Ore intense cariche di ricordi in casa Brindisi; domenica all’Adriatic Arena di Pesaro l’Enel Basket affronterà la Consultinvest Vuelle dell’ex coach bianco-azzurro Piero Bucchi. Una storia lunga cinque anni sulla panchina pugliese per il tecnico nativo di Bologna. Un cammino iniziato nella stagione 2011/12 in LegaDue concluso con la vittoria del campionato e della Coppa Italia di categoria. Poi la massima serie, il titolo (seppur platonico) di campioni d’inverno, le partecipazioni alle Final Eight di Coppa Italia, ai play-off scudetto ed a una Supercoppa Italiana, nonché l’affacciarsi alle competizioni continentali quali l’Eurochallenge e l’Eurocup. Ecco la sua intervista integrale per l’edizione odierna per Il Quotidiano di Puglia-Brindisi.
Di emozioni ce ne saranno, ovviamente. «E non potrebbe essere altrimenti», dice, «perché la mia storia recente è tutta legata a Brindisi, sia come allenatore che come persona. Farà un certo effetto rivedere tanti amici, persone a cui sono particolarmente legato. Sarà bello riabbracciarli. Difficile dire quale sia il ricordo più bello che mi lega a Brindisi dal punto di vista sportivo», continua. «Fortunatamente siamo riusciti a prenderci delle gran belle soddisfazioni, grazie anche al lavoro di tutti, nessuno escluso. Ma ciò che mi lega a Brindisi è anche altro, perché è stata una bellissima esperienza in un bellissimo territorio, dove la gente non solo ti accoglie a braccia aperte, ma ti coccola anche. Gente passionale e dalla grandissima generosità, che ti fa sentire uno di loro, sempre. Pertanto, limitare il tutto a qualche piccolo flashback sarebbe davvero riduttivo. Sotto tutti ricordi splendidi che porto dentro di me e sempre custodirò.»
Alla palla a due, però, la tensione, l’adrenalina finirà, e da quel momento ognuno guarderà al suo orticello, puntando dritto alla conquista della posta in palio. Si diceva del presente di Piero Bucchi, e della sua nuova esperienza a Pesaro. Laddove la sua squadra continua a faticare (1 vinta, domenica a Cremona, e 3 perse l’excursus marchigiano nelle ultime 4 partite). «Effettivamente stiamo faticando», sottolinea. «I ragazzi, però, danno l’anima ogni giorno per provare a venir su da questa situazione. La mentalità è buona, eppure ci manca un po’ di durezza mentale, quella che ti fa vincere talune partite. Dobbiamo migliorare nella capacità di stare nel duro se vogliamo risalire la china. La vittoria di domenica a Cremona ha dato fiducia ai ragazzi nel credere alle cose su cui stanno lavorando. Dobbiamo continuare su questa strada. Sappiamo bene, però, che contro Brindisi sarà una partita dura e complicata»