Il ko di Varese, giunto dopo una partita onesta, condizionata da qualche errore di troppo sotto canestro, non ha cambiato la situazione in casa Guerino Vanoli, che si trova ancora con 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, occupata da Pesaro, in quanto nell’ultimo turno solamente Montegranaro ha vinto la sua partita, raggiungendo proprio i biancoblu a quota 8 punti in classifica. La penultima giornata del girone d’andata, però, vedrà la Vanoli Cremona impegnata in una partita che mette in palio due punti importanti; al PalaRadi, infatti, arriva la neopromossa Reggio Emilia, che della neopromossa non ha quasi nulla. 12 punti in classifica, un roster solido che ha permesso agli emiliani di conquistare risultati importanti, quali la vittoria a Milano; dopo un avvio difficile, di adattamento, dove sono arrivate tre sconfitte in altrettante gare, la squadra di coach Menetti ha cambiato marcia, inanellando cinque vittorie consecutive, rivelandosi squadra tosta e ben organizzata. Finora fuori casa la compagine biancorossa ha ottenuto solo due vittorie, una già citata a Milano, l’altra contro Montegranaro; nell’ultima partita il pesante ko a Cantù, squadra di altra fascia rispetto alla Trenk. Reggio Emilia predilige giocare il pick&roll, e la propensione a rimbalzo offensivo, concede alla squadra di avere secondi tiri importanti; uno dei migliori interpreti di questa voce statistica è Greg Brunner, con 8.3 carambole di media. Molta attenzione anche alla guardia Donell Taylor, secondo miglior realizzatore del campionato con 18.1 punti a gara e a Michele Antonutti che viaggia con il 52.6% dall’arco dei tre punti. Reggio Emilia è squadra verticale, cattura molti rimbalzi e può contare su Cervi, 214 cm e Deguara, 224 cm d’altezza; squadra che oltre a catturare molti rimbalzi offensivi, è anche brava a recuperare palloni. Con 10.3 scippi a partita è terza nella speciale classifica. Sarà la prima sfida in Serie A tra le due squadre, che non si affrontano dal 2009, quando fu l’allora Soresina a vincere 81-75; Reggio Emilia, però, dovrà fare i conti con un’altra cabala. Da 19 anni a questa parte, la Trenk, non ha mai vinto la gara d’esordio del nuovo anno; bisogna tornare indietro al 1993/1994 per trovare l’ultimo successo reggiano, allora targata Ceramiche Campeginese, che sconfisse Pistoia 73-71 grazie ai 27 punti di Alessandro Fantozzi e i 14 a testa di David Londero e Tony Brown. Nemmeno Frates invertì la tendenza, perdendo contro Milano di un punto e contro Cantù l’anno dopo; la tradizione contro una lombarda, dunque, si ripete e Reggio Emilia avrà un avversario in più da sconfiggere, la Befana.Per Luca Vitali, invece, Reggio Emilia rappresenta l’unica avversaria con la quale non ha mai vinto in Serie A; 0-2 nella stagione 2006/2007. Cazzaniga, al contrario, non ha mai perso contro i reggiani; 4-0 il suo bilancio nel massimo campionato, con la prima sfida il 4/12/94 e l’ultima il 3/01/99. Infine bilancio negativo anche per Brunner e Antonutti sul parquet di Cremona; tre partite ed altrettante sconfitte per entrambi.
Match che mette in palio punti importanti per diversi obiettivi; Reggio Emilia, innanzitutto per la salvezza, ma anche per cullare quel sogno chiamato Final Eight di Coppa Italia, ancora alla portata a due partite dalla fine del girone d’andata. Cremona per mettere fieno in cascina contro un diretta rivale, allungando la serie positiva casalinga, e provando a sfruttare un passo falso delle avversarie.
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