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Home Serie A Final 8: Roma domina, poi vince sudando freddo. A Cantù non basta la rimonta dell’ultimo quarto

Final 8: Roma domina, poi vince sudando freddo. A Cantù non basta la rimonta dell’ultimo quarto

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Finisce subito la Final 8 dell Pallacanestro Cantù targata FoxTown, sconfitta 89-85 per la seconda volta in 10 giorni dall’Acea Roma di coach Calvani, dopo la peggior prestazione difensiva della stagione, andata in scena per tre quarti abbondanti prima della rocambolesca rimonta finale. Cantù viene letteralmente mangiata viva a rimbalzo, con Lawal (17 e 9 rimbalzi) e Czyz (19 più 7, autore di un terzo quarto devastante), in momenti diversi della partita a fare la voce grossa contro il reparto lunghi di Trinchieri, già orfano di Tyus. E’ Datome (22 e 12 rimbalzi) il simbolo della Virtus, che trova però un buon contributo dalla coppia di guardie Usa Goss e Taylor (14 con due perle decisive nel finale), che portano a scuola i pari ruolo canturini per più di 30’ prima della fiammata di Tabu (24, 5/8 da tre e 4 assist) nell’ultimo quarto. Solo Leunen (19, 5/6 da tre) fornisce una prova all’altezza della situazione, con Mazzarino (9, 3/5 dall’arco) che tiene in piedi la baracca uscendo dalla panchina nel primo tempo, mentre Aradori (15 più 6 rimbalzi) non trova l’abituale confidenza con il canestro, pur segnando punti preziosi nella rimonta. La FoxTown trova una gran giornata dal perimetro (14/25), ma con due soli rimbalzi offensivi (contro 18 degli avversari, 39-23 il totale) e 17 palle perse non si vincono queste partite.

 In cronaca. L’inizio consegna un Lawal molto attivo , ma è tutta Roma ad attaccare bene il pitturato. Cantù perde tre palloni in 4′ scarsi e Datome dall’angolo segna il 12-5 che costringe Trinchieri al time out. Cantù è irriconoscibile in difesa, ma resta in scia con le triple di Leunen e Mazzarino e sorpassa con la seconda bomba dell’ex Oregon. L’Acea reagisce con l’11-0 a firma Datome, spezzato dalla zingarata di Anderson per il 25-18 giallorosso alla prima sirena.

 Mancinelli apre bene il 2° quarto con il canestro in post basso e l’assist per la tripla del Capitano. Scekic  usa il mestiere contro i lunghi di Calvani, ma i 2 falli di Tabu e del Mancio complicano le rotazioni biancoblu. Alla causa mancano i punti di  Aradori, Anderson spara due airball da dietro l’arco e Roma sisepara di nuovo, 33-26 a metà frazione. L’Acea fa pagare caro i numerosi errori canturini, la FoxTown sopravvive col tiro pesante (7/10 nei primi 20′), ma non scatta l’interruttore in difesa e l’attacco giallorosso vola a +12, aiutato dal terzo fallo di Mancinelli “doppiato” dal tecnico a Leunen (terzo anche per lui). Brooks tampona l’emorragia. La messe di liberi (frutto di un metro molto fiscale) e la terza tripla di Mazza fissano il 50-44 pro Roma al riposo lungo.

 L’Acea banchetta sotto i tabelloni e appena usciti dagli spogliatoi è Czyz a fare male, prima che il capolavoro di Datome e la forza fisica di Lawal restituiscano il +11, 60-49 dopo 5′. Il ceco mette anche la tripla, mentre Cantù smarrisce la via del canestro e affonda a -15. Roma potrebbe chiudere ma non trova il colpo del K.O., la FoxTown trova qualche punto rocambolesco, ma il conto dei rimbalzi d’attacco biancoblu resta a zero (13 quelli di Roma) dopo 30′ e il tabellone all’ultimo intervallo registra un comodo 69-54 per la banda Calvani.

 Czyz e Datome affondano i denti nella preda biancoblu, che sembra ormai senza scampo sotto di 19 lunghezze. Se non che Johnny Tabu cambia di 180° la sua partita, mette l’elmo del condottiero e guida un’incredibile rimonta a suon di triple e a metà frazione Cantù è a incredibilmente a – 7 . E’ Jordan Taylor a cercare di togliere le castagne dal fuoco ai suoi, con 5 punti in fila per l’81-71, ma Cantù vede la proverbiale vasca da bagno,  ma sul –6 ha il torto di concedere tre rimbalzi offensivi consecutivi, nella stessa azione in cui perde Leunen per 5 falli. Roma sente la pressione, Cantù sfrutta l’inerzia e si entra nell’ultimo minuto con l’Acea avanti di 2, ma Cantù perde la potenziale palla del pareggio e deve concedere i liberi sistematici. Ancora il belga dai 6.75 trova il fondo della retina per il -1  con 21” alla sirena. Altro 2/2 di Datome e l’ultima azione canturina non trova sbocchi, complice un’interferenza sul lay up di Scekic incredibilmente non rilevata, che varrebbe il nuovo – 1. Jones mette il libero della sicurezza e porta i suoi in semifinale, con chance per proseguire il cammino. Cantù deve recriminare solo sui suoi primi 30’, dove è andata sotto per aggressività e concentrazione compromettendo la partita e l’assalto, nonostante le turbolenze che l’hanno accompagnato all’appuntamento, al secondo trofeo stagionale.

Tabellino:

FoxTown Cantù-Acea Roma 89-85 (25-18, 50-44, 69-54)

FoxTown Cantù: Kudlacek ne, Abass ne, Scekic 2, Leunen 19, Anderson 2, Mazzarino 9, Casella ne, Brooks 9, Tabu 24, Aradori 15, Cusin 3, Mancinelli 2.  All. Trinchieri

Acea Roma: Goss 5, Jones 5, Tambone ne, Tonolli, Corrieri ne, D’Ercole 7, Datome 22, Gagliardi ne, Taylor 14, Lawal 17, Czyz 19, Lorant.  All. Calvani

Stefano Mocerino

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