Valencia Basket, campione di Spagna per la prima volta
C’è sempre una prima volta. E per il Valencia Basket, che proprio durante la stagione 2016-17 festeggiava i 30 anni di storia de club, la prima volta è e resterà la più bella. Chissà se il futuro vicino o lontano riserverà ai ragazzi vestiti di arancione altri titoli di campione della liga ACB, ma difficilmente sarà possibile comparare le emozioni con quelle vissute durante la serata di venerdì 16 giugno: la “prima volta”.
Il Valencia Basket allenato da Pedro Martínez si è infatti proclamato campione di Spagna per la prima volta in vita sua battendo il quotatissimo Real Madrid per 3-1 nella serie finale. Ed è stato un trionfo cercato e meritato, frutto di quella “Cultura dello Sforzo” che campeggia sulle loro magliette taronja (“arancione” in valenciano).
Il Valencia Basket ha battuto il Real Madrid per 87-76 in Gara 4, in una serie che era iniziata una settimana fa con vittoria del Real Madrid in Gara 1 per 87-81 nel Palacio de los Deportes. Ma già in Gara 2, disputata domenica scorsa sempre a Madrid, gli uomini di Pedro Martínez erano riusciti a pareggiare la finale, che in Spagna si gioca al meglio delle 5 partite, imponendosi per 79-86 in trasferta.
Al rientro a Valencia la compagine della città della costa spagnola sapeva che, se avesse vinto le due successive partite in casa, si sarebbe proclamata campione di Spagna per la prima volta. Nell’ambiente si respirava un’aria di speranza, ma anche di incertezza, perché la squadra valenciana fino a questo momento aveva dimostrato di saper vincere tutte le partite possibili, meno quelle decisive. I taronja si trovavano a disputare la terza finale dell’anno e, dopo aver perso la Copa del Rey in finale proprio contro il Real Madrid ed essere caduti clamorosamente nel terzo e decisivo partito della finale di EuroCup in casa contro l’Unicaja Malaga, hanno saputo archivire tutti i propri complessi e dimostrare al mondo che no, che questa squadra sa anche vincere le partite che contano, eccome!
La compagine di Pedro Martínez, infatti, ha disputato probabilmente le due partite più belle ed intense di 30 anni di storia quando più serviva, quando queste vittorie valevano un campionato. 81-64 in Gara 3 e 87-76 in Gara 4. Valencia Basket si è dimostrato superiore al Real Madrid, una delle migliori squadre d’Europa, che aveva terminato in prima posizione la regular-season sia dell’Eurolega che della propia ACB.
Il Valencia Basket ha vinto il primo titolo di campione della Liga ACB in casa, con i quasi 9.000 tifosi che assiepavano la Fonteta in lacrime di giubilo per l’incredulità generale, ma meritandolo sul campo.
Era dal 2010, quando il Tau Vitoria con canestro decisivo di tal Fernando San Emeterio sulla sirena batteva il Barça per 3-0, che il titolo non usciva dal duopolio “calcistico” Real Madrid-FC Barcelona. E 7 anni dopo, ancora lo stesso Fernando San Emeterio, ora in forza al Valencia Basket, è stato uno degli artefici del nuovo titolo “fuori dagli schemi”: questo Valencia Basket che gioca con il cuore, difende “de puta madre” (come direbbero in Spagna) e la mette sempre dentro quando serve. Il Valencia Basket, che l’anno prossimo giocherà – giustamente! – l’Eurolega, perché quello streghetto di Jordi Bartomeu aveva deciso di dare la Wild-Crad al miglior classificato della Liga ACB a parte le squadre con Licenza A… E vabbè, l’Unicaja Malaga ha vinto l’EuroCup e ci sarebbe un regolamento che direbbe che non potrebbero esserci “per nessun motivo” più di quattro squadre della stessa nazione nella massima competizione europea. Ma ora chi lascierebbe fuori questo Valencia Basket dall’Eurolega?
Il centro montenegrino Bojan Dubljevic è stato eletto MVP della serie finale, convertendosi nel terzo giocatore balcanico a conquistare il trofeo dopo Dejan Bodiroga ed Erazem Lorbek (entrambi con il Barça). Il giocatore, che gioca nel Valencia Basket dalla stagione 2012-13, si è consacrato non appena ha potuto disputare un’intera stagione senza soffrire infortuni gravi, segno di quando sia elevato il suo potenziale.
E tra i protagonisti di questo trionfo valenciano c’è spazio anche per una vecchia conoscenza del campionato italiano e quattro volte campione d’Italia con Siena Romain Sato (36 anni, ma non li domostra!), il capitano Rafa Martínez, la giovane promessa del basket spagnolo Guillem Vives, il fantasioso playmaker francese Antoine Diot (che sicuramente vedremo all’Eurobasket per via dell’infortunio di Tony Parker), il figlio di un hall-of-fame NBA Luke Sikma, l’ala grande Will Thomas, che non avevamo visto sorridere fino a gara 2 della finale, ma ora vediamo chi è capace di togliergi il sorriso dalle labbra, e poi ancora due giocatori spagnoli di quelli che sembravano essere approdati in squadra per via del fatto che bosogna avere tot giocatori locali nel roster… Ebbene, pensiamo che il nostro connazionale Sergio Scariolo, coach della nazionale spagnola, non dormirà la notte per colpa di Joan Sastre e Pierre Oriola: un maiorchino e un catalano che hanno disputato una stagione superba e dei Playoffs ad altissimo livello e che si sono guadagnati sul campo una chiamata in vista dell’EuroBasket. Gran parte della “colpa” della vittoria di venerdì sera in Gara 4 del Valencia Basket e che ha portato alla conquista dell’inaspettato titolo di campione della Liga è stata proprio dell’ala piccola delle Baleari, autore di 19 punti (6/7 in tiri da due e 2/3 in triple).
Il Real Madrid è e rimane una delle migliori squadre d’Europa, nessuno mette in dubbio questo dato, così come il fatto che Sergio Llull sia uno dei migliori giocatori rimasti nel continente, uno dei pochi che, assieme a Vassilis Spanoulis e Milos Teodosic, non hanno (ancora?) mai dato il salto all’NBA. Ma venerdì notte in Spagna non è bastato. Venerdì notte ha vinto –meritatamente – il Valencia Basket.