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Capo d’Orlando, il ds Peppe Sindoni: “Diener sarà il nostro leader, toccherà a noi metterlo nelle condizioni migliori per poter incidere”

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Ds Peppe Sindoni, Orlandina

In netto anticipo rispetto alle passate stagioni, la Betaland Capo d’Orlando si appresta ad ultimare il roster dovendo inserire un solo giocatore nello starting five ed un altro in panchina, Nicevic a parte.

In questa intervista a 360°, il ds dell’Orlandina Basket Peppe Sindoni (nella foto) parla del mercato, delle novità nello staff tecnico e delle aspettative su Diener e Stojanovic, guardia e ala titolari della prossima stagione. 
 
Drake Diener è sicuramente l’acquisto biancazzurro più importante dell’estate: ci si aspetta molto da un giocatore che già conosce bene Capo d’Orlando ed il campionato italiano. Quanto peso offensivo avrà nel roster futuro e quanto può influire il fatto di non aver concluso fisicamente al meglio la passata stagione?
“Drake sarà sicuramente il nostro leader tecnico ed emotivo. Il nostro attacco dipenderà molto da lui ma toccherà a noi metterlo nelle condizioni migliori per poter incidere. Stiamo pensando ad una squadra con quattro giocatori intercambiabili nei ruoli di guardia e ala piccola proprio per permettere a Drake di non avere un minutaggio eccessivo e poter così riprendere al meglio dopo qualche mese di inattività agonistica.”
 
– La scelta di prendere Flavio Fioretti come assistente è legata anche all’acquisto di Diener (insieme nel 2014/2015 a Reggio Emilia, ndr)? Come si è sviluppata la trattativa che poi lo ha portato a Capo d’Orlando?
“No, le due operazioni non sono collegate tra di loro anche se Drake mi ha parlato molto bene di Fioretti. La volontà del club e dell’allenatore era quella di potenziare ancora di più lo staff tecnico per poter innalzare ancora di più la qualità del lavoro settimanale di preparazione alle gare ma soprattutto per poter far crescere i tanti giovani che anche quest’anno avranno un ruolo centrale nel nostro club. Credo che Flavio sia la persona adatta vantando 15 anni di esperienza tra Serie A e coppe Europee.”
 
– Il roster è quasi completato, nel quintetto manca solo una X nello spot di 5. Bisogna aspettarsi la riconferma di Oriakhi, un lungo come lui oppure un giocatore con caratteristiche diverse.
“Le scelte fatte sul perimetro potrebbero avere ripercussioni anche per quanto riguarda il pacchetto lunghi. Fitipaldo e Diener potrebbero infatti beneficiare dalla presenza di un giocatore più verticale di Oriakhi, che comunque ha fatto abbastanza bene da noi. Non escludo nemmeno la possibilità di un giocatore atipico che possa permetterci di aprire il campo.”
 
– Anche la panchina, tra riconferme e nuovi innesti come Iannuzzi, ha bisogno solo di qualche ritocco. Se Stojanovic sarà titolare, il 3 di riserva dovrà dividersi i minuti con lui?
“Credo che Stojanovic possa completarsi bene con Diener e Fitipaldo ed essere quindi il “favorito” per una partenza nello starting five. Durante la sua prima stagione in Serie A Voja ha già dimostrato di avere un impatto difensivo eccellente, adesso ha solo bisogno di continuità per poter incidere anche in attacco. Dalla panchina l’idea è quella di alzare Laquintana, Perl e un ulteriore europeo che potrebbe essere un giovanissimo di grande valore.”
 
Sandro Nicevic e Gianluca Basile. La volontà del primo sembra quella di continuare a giocare: c’è l’intenzione di proseguire il rapporto con il capitano ancora per un’altra stagione? Con Basile, il quale non s’è espresso ma pare abbia voglia di smettere, sei ancora in contatto?
“Parlerò con Sandro in settimana, se avrà voglia di continuare a giocare avrà posto nel roster e formerà con Antonio Iannuzzi una coppia di lunghi di grande tecnica e pericolosità offensiva in uscita dalla panchina. Stesso discorso per Basile che in questo momento immagino impegnato a depredare la Costa Smeralda… per lui c’è sempre posto.”