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Cantù, ecco Anderson: “Qui per essere un leader”

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E’ stato presentato questo pomeriggio alla stampa il nuovo acquisto della chebolletta Cantù Kevin Anderson. Il Direttore sportivo Bruno Arrigoni ha ripercorso il lungo cammino iniziato dopo l’infortunio di Jerry Smith: «E’ stato un po’ come partorire – scherza – ma alla fine, dopo lungo travaglio siamo arrivati alla decisione di firmare Kevin. L’alternativa era tra un giocatore che, oltre a cambiare Tabu, potesse coprire diversi spot o un playmaker puro. Lui ci interessava già all’inizio, ma aveva declinato ritenendo di continuare la stagione in D-League . Dopodiché al termine dell’avventura ‘disgraziata’ di Kitchen, abbiamo avuto la notizia che Kevin era in uscita dalla D-League, perciò abbiamo ripreso il discorso fino all’intesa». «E’ stato bravissimo il nostro team manager Daniele Della Fiori ad espletare, nonostante le festività, le varie pratiche per il visto e i documenti necessari. Adesso siamo in balia  del nulla osta: dovrebbe essere già a Roma, ma la Federazione apre solo domani per il tesseramento in vista del turno del 30 Dicembre. Comunque contiamo di farlo giocare Domenica, in modo che prenda un minimo di confidenza col nostro campionato prima della partita con Milano»

Poi è toccato ad Anderson dare le prime sensazioni appena arrivato a Cantù: «L’organizzazione è molto professionale. Si capisce che non ti faranno mai mancare niente, è molto diverso dalla Francia dove ho giocato l’anno scorso. Mi piace molto, ho conosciuto il coach, i compagni, il presidente e tutto lo staff. L’obiettivo è continuare a vincere, mantenere il ‘momento’»

Quanto all’aspetto tecnico l’ex-Richmond si descrive così: «Mi sento una point guard pura, ma se serve so anche segnare. Posso spingere il tempo, se serve correre lo posso fare, così come se mi chiedono di rallentare il ritmo, insomma capire quello che serve alla squadra per vincere. Il mio lavoro è quello di pensare a tutto quello che succede in campo. Il coach è il ‘pensatore’ sulla sideline, io devo essere un leader in campo.»

«Non so molto del campionato italiano, – continua- ma so che Cantù è in una buona posizione e so che arrivo in un sistema già molto buono. Come mi ha detto il coach ieri, la squadra non deve ‘rallentare’ per me, siamo in un buon momento, io devo entrare e aiutare la squadra a migliorare, ma è già molto forte».

Stefano Mocerino

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