Verona vs Trieste:vecchie suggestioni per nuove ambizioni
Dopo molti anni di vicissitudini nelle serie inferiori,ritorna in una serie professionistica una sfida che ha animato il basket triveneto di vertice, a cavallo tra gli anni 90 ed il nuovo millennio; e se attualmente Trieste viaggia verso l’Adige alla ricerca di conferme , Verona aspetta i giuliani agguerrita e in cerca di rilancio.
Per i triestini potrebbe essere ,infatti, l’occasione per festeggiare un 2012 trionfale assieme ai tifosi annunciati al seguito dei biancorossi. Per i Veronesi la possbilita’ di intravedere orrizzonti piu’ rosei in prospettiva promozione. Sta tutto qui il succo della sfida tra queste 2 realta’ del nord est cestistico nazionale.
Verona, partita con grandi ambizioni, si trova in un punto morto della sua stagione, in un limbo tra essere una grande o ritagliarsi un ruolo di comprimaria nel torneo di Lega 2. Ruolo che francamente potrebbe venir considerato deludente, vista la campagna acquisti estiva e le aspettative dell’ambiente scaligero. La neopromossa Trieste, invece, si e’ resa protagonista di un ottimo avvio di campionato, dimostrando un’ottima solidita’ di squadra, un buon gioco in attacco e una difesa molto attenta ed intensa; ma per una crescita ulteriore, il passaggio obbligato e’ solo uno: ripetere in trasferta quello che di buono si e’ costruito tra le mura amiche.
Ecco perche’,a parte il titolo platonico di reginetta del nord est, la partita di sabato (al Palaolimpia, con inizio alle 20.45) assume dei risvolti piuttosto importanti per il futuro del campionato delle 2 formazioni.
Vincesse Verona, la mini serie aperta di 2 sconfitte consecutive verrebbe bloccata, con conseguente inezione di fiducia per squadra societa’ e tifoseria e contestuale rilancio verso posizioni di classifica piu’ nobili. Mentre per Trieste sarebbe un mesto ritorno alla normalita’, venendo fermati sul nascere, o quantomeno rimandati,sogni di voli pindarici verso lidi di altissmo prestigio nella graduratoria della Lega.
Con un risultato diverso, per Verona sarebbe un mezzo dramma,sportivo si intende,con strascichi che potrebbero influire sulla ricomposizione del roster stesso.Con una vittoria in terra veneta, Trieste batterebbe forte i pugni sul tavolo del campionato, confermandosi come possibile e pericolosa mina vagante per il proseguio del torneo e, perche’ no, anche per gli eventuali play off.
Con questi approcci cosi’ diversi alla partita, la pressione sara’ tutta sulle spalle di Verona,che se dovesse iniziare con il piede sbagliato, potrebbe cadere in una spirale di negativita’ dalla quale sarebbe molto difficile poi uscire.Per questo i gialloblu’ dovranno cercare una partenza adeguata, senza lasciare ai triestini il pallino del gioco nelle loro mani.
Dal punto di vista tattico, Verona dovra’ cercare maggiore produttivita’ in attacco,visto che parliamo dell’attacco piu’ parsimonioso di tutta la lega,mentre Trieste dovra’ tenere botta a rimbalzo, evitando che la zona pitturata diventi dominio dei lunghi scaligeri.
E pensiamo che sia proprio la battaglia sottocanestro quella che decidera’ la partia. Gandini (ex di turno e di fatto anche veronese di adozione) e company dovranno disputare una gara sopra le righe per tenere a bada la fisicita’ di Lawal,che tanto per dire, prende nientemeno che 6 rimbalzi offensivi a partita. Se Trieste non lascera’ lo strapotere a rimbalzo e nei pressi del canestro alla squadra veronese, il piu’ sara’ fatto.Sempre se in attacco i triestini non ripeteranno certe percentuali nei tiri da 2 che nelle ultime partita stanno diventando una pericolosa costante.
Il compitino per Verona e’ invece quello di aggredire molto il perimetro e impedire per quanto possibile scarichi facili per il tiro da 3 punti delle guardie di Dalmasson, visto che spesso le bombe sono state decisive nelle vittorie biancorosse. E dovra’ pure contenere l’estemporaneita’ del gioco di Brown, che non disdegna le conclusioni da lontano,con risultati spesso letali per le difese avversarie. Verona, inoltre, per vincere dovra’ giocarsi al meglio quelle palle in piu’ che, statistiche alla mano, dovrebbero essere a sua disposizione,iniziando a tirare meglio anche i liberi; sono anche questi particolari che fanno la differenza a fine partita.
Individualmente spicca la propensione a rimbalzo di Lawal,il suo giganteggiare nell’aria dei 3 secondi anche in difesa,visto che spesso e volentieri stoppa a destra e manca. Ma e’ l’unico degli uomini di Ramagli a primeggiare in qualche classifica individuale. Mentre Trieste si gode l’ottima verve in attacco di Thomas (invero un po’ appannato negli ultimi tempi), le qualita’ balistiche di Brown, e la presenza sottocanestro di Gandini.
Ovviamente la partita la potranno decidere anche le giocate di Westbrook (dato sulla via della ripresa dopo i guai fisici che l’hanno parzialmente condizionato finora) e Mcconnel, le lune di Mescheriakov, la sostanza del parco italiani di entrambe le formazioni,pensiamo a Boscagin, Chessa, Da Ros, all’italo argentino Ghersetti da una parte ed ai vari Mastrangelo, Carra, Filloy e Ruzzier dall’altra; senza dimenticare che entrambi gli allenatori usano rotazioni molto ampie e non e’ detto che la sentenza arrivi proprio dalla panchina.
Solita partita dal pronostico incerto,insomma,anche se il fattore campo potrebbe rivelarsi decisivo.Qualche chance in piu’ a Verona, che al Palaolimpia vanta 5 vittorie ed 1 sola sconfitta,rispetto ad una Trieste che per il gioco del calendario non viaggia in trasferta da piu’ di un mese e che su 4 parite fuori casa e’ ritornata a mani piene in una sola occasione.
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