Aradori-Torino: trattativa saltata ufficialmente. Il “cagnaccio” diretto alla Virtus Bologna
Anche il basket-mercato riserva colpi ad effetto: la notizia di oggi è che Pietro Aradori non vestirà la maglia della Fiat Torino la prossima stagione.
La trattativa sembrava essere andata a buon fine nel week-end tanto che Luca Banchi in un’intervista al quotidiano LaStampa lo aveva “incoronato” come giocatore “attorno al quale costruire la squadra”.
E’ di pochi minuti fa il comunicato ufficiale della società piemontese che ufficializza l’esito negativo della trattativa, qui riportato integralmente:”Siamo rammaricati di comunicare che la trattativa con il procuratore del giocatore Pietro Aradori, conclusasi positivamente in data 3 luglio grazie all’accettazione da parte della FIAT TORINO di tutte le condizioni proposte dal procuratore stesso, è improvvisamente sfumata. Aspettavamo il giorno successivo la firma del giocatore sul contratto e sono arrivate invece nuove richieste, nonostante l’accordo già raggiunto la sera precedente. Il gioco al rialzo non è nel nostro stile, per cui usciamo dalla trattativa.
Auguriamo a Pietro Aradori di trovare altrove una buona sistemazione per la continuazione della sua carriera”.
La carriera dell’azzurro proseguirà quasi certamente alla Virtus Bologna, che ha definito nel week-end il budget con cui affrontare la prossima stagione. DS e Team Manager, Julio Trovato e Valeriano D’orta, ex PMS, avrebbero infatti convinto il patron Zanetti al rilancio per mettere Aradori al centro del progetto di rilancio della società.
Ora per la Fiat Torino si tratta di reimpostare il mercato: l’unica opzione italiana percorribile parrebbe quella di Della Valle ma si potrebbe prendere in considerazione anche il passaggio al 3+4. Tutto ciò influirà sul lavoro che attualmente sta svolgendo Marco De Benedetto, impegnato nella ricerca di giocatori americani nella Summer League.
Infine, domani a partire dalle 13.30 verranno sorteggiati i gironi di Eurocup con la Fiat Torino, inserita al pari delle altre due squadre italiane Trento e Reggio Emilia in quarta fascia.