Venezia espugna il PalaSerradimigni, Peric è il protagonista fra i Lagunari in una gara, che per tante volte nell’arco dei 40 minuti ha avuto un alternanza di padrone nell’inerzia, ma che alla fine ha premiato chi, è stato in grado di mantenere più lucidità nelle scelte nel finale.
La cronaca:
A precedere la palla a due, un bel momento amarcord, con lo storico presidente della Dinamo, Dino Milia, che ha consegnato una targa a Federico Casarin, ora presidente della Reyer, la targa ha ufficializzato l’entrata nell’ hall of fame della Dinamo, squadra che nella sua carriera d giocatore ha capitanato per diverse stagioni.
Parte subito forte Venezia, Sassari va in difficoltà sui cambi difensivi, soffre la fisicità di Venezia nonostante l’assenza di Batista e McGee, e a reggere fra i padroni di casa è solo Lighty; Sassari prova a raddoppiare su Haynes, ma paga il gap fisico su Stone, dall’altra parte del campo il pick and roll con il coinvolgimento di Lawal mantiene a contatto Sassari.
Pasquini gioca la carta doppio play con Stipcevic e Bell in contemporanea sul parquet, l’attacco rosa ne guadagna in velocità e i padroni di casa ricuciono lo strappo.
Venezia contestualmente si blocca in attacco e dà via libera al Banco, Lawal continua a far malissimo nel pitturato avversario, trovando la doppia cifra personale con 7 punti in fila e costringendo DeRaffaele al time out sul finale di quarto, frazione che si chiude poi sul 30-20 con la tripla sulla sirena di Stipcevic.
Venezia ritorna in partita all’inizio del secondo quarto, DeRaffaele fa scalare la difesa su Lawal sul pick and roll, Sassari non trova una soluzione alternativa e la Reyer costruisce un parziale di 0-6 che costringe Pasquini al time out, l’uscita dal minuto di sospensione però non è redditizia e il gioco da 4 di Filloy riporta in parità la gara, con Sassari costretta ad improvvisare un quintetto piccolo con Carter da ala forte, per via dell’assenza di Savanovic.
Venezia regge dal punto di vista atletico e sovrasta da quello fisico , arriva l’and 1 di Ejim che vale il +5, per un parziale complessivo di 2-20 e la necessità di Sassari di cambiare quintetto diventa impellente, con Pasquini pronto al time out sul 32-40.
Sassari come previsto rivoluziona i 5 in campo, cercando un mix di fisicità e atletismo, Venezia si adatta senza un centro puro di ruolo e Peric da questo punto di vista si dimostra un arma tattica molto utile; 40-49 al 20′.
Venezia vola subito sul +15 ad inizio ripresa, ancora Peric protagonista, che sembra soffrire Lawal in difesa, ma compensa egregiamente dall’altra parte del campo. L’assetto scelto da DeRaffaele, non conosce una soluzione per Sassari, che sbaglia anche dei tiri aperti e vede il massimo vantaggio ospite aumentare sino al +17.
La reazione dei padroni di casa, passa dalla difesa, arrivano i raddoppi su Stone, Venezia non riesce ad approfittarne e Sassari trova un break di 7 punti targato Stipcevic; la Reyer reagisce dopo il minuto di sospensione, Tonut trova il fallo antisportivo che permette agli ospiti di costruire un nuovo break di 4 punti togliendo ritmo e fiducia all’attacco di casa. Sassari con una difesa intensa riesce di nuovo a far girare l’inerzia della gara, portando lo svantaggio sotto la doppia cifra, con Venezia che paga i minuti di regia di Haynes, spesso rinunciatario in attacco e poco collaborativo in difesa, 68-77 al 30′.
La partita si sporca, aumentano i fischi arbitrali e l’intensità dei contatti, una situazione che avvantaggia i padroni di casa, forse più affamati degli ospiti e bravi ad imporre la zona in difesa che porta sino al -3 il Banco; DeRaffaele decide di abbassare il quintetto con Ejim per Ress affidando la regia in toto a Filloy; gli ospiti si ritrovano in attacco e riportano a 3 i possessi di margine, un parziale temporaneo, perché Sassari non molla e reagisce ancora anche grazie alla spinta del suo pubblico, 81-84 a poco più di metà quarto, con le due squadre affidate totalmente ai quintetti piccoli, con il solo Lawal lungo di ruolo in campo su 10 giocatori.
Si crea una bella sfida di nervi dove sono le scelte difensive a fare la differenza, Venezia accetta ogni cambio e costringe Sassari a delle perse piuttosto importanti, dall’altra parte del campo Sassari regge sull’uno contro degli esterni Lagunari e porta al limite dei 24 ogni possesso, l’ultimo minuto inizia sul +3 Venezia.
Nessuna delle squadre va a bersaglio, ma è Lydeka a combinarla grossa, perdendo il possesso dopo un rimbalzo difensivo ad appena 16” dal termine, costringendo i suoi ad affidarsi al fallo sistematico; Filloy non trema dalla lunetta e consegna la vittoria che certifica il secondo posto in campionato, al 40′ dopo gli ultimi liberi il punteggio dice 85-89
Sassari Coach Pasquini
Bell 15, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 4, Lydeka, Savanovic, Carter 4, Stipcevic 23, Lawal 22, Monaldi, Lighty 15, Ebeling
Venezia Coach DeRaffaele
Haynes , Hagins 4, Ejim 12, Peric 27, Stone 10 + 10 ast, Bramos 5, Tonut 8, Taddeo, Filloy 14, Ress 5, Ortner 4, Viggiano