Ritorna la LegaA e l’anticipo del Sabato è una gara dal fascino particolare, un classico moderno appunto, perché Reggio Emilia e Sassari, nelle ultime tre stagioni, si sono incontrate spesso al di là della stagione regolare, vedi Coppa Italia e vedi soprattutto playoff scudetto.
E’ nata in questi anni quindi una bella e sana rivalità sportiva, che è la dimostrazione di come credere nei progetti a lungo termine, ripaghi degli investimenti effettuati, sia in termini di risultati sportivi che di solidità societaria.
Qui Reggio Emilia:
Dopo l’amara sconfitta di Caserta, la seconda a fil di sirena, Reggio ritrova finalmente, dopo due impegni ufficiali, il proprio pubblico, ma non il PalaBigi. Si riparte da Bologna e saranno ben 17 i pullman di tifosi che accompagneranno la squadra in questa similtrasferta, che verrà ripetuta anche nella gara contro Venezia. Il primo obiettivo è quello di trovare la prima vittoria stagionale, dopo le sconfitte di SuperCoppa e Campionato e la gara con la Dinamo può rappresentare un’occasione ghiotta da sfruttare, più dal punto di vista mentale, che da quello prettamente legato ai due punti in palio.
Menetti non perde occasione per sottolineare il piacere di ritrovare i suoi tifosi: “il nostro pubblico ci riabbraccerà ed è quello di cui abbiamo bisogno, speriamo di trovare temperamento e continuità, anzi temperamento in continuità. Il PalaDozza rievoca bei ricordi, una fantastica EuroChallange, ma anche una delle gare della promozione dalla A2; Sassari ha sempre un gruppo di Italiani importante e ha cercato di mettere un bel mix americano europeo per fare bene per tutta la stagione.”
Aradori sottolinea la necessità di: “Parlare di più in difesa, migliorare nella comunicazione”
Strautins sarà a disposizione per esordire, ma il suo utilizzo sarà molto limitato
Qui Sassari:
Sassari davanti al suo di pubblico ha centrato la prima vittoria stagionale, nella gara con Varese ha brillato Sacchetti, dimostrando come la panchina possa essere uno dei punti forti della Dinamo 2016 2017; nella prima gara si è vista tanta grinta, voglia di lottare su ogni pallone e l’idea che la versione Pasquini di Sassari, viaggerà a ritmi altissimi per tutta la stagione.
Il coach della Dinamo ha sottolineato in settimana come si aspetta una gara basata sul fisico e non sull’atletismo: “Contro Reggio sono state tante le sfide, sempre con contenuti diversi e storie diverse, e credo che anche questa volta vedremo qualcosa di diverso. Il PalaDozza sarà sicuramente pieno e quando quel palazzo è pieno di pubblico crea un’ambientazione davvero forte. E’ un campo che conosco bene, ci ho vissuto due anni dalla mattina alla sera: giocare lì con il pubblico a favore crea un’atmosfera davvero straordinaria, che può fare la differenza; Sabato credo che loro vorranno subito mettere grande fisicità, grande energia e noi dovremo essere bravi ad approcciare una squadra che si vuole riscattare dalle due sconfitte, in Supercoppa e nella prima di campionato.”
Le chiavi:
Fisicità e gruppo collaudato da una parte, atletismo e voglia di imporre un ritmo alto dall’altra; la sfida fra Reggio e Sassari è ricca di spunti tecnici e tattici, difficili da riassumere in poche righe; per entrambe le squadre però c’è un denominatore comune ed è rappresentato dalla necessità di far entrare al meglio nei meccanismi di gioco, le new entry del roster. Per Reggio Lesic e James hanno steccato la prima di campionato, ma non è facile inserirsi in un gruppo che gioca praticamente a memoria e che deve forse ancora metabolizzare l’addio del duo Lituano Kaukenas – Lavrinovic; a Sassari sembra aver trovato la sua perfetta dimensione Jhonson Odom, che ha fatto bene per tutto il precampionato e anche contro Varese, ha dimostrato di essere in un buono stato di forma, ma lo stesso discorso non è riferibile ai vari Lacey Savanovic e Olaseni, utilissimi alla causa, ma non ancora a pieno regime.
Serve il giusto rodaggio dunque per tutte e due le squadre e, proprio la capacità e la voglia di Sassari di tenere il ritmo alto con una transizione rapida, potrebbe mettere ancora di più in risalto, i limiti difensivi che ha mostrato sino ad ora la squadra di Menetti.
Reggio dal canto suo, cercherà di rallentare la costruzione di gioco, abbassare l’intensità della gara, con la speranza però di riuscire a trovare in regia, delle soluzioni che siano corali e non legate ad iniziative personali, a Caserta gli assist di tutti i biancorossi sono stati solo 4, fondamentale quindi porre degli accorgimenti in regia.
Appuntamento al PalaDozza di Bologna Sabato 8 alle 20:45, con diretta nazionale su SkySport 2, prenderà il via la seconda giornata di campionato, a dirigere la gara i signori Paternicò, Baldini e Attard.