Stojanovic regala i due punti a Capo d’Orlando: è sua la bomba del 92-91 a 3 secondi dalla fine
A Torino le emozioni non mancano mai: dopo un finale rocambolesco per usare un eufemismo a gioire questa volta è Capo d’Orlando che si conferma “bestia nera” dei torinesi e infligge ai padroni di casa una sconfitta che fa male, anzi malissimo.
Decisivo è stato Stojanovic, glaciale con la bomba del vantaggio quando mancavano alla fine meno di tre secondi, coronando un quarto da 26 punti e 6/9 da tre per la Betaland.
Capo d’Orlando così spicca il volo in classifica confermando di aver costruito una squadra profonda e competitiva, un mix di talento ed esperienza in ogni ruolo. Hanno infatti brillato Ivanovic, che ha già fatto dimenticare Fitipaldo (23 punti e 6 assist) e Diener, fondamentale con le sue triple a fermare i tentativi di fuga di Torino nei primi tre quarti.
Capo riesce infatti dove sono riuscite solo Milano, Venezia e Brescia, violando un Ruffini ancora una volta stracolmo.
Torino continua ad alternare momenti di grande basket, frizzante ed efficace, ad esempio il 17-0 di parziale nel primo quarto, a preoccupanti blackout difensivi, come dimostrano i 56 punti subiti nel secondo tempo.
Il manifesto potrebbe essere Deron Washington: l’ex Cremona ha infatti sfiorato la tripla doppia con 16 punti 17 rimbalzi e 8 falli subiti ma ha anche perso 9 palloni. Come la squadra, impeccabile per abnegazione e impegno ma talvolta troppo ingenua.
Torino sembrava aver spezzato l’equilibrio durato per tre quarti (68-66 al 30′) grazie al made in Italy costituito da Poeta e Alibegovic (11 punti per lui nell’ultimo quarto), ma non è stato sufficiente di fronte alla maggior scaltrezza dei siciliani, bravi a rispondere alle triple dell’ex Brescia con Archie.
Nel primi 3 quanti non sono mancati parziali e controparziali: il 17-0 del primo quarto dei torinesi, sospinti da White e Washington (e dai 12 liberi segnati dovuti agli 11 falli commessi dai siciliani) avrebbe potuto mettere Ko diverse squadre, ma non la Betaland.
Nonostante i problemi di falli colpiscano giocatori del quintetto base come Delas, Capo torna nel match grazie ad un 10 a zero propiziato da Diener e Iannuzzi, una costante spina nel fianco dei torinesi.
La situazione di “equilibrio instabile” continua anche nel terzo quarto in cui non sono mancati momenti di nervosismo sanzionati con falli tecnici per entrambe le panchine, spesso in disaccordo con le decisioni arbitrali.
Delas commette in 20 secondi terzo ma Iannuzzi, una costante spina nel fianco, lo sostituisce senza nessun problema e segna il 68-68 al 31′: da questo momento è un lungo testa a testa concluso da Stojanovic, dopo che Wilson aveva preferito attaccare il ferro segnando il +2 in semi acrobazia senza far “consumare” il cronometro dei 24”, lasciando 10 secondi da giocare alla Betaland. Che ne ha fatto buon uso.
Tabellino: Wilson 12, Harvey 6, Wright 9, White 23, Parente, Alibegovic 11, Poeta 12, Wasgington 16, Okeke ne, Mazzola 2, Vitale ne, Crespi ne. ALl:VItucci
Capo d’Orlando: Munafò ne, Fallo ne, Tepic 3, Iannuzzi 13, Laquintana 9, Perl, Nicevic ne, Delas 2, Diener 18, Ivanovic 23, Archie 15, Stojanovic 9. All: DI Carlo