Antonutti: “Non deve mai mancarci l’entusiasmo. Consapevoli dei nostri pregi e dei nostri limiti”
Il Capitano di Pistoia Michele Antonutti in una intervista al Tirreno ha parlato dell’imminente sfida di campionato con Cremona, ma anche della nuova stagione che si prospetta per Pistoia
Cremona è un campo diffìcile dove esordire – dice Antonutti -sappiamo di dover tenere una traccia difensiva alta perché sono una squadra che, se si accende, può far male soprattutto in casa. Sappiamo che potranno fare difese alte come piace tanto a Pancotto e per questo noi dovremo esser bravi a coinvolgere tutti nel nostro gioco per superarli». La voce di Antonutti è quella di un giocatore che nonostante abbia appena compiuto 30 anni, è uno dei veterani del campionato di serie A e il punto di riferimento assoluto per la giovanissima The Flexx. «Non chiamatemi vecchio per favore anche alla presentazione del campionato mi hanno detto “dopo Ress (capitano della Reyer, classe ’80 e sei anni in più di Antonutti, ndr) sei il più vecchio. Ma la bellezza di fare questo lavoro, è provare prima di ogni gara le stesse emozioni, gli stessi brividi, le stesse farfalle nello stomaco di quando ho esordito in serie A. Proprio questo è quello che spero di trasmettere ai miei compagni, l’entusiasmo. Potremo sbagliare, fare degli errori ma l’entusiasmo non può mai mancare». Queste le sensazioni di Antonutti – capitano al via della sua quattordicesima stagione consecutiva in serie A. «Ed è la sesta da capitano che ho già fatto ad Udine, Montegranaro e Reggio Emilia – dice il lungo che insieme a Moore e Lombardi, oltre che allo staff tecnico, segna la continuità con la stagione dei record- non si può certo dire che questa sarà una stagione più facile delle altre, molte squadre si sono attrezzate tanto e diversi club che puntano al vertice non faranno le coppe e quindi saranno impegnati solo sul campionato. Lo sappiamo e sappiamo che non è scontato ripetersi dopo una stagione come quella dell’anno scorso, ma la nostra voglia è quella di scrivere un’altra bella storia. Per fare questo, dobbiamo partire da basi solide che sono la consapevolezza dei nostri pregi e dei nostri limiti.