Dopo un paio di prestazioni imbarazzanti, i Denver Nuggets di Danilo Gallinari sono tornati alla vittoria, imponendosi in trasferta 121-113 sugli Orlando Magic. L’azzurro è stato determinante per il successo dei suoi, mettendo a segno 21 punti tirando bene (5/8 in tiri dal campo, 2/3 in triple e 9/10 dalla lunetta), e aggiungendo inoltre 6 rimbalzi e 3 assist in 33 minuti in pista. La conosciuta capacità di Gallinari per calamitare i falli personali degli avversari è stata uno dei punti chiave nel suo particolare testa a testa con Eric Gordon, in quanto l’esplosivo giocatore di Orlando si è ritrovato ben presto carico di falli e questo ha limitato i suoi minuti in campo.
Denver era partita subito forte, con un Danilo Gallinari concentrato e preciso; con Wilson Chandler fuori per infortunio, il rookie spagnolo Juancho Hernangómez ha giocato in posizione di ala piccola supplente, e ha aiutato i suoi con un eccellente 4/5 in triple. A metà del terzo quarto Orlando era riuscita a mettersi avanti, ma i Nuggets avevano recuperato il vantaggio grazie a una tripla di Danilo seguita da un’altra di Darrell Arthur. Molto bene i lungi Kenneth Faried (19 punti e 10 rimbalzi), Jusuf Nurkic (17 punti e 8 rimbalzi) e Nikola Jokic (14 punti, 6 rimbalzi e 6 assist).
Back-to-back threes and we're in the leeeeead!#Nuggets pic.twitter.com/DbvyP6shGk
— Denver Nuggets (@nuggets) December 11, 2016
Niente da fare invece per i Charlotte Hornets, sconfitti 105-116 in quel di Cleveland contro i Cavaliers. A parte i primi minuti di studio e i primi intercambi di canestri, i Cavaliers avevano preso subito il sopravvento, adagiandosi su un cuscinetto di una decina di punti di vantaggio alla fine del primo quarto e aumentando ulteriormente il divario all’intervallo. Gli Hornets avevano provato a rientrare, riducendo lo svantaggio nel terzo quarto, ma poi la supremazia di Cleveland si è fatta valere.
Marco Belinelli è stato autore di una prova decisamente positiva, con 15 punti in 28 minuti in pista, frutto di 6/11 in tiri dal campo e un eccellente 3/4 in triple. Per lui anche un rimbalzo e un assist. Il migliore dei suoi è stato il solito Kemba Walker, con 24 punti e 5 assist in 29 minuti in campo. Gli Hornets giocavano in back-to-back e per questo il coach Steve Clifford aveva ampliato le rotazioni, non facendo giocare nessuno dei suoi per più di 30 minuti. A Cleveland non avevano questo problema, e infatti LeBron James è rimasto in campo 42 minuti, dominando in lungo e in largo, con 44 punti, 10 assist e 9 rimbalzi.
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— Charlotte Hornets (@hornets) December 11, 2016