hapoel concreta in attacco. Il cambio di ritmo l’effettua Jason Rich: si gioca la carta 1-to-1 ai danni di Walden che è costretto a caricarsi di falli. Fallo tecnico a Trawick e la Sidigas cambia l’inerzia del match. Col possesso aggiuntivo c’è l’assist magnifico di Maarten Leunen e la tripla dall’angolo di Fitipaldo per il vantaggio irpino 62-60. Holloway perde la testa, brutto fallo su Zerini ed altro tecnico in arrivo. Il numero 6 uruguayo in ritmo da oltre l’arco: 9 punti consecutivi e + 8 al termine del terzo quarto. (69-61). La chiave del quarto quarto si chiama difesa: Zerini annulla Thomas in post basso ed Avellino con Leunen e Scrubb scappa via. Scandone gioca sul velluto e l’Hapoel molla in difesa: assist “taglio a canestro” di Scrubb per Wells e partita in cassaforte. (87-78)
Queste le parole di Zerini al termine del match: “Siamo ancora in emergenza perchè Fesenko e N’Diaye sono ancora ai box. Adesso si vedono i primi frutti del lavoro settimanale. Io e Maarten ci impegano molto di più sotto canestro. Siamo una squadra nuova, equilibrata. Nessuno vuole fare la prima donna ma tutti lavorano per un unico obiettivo. Ora pensiamo al torneo e poi ci sarà Reggio: squadra che tutti dicono si sia indebolita ma è molto forte.”