Un terzo quarto da Italia, quella che tutti i tifosi sono abituati a vedere e il gioco è fatto. E’ il parziale 22-2 a dare il là agli Azzurri per prendere il largo contro una Tunisia che, sebbene con qualche pedina di rilievo, non ha saputo contrastare il talento di Datome e compagni. Risultato finale 68-41.
Dopo un avvio particolarmente contratto, con l’Italia che fatica sia da tre, sia dal ferrio (in difficoltà soprattutto il capitano, unico a fare virgola in questa prima sfida di Proeolimpico), è Bargnani, seguito da un Belinelli mascherato, a caricare in spalle la squadra e far sì che mantenga il vantaggio. Sebbene il divario sia in doppia cifra, la Tunisia nel secondo quarto ci crede ancora e sta agganciata, tanto che Ghyaza, tra i migliori, che la mette dalla mattonella vicina al tiro libero, finisce in lunetta e si porta a un solo possesso (27-29). Intervallo 27-32 con la consapevolezza di dover trovare un flusso e una continuità di gioco che insieme possono dare la svolta. Ed è proprio così: l’Italia inizia a correre, in attacco, in contropiede in transizione, si fanno vedere i giochi di squadra, i tiri di Belinelli, gli attacchi al ferro. Negli ultimi dieci minuti è normale amministrazione. Nella Tunisia bene anche Roll e El Amabrouk, che peròda soli non riescono neanche a provare a ribaltare il risultato. In campo tutti, Tonut realizzatore di due punti, bene anche Cervi in difesa. Non brilla il capitano, Cusin si macchia di tre falli nel primo tempo ma entra di nuovo. Si è fatto vedere il gioco di squadra, orchestrato da un Mago nettamente in partita. Con un’Italia così, che deve continuare così, si è soltanto all’inizio del sogno olimpico.
Tunisia: Mouhli ne, Chennoufi 3, Seyeh, Abada 1, El Mabrouk 11, Ghyaza 9, Roll 9, Lahiani 2, Abbassi, Kniouac, Braa 6, Romdhane ne.
Italia: Poeta 3, Belinelli 11, Aradori 13, Gentile 8, Bargnani 15, Gallinari 6, Melli 2, Cusin 4, Datome, Cervi 2, Hackett 2, Tonut 2.
