Dopo sei anni le strade del Pistoia Basket e di Giacomo Galanda si separano.
L’ex-capitano biancorosso, poi dirigente una volta appesa le scarpette al chiodo, lascia (almeno momentaneamente) il duplice ruolo di “ambasciatore” del Pistoia Basket e di responsabile del progetto della Cittadella dello Sport per dedicarsi a una serie di progetti personali.
“Siamo e saremo sempre grati a Gek per quello che ha fatto per la storia di questa società -ha esordito nella conferenza stampa convocata per l’occasione l’amministratore delegato Massimo Capecchi- in campo prima e dietro a una scrivania poi. Le nostre strade si dividono, almeno temporaneamente, dato che Giacomo rimarrà comunque a Pistoia, ma la speranza è che questo sia solo un arrivederci”.
“La semina che Giacomo ha fatto in questi anni -ha sottolineato il vice-presidente Ivo Lucchesi- ci permetterà di avere del tempo a disposizione per riflettere su come occupare il vuoto che Galanda lascia in seno alla società: accettiamo la sua decisione e lo ringraziamo di cuore, e non potrebbe essere altrimenti, ma stiamo già pensando a come far fronte alla sua partenza”.
“C’è un rapporto umano e di amicizia -ha spiegato Galanda- che, nonostante oggi si interrompa formalmente quello professionale, proseguirà comunque. Pistoia è stata una tappa importantissima della mia vita, non solo sportiva, siamo cresciuti assieme e ci tengo a dire subito che qua comunque rimarrò a vivere insieme alla mia famiglia. Oggi per me si apre forse un capitolo un po’ diverso perché presto partiranno con la Federazione un paio di progetti molto importanti, sto valutando alcune proposte di alcune scuole straniere per diverse iniziative, insomma ho bisogno di capire quale sarà la mia vera dimensione e di riprendermi del tempo, che non voglio sottrarre al Pistoia Basket”.
Galanda ha poi ripercorso il suo cammino da dirigente all’interno del club: “Credo che la fondazione dell’Academy sia stato un punto di svolta decisivo per il nostro lavoro, anche al di là dei risultati straordinari che poi abbiamo ottenuto, c’è poi stata la nascita del Consorzio, che ha contribuito a dare il via a un percorso di crescita di tutta la società, sia nella filosofia che nel modo di lavorare. A questi due importantissimi avvenimenti, credo che ci siamo consolidati a livello di marketing e, più in generale, di immagine. Penso insomma -ha proseguito Galanda- che sia stato fatto un grande lavoro di squadra: ringrazio per questo la società, dal presidente a tutto lo staff, i soci, gli sponsor e la tifoseria”.
“Lascio il mio incarico -ha concluso Galanda- con grande serenità: la società ha delle basi sempre più solide, ora che anche il Consorzio è entrato nel cda, c’è un assetto tecnico ben definito e il nostro settore giovanile negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento a livello nazionale, se penso ai tanti giovani che sono passati da qui e che oggi trovano tanto spazio in società di A2 e di serie B. Per quanto riguarda il progetto della Cittadella dello Sport, rimarrò a disposizione della città e in particolare di Gabriele Magni, con cui ho lavorato un anno intero: si tratta di una grande occasione non solo per il basket, ma per tutta la città di Pistoia e dunque credo sia giusto, da pistoiese d’adozione, essere disponibile a proseguire su questa strada”.
La chiusura, l’ex-capitano biancorosso e della Nazionale, ha voluto dedicarla a Mian e Gaspardo: “Faccio un grande in bocca al lupo a tutti quanti, ma in particolare ai miei due conterranei che vestiranno la casacca biancorossa. Sono veramente felice che abbiano scelto Pistoia per rilanciarsi”.