Pari e patta, perfetta condizione di equilibrio tra Avellino e Sassari dopo le due amichevoli ravvicinate di precampionato. Questa volta, sul parquet di Padru, è la Scandone a conquistare la vittoria, dopo la sconfitta al fotofinish di esattamente 48 ore fa in quel di Olbia. I lupi risorgono dalle proprie ceneri e dominano a livello fisico e cestistico una sfida mai messa in discussione. Sassari è parsa giù sulle gambe, stanca, fiacca ed in debito di ossigeno, a causa di tre incontri nel giro di 5 giorni. La Sidigas si è mossa con ordine e fiducia, conseguenza chiara di un atteggiamento tutt’altro che molle. L’ingresso e l’aggiunta di Bruno Fitipaldo ha garantito maggior rotazione e profondità ad un reparto playmaking in leggera sofferenza nelle due uscite settimanali. Rich e Scrubb una sicurezza; a correnti alterne la prestazione di Wells. Tra le fila biancoblù eccellente partita di Achille Polonara: mattatore di giornata: si carica sulle spalle l’attacco sardo e dimostra versatilità ed efficacia in fase offensiva. La Scandone torna al successo per 66 a 85 e conquista così la seconda edizione del torneo “Biennale di Padru”.
Primo quarto di grande equilibrio tra la Sidigas Avellino e la Dinamo Sassari. Coach Max Oldoini si affidai ai suoi cinque uomini di fiducia: D’Ercole in cabina di regia, Rich e Wells sul perimetro e nel pitturato la premiata ditta Leunen-Sekelja. Ad inizio gara è l’attacco a prevalere sulla difesa: Polonara e D’Ercole prendono parte al festival delle triple ed è subito 10-10 al 4’. La Scandone al 6’ allarga le rotazioni: dentro il nuovo arrivato Fitipaldo che subito da ordine in cabina di regia e realizza i primi due punti in casacca biancoverde dalla lunetta. 19-14
Secondo quarto e subito fuga irpina. Nonostante una squadra rimaneggiata e meno profonda, la Sidigas trova ritmo, fiducia e bel gioco. Percentuali da oltre l’arco pazzesche: Fitipaldo e Parlato spingono gli ospiti sul +13. Randolph e Stipcevic non stanno a guardare: contro parziale di 7 a 0 e partita che sale di intensità. Sassari non riesce a tonare sotto la doppia cifra di svantaggio mentre tra le fila irpine Wells vince a mani basse il duello fisico con Hatcher. 33-42
Terzo quarto: giro di boa ma la musica non cambia: la Scandone appare energica, concentrata e padrona del campo. Rich-Wells garanzia e sostanza in fase di realizzazione. Ottima circolazione di palla col doppio play in campo: la Dinamo in ritardo sui cambi in uscita dai blocchi e Leunen punisce dai 6 e 75. Polonara si carica gli isolani sulle spalle: grande impatto dell’ex Reggio Emilia che sembra aver ritrovato fiducia, imprevedibilità e affidamento. 16 punti a fine terzo quarto e top scorer della partita. Avellino fa la voce grossa nelle percentuali totali e sotto canestro il duo Scrubb e Sekelja trova continuità e spazio per attaccare il ferro. 48-63.
La Scandone gestisce in vantaggio anche nell’ultimo e quarto quarto: con i due liberi di Morse si riconduce sul massimo vantaggio 48-70. Polonara spinge i suoi al -10 ma predica nel deserto. I lupi tornano a macinare con Rich e Zerini. Sassari molla ed il finale è solo una passerella conclusiva. 66-85
Banco Sardegna Sassari: Spissu ne, Galizzi, Casula, Bamforth, De Vecchi 3, Randolph 12, Jones 11, Stipcevic 3, Hatcher 8, Polonara 23, Picarelli, Tavernari 6.
All. Pasquini
Sidigas Avellino: Zerini 2, Wells 11, Fitipaldo 14, Bianco, Abrescia ne , D’Ercole 9 , Leunen 5 , Scrubb 10 , Morse 13 , Sekeja 5 , Rich 10, Parlato 6.
All. Oldoini
Arbitri: Rudellat, Salustri, Filippini
Parziali: 14-19; 19-23; 15-21; 18-22