Ryan Harrow si è presentato ai suoi tifosi con due partite in doppia cifra su tre, anche se non ha mai trovato il bersaglio dalla lunga distanza, nonostante una mano educata. Coach Bucchi da lui vuole che cambi il ritmo alla squadra, anche se il play deve ancora prendere le misure al campionato italiano, come racconta a Il Resto del Carlino, ed. Pesaro. «Tutte le squadre qui in Italia hanno buoni playmaker. Questa è una lega dura, ma io voglio dimostrare di poter essere il giocatore giusto per la VuElle: e se c’è una battaglia da vincere domenica, io voglio vincere questa battaglia».
Riesce a cambiare marcia alla squadra. «Posso cambiare il gioco grazie alla mia velocità. I miei compagni sanno che quando entro gli arriveranno buoni palloni e stanno pronti a riceverli, ma io so che posso anche segnare e voglio che lo sappiano anche gli avversari, così che rimangano preoccupati anche di me e non raddoppino nessun altro compagno».
Da tre non ha ancora trovato la via del canestro. «E’ vero, non ho ancora rotto il ghiaccio, ma le mie percentuali sono altre nel tiro pesante e sono sicuro che, mano a mano che la stagione andrà avanti, con l’aiuto della squadra, integrandomi al meglio, migliorerò anche questa statistica. Il problema, comunque, riguarda un po’ tutta la squadra perché, nonostante abbiamo dei buoni tiratori nel nostro gruppo, abbiamo sbagliato anche dei tiri aperti, dopo averli costruiti bene. E’ anche questione di fiducia e vedrete che tra un po’ quei tiri inizieranno ad entrarci».
Tante differenze tra Grecia e Italia. «Nel campionato greco il gioco è più fisico, penso invece che in Italia il talento sia più diluito in tutte le formazioni, non solo grazie agli americani ma anche agli italiani. Noi stiamo imparando, facendo degli aggiustamenti ma non sono preoccupato. Anche l’anno scorso la mia squadra era partita piano, ma poi io mi sono sentito sempre più a mio agio nel mio ruolo: e una volta entrati in ritmo siamo approdati ai playoff».
Vincere in trasferta è difficile. «Sì, ma questo capita in qualsiasi posto. Il pubblico e l’atmosfera fanno la differenza fra le partite in casa e quelle fuori. Ma domenica tocca a noi giocare in casa e sono certo che i nostri fans ci daranno una grande energia per spingerci verso la vittoria»