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Focus on: Lauri Markkanen, prossimo avversario dell’Italia e rivelazione di Eurobasket

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Markkanen, Finlandia, Eurobasket 2017

L’Italia di Messina dovrà affrontare sabato alle 17:45 italiane la Finlandia seconda classificata nel gruppo A di Eurobasket. I finnici, contando anche sull’encomiabile sostegno dei tifosi di Helsinki, sono riusciti a battere in ordine Polonia, Francia, Grecia e Islanda, perdendo solo di misura con la Slovenia di Dragic.

Uno degli artefici di un tale exploit é Lauri Markkanen, classe ’97 recentemente scelto dai Bulls al Draft Nba con la settima scelta. Il lungo uscito da Arizona é stato già criticato oltre oceano dopo una Summer League disputata non rispettando le enormi aspettative (14 punti di media ma con il 29% dal campo e scarsa incisività nelle tre gare dei Bulls). Tuttavia, ad Eurobasket si é subito riscattato con performances strabilianti che hanno trascinato la sua squadra a vittorie inattese.

Markkanen é sempre uscito dalla panchina ma ha avuto un impatto devastante sia in attacco che in difesa, producendo 22.6 punti (quarto nella competizione) e 6.2 rimbalzi di media, con percentuali straordinarie: 55% da due, 50% da tre e 90% ai liberi. Il tutto lo porta ad essere quinto per valutazione media (22) nel torneo.

Dati che possono e devono in parte far paura all’Italia.

L’ex Arizona gioca principalmente da ala grande ed é in questo momento della sua carriera e in questo contesto di squadra più un finalizzatore che un costruttore di gioco. Questo significa che Markkanen non é particolarmente cercato dai compagni nel corso dello sviluppo dell’azione, ma é il bersaglio del passaggio finale della stessa. Possiede una tecnica di tiro elegante ed efficace dalla lunga, cosa che lo rende un’arma da pick ‘n’ pop insieme alla sua capacità di mettere palla a terra e attaccare il difensore in recupero. La caratteristica che più risalta vedendolo giocare a Eurobasket, oltre appunto alla fluidità nel tiro, é la dimestichezza in palleggio. Considerando i 213 centimetri, Markkanen possiede un ball handling e una rapidità di movimenti che gli consentono di battere facilmente i lunghi più lenti lontano da canestro. Allo stesso tempo questa caratteristica lo porta talvolta ad esagerare e a perdere palloni partendo in contropiede direttamente da rimbalzo difensivo. Venendo alle qualità difensive, il lungo finnico ha braccia lunghissime che gli consentono di essere un fattore sia in aiuto che a rimbalzo, unico giocatore in squadra in grado di difendere il ferro con efficacia. Possiede inoltre una notevole mobilità laterale e riesce a tenere i cambi difensivi sui piccoli. Anche quando viene battuto, riesce a recuperare la posizione rapidamente e perfino a piazzare qualche stoppata.

La lacuna più evidente fino a ora é stata la forza fisica in post, sia in attacco che in difesa. Nella metà campo offensiva, fatica a costruirsi un tiro che non sia in fade-away quando è marcato da giocatori di stazza. Lunghi pesanti ed esperti possono portarlo sotto per gravarlo di falli e stancarlo. Specialmente in NBA, almeno nei primi tempi, il suo minutaggio potrebbe essere limitato contro certi avversari.

Passando alla sfida con l’Italia, verosimilmente sarà marcato per la maggior parte dei minuti da Melli. L’italiano é più esperto e sa di dover uscire forte su di lui per togliergli il tiro dalla lunga. L’accoppiamento non é dunque così sfavorevole per gli azzurri, che dovranno tuttavia evitare di fargli prendere ritmo. Senza Markkanen la Finlandia non perderebbe una fonte di gioco ma il finalizzatore principale, rischiando così di non avere abbastanza punti nelle mani per competere al livello italiano.