L’analisi della gara dei due coach al termine della gara fra la Dinamo Sassari e l’Aquila Basket Trento, che ha permesso ai padroni di casa di ritrovare la vittoria.
Buscaglia
“Sono molto dispiaciuto e faccio fatica a parlare, abbiamo fatto un ottimo primo tempo, giocando bene la palla in una gara in cui siamo riusciti a fare bene dai tre punti e ai liberi dopo un duro lavoro per giocare meglio; nell’intervallo forse ho sbagliato a sottolineare tanto di continuare su quella strada, ma la psicologia inversa mi ha fregato; la squadra non riesce a trovare il passo giusto e devo ragionare su cosa di meglio posso fare, perché i ragazzi si impegnano e devo riuscire a capire a questo punto che cosa posso dare di più in determinati momenti.
Non siamo mai riusciti a interrompere l’inerzia nel terzo quarto e questo ha condizionato la partita e poi, lasciando perdere gli ultimi 6,7 minuti con due squadre tese che magari giocano una pallacanestro confusa e meno tecnica a favore dell’emozione, ma i 12 13 minuti dopo il ritorno dagli spogliatoi, devono essere frutto di esame da parte mia, perché forse abbiamo sbagliato in termini di gerarchia e scelte tecniche da fare.
Jefferson ha preso un colpo molto forte, ma fortunatamente è frontale e non laterale, ci auguriamo che non possa portare delle complicazioni, ma naturalmente dobbiamo aspettare i controlli del caso per una valutazione corretta.”
Pasquini
“Una gara come mi aspettavo, perché comunque se emotivamente abbiamo fatto delle buone prestazioni, è evidente che quando non vinci il pallone diventa molto pesante, mi aspettavo per questo un approccio complicato alla gara, ma i ragazzi sono stati grandiosi, soprattutto a fare un parziale di 38 a 13 con una difesa incredibile, dove abbiamo sporcato tutti i palloni a loro e questo mi ha reso davvero felice.
Dopo aver raggiunto il +10, si crea la situazione, dove il traguardo è vicino ma ultimamente passano prima gli altri e ti viene l’ansia, ed è per questo che Rok sbaglia due liberi o si cerca un tiro rapido al momento sbagliato, ma per venire fuori da queste situazioni dobbiamo inserire al meglio i nuovi e vincere le gare punto a punto, così da vedere lo striscione vicino ma senza la necessità di dover fare uno scatto; i ragazzi hanno dimostrato di avere i cogl****, hanno dimostrato che la mente può andare oltre quelle situazioni in cui possono essere toccate tutte le cose studiate durante il lavoro in settimana.
Ripensando alla gara, secondo me sino al 24′, c’è una squadra in grande ansia e vai sotto di 15, dopo secondo me è arrivata una grande difesa e un ottima circolazione di palla, dove siamo stati bravi a punire quelle situazioni di Trento in cui sembravano perfetti e invece siamo riusciti a bloccare il loro piano partita, cosa che proprio nella prima parte di gara sembrava utopia.”