Una sconfitta, quella al Forum di Assago contro l’EA7 Milano, che brucia parecchio per la Consultinvest Pesaro. La squadra marchigiana rimane a 8 punti in classifica, solo due più dell’ultima che è la Vanoli Cremona. Il Ds dei bianco-rossi, Stefano Cioppi, fa il punto della situazione sulle pagine de Il Resto del Carlino-Pesaro.
«Temo solo una cosa, che possa scendere la rassegnazione su questa Vuelle. E invece no, non dobbiamo assolutamente scoraggiarci, dobbiamo avere rabbia – dice il ds, dopo l’impresa sfiorata al Forum -. Perché non perdiamo di 30, come ci capitava qualche anno fa con roster più deboli, ma assaporiamo in bocca le vittorie senza ottenerle. Quindi significa che non ci manca molto, ma quel poco dobbiamo farlo».
Cioppi vuole anche aggiungere un’altra cosa: «E, permettetemi, avremmo anche dovuto incavolarci un po’ di più con gli arbitri per quei 37 tiri liberi avuti contro, molti dei quali hanno tenuto a galla l’Armani in un primo quarto in cui avrebbero potuto subire uno scarto maggiore, ed anche per quel fallo inesistente fischiato a Jones sul rimbalzo offensivo e relativo canestro che ci avrebbe portati al supplementare. Lungi da me dire che è stata colpa dei fischietti, ma non va bene non arrabbiarsi nemmeno, perché è un segnale che forse sta subentrando la rassegnazione».
Cioppi prende come esempio il momento che sta vivendo Pistoia «Esposito, dopo aver battuto Reggio Emilia, ha detto che le vittorie creano vittorie. Abbiamo visto una settimana fa che Pistoia non è una squadra irresistibile, ma ha più entusiasmo di noi e si è portata a 14 punti in classifica in un amen. Serve un po’ di carica, un po’ di ‘cazzimma’ che dobbiamo trasmetterci fra noi, quella che ci è mancata per chiudere tante partite a nostro favore. Perché non siamo così scandalosi».
I limiti delle guardie: Fields solo 3 punti segnati con Milano e le solite amnesie di Thornton. «Ok, abbiamo dei problemi nelle guardie, ma anche un Jasaitis che, se messo in condizione, ora sta tirando davvero bene ed il miglior n.4 del campionato (Jarrod Jones). Non ci sono soldi per tornare sul mercato, quindi non ci resta che lavorare sul nostro materiale».
Perché non sia stato tenuto da parte un gruzzolo per l’emergenza, Cioppi lo attribuisce al cambio di formula: «C’è una tassa da pagare per passare dal 5+5 al 3+4+5, ed un roster con 12 contratti anziché 10. Noi abbiamo puntato su nove giocatori senior, di cui sette stranieri. Abbiamo fatto una scelta in cui i costi erano maggiori, ma i rischi potevano essere minori, visto che la squadra era più lunga».