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Al PalaFantozzi arriva Brescia, carica più che mai!

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Chi l’avrebbe mai detto che dopo 8 giornate di campionato, in cui si è giocato per ben 4 volte in casa, l’Orlandina non sarebbe riuscita a centrare neanche una vittoria? Questo, purtroppo, il bilancio amaro e sorprendente a cui deve far fronte la squadra di coach Gianmarco Pozzecco.

Di spiragli di luce se ne vedono tanti, perchè i miglioramenti in campo ci sono stati e la voglia non manca; servono solo i 2 punti, quelli che contano più di tutto e quelli che servono assolutamente all’Upea per affrontare in maniera tranquilla i prossimi tre turni consecutivi in trasferta.

L’ostacolo della giornata si chiama Brescia, al suo secondo anno tra i professionisti, una delle autentiche protagoniste di questo campionato. Sembra rivedere ogni domenica sempre lo stesso scenario, con una squadra nella parte medio-alta della classifica a far visita al PalaFantozzi. Non è un caso, perché questo campionato di Legadue è molto equilibrato, le squadre che viaggiano ad alta quota sono tante, e nessun al momento sembra prevalere sulle altre. L’Orlandina, almeno per il momento, sta gravitando nelle zone basse, e non vede l’ora di riuscire al più presto a trovare la continuità necessaria per giocare una stagione tranquilla e togliersi anche qualche soddisfazione.

E’ dura stabilire quale sia la favorita per questa partita: Brescia, dalla sua, può vantare 3 vittorie consecutive ed un organico di tutto rispetto; l’Upea, invece, può fare affidamento su un grande pubblico (parecchio caloroso nell’ultima in casa con Trieste) e non deve assolutamente badare ai numeri, che la vedono faticare molto soprattutto fuori dall’arco dei tre punti (un misero 22,7%) e dalla linea della carità (66,7% ai liberi).

L’analisi di un qualsiasi post-partita non va letta soltanto guardando le statistiche, perché altrimenti sarebbe troppo facile capire dove sia il problema e sentenziare contro qualcuno per il cattivo rendimento. I numeri, però, specie se pesati su più gare, possono fornire delle valutazioni importanti dalle quali Pozzecco ed il suo staff possono ripartire per lavorare sodo sugli aspetti da migliorare.

Tornando a Brescia, attualmente in terza posizione a pari merito con altre 4 squadre, balza subito all’occhio il quintetto formato da atleti non italiani, fatta eccezione per il lungo Brkic, ormai un lusso per la categoria, che tra l’altro è il miglior realizzatore per la Centrale del Latte(16.1 punti di media e 6 rimbalzi): ci affidiamo sempre ai numeri e notiamo che anche i due americani, la guardia Jenkins e l’ala Giddens, viaggiano a 16 di media a partita. Il primo, ha vestito maglie importanti in giro per l’Europa ed anche quest’anno sta dimostrando di essere un tiratore più che buono, il secondo, invece, ha avuto anche un passato in Nba ed è uno dei giocatori più interessanti di tutto il torneo. In cabina di regia, il classe ’90 italo-argentino Juan Fernandez, in estate accostato più volte all’Orlandina, talento di proprietà dell’AJ Milano; completa il quintetto Barlos, lungo greco con buone doti realizzative e che ha calcato parquet di primo livello nel campionato ellenico.

La panchina è composta da buoni prospetti come Federico Loschi, il primo cambio dell’ala, Erik Lombardi, proveniente dalle giovanili di Biella, Stojkov e Scanzi riconfermati dopo la positiva stagione passata e Gino Cuccarolo, lungo di 220cm scuola Benetton.

Palla due alle ore 18.15, Domenica 2 Dicembre al PalaFantozzi.