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Spagna – Liga Endesa: Niente sorprese e “clásico” in finale

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Come cantavano i Radiohead in uno dei più bei temi di rock alternativo mai composti “No alarms and no surprises”, niente sorprese: la finale del campionato spagnolo sarà Barça-Real Madrid, per il quinto anno consecutivo.

Eppure quest’anno sembrava veramente che Valencia Basket e Baskonia potessero mettere i bastoni tra le ruote alle due grandi; i taronja reduci da una regular-season da record, con le 28 partite di fila vinte a inizio stagione e i baschi con l’eccellente partecipazione in Eurolega, che ha permesso loro di disputare la Final4. Ma non ne avevano più, entrambe le serie si sono concluse 3-1 e hanno avuto un andamento similare, con le squadre teste di serie capaci di vincere le prime due partite in casa, le agguerrite contrincanti riuscendo a strappare meritevoli vittorie ai supplementari in Gara 3 davanti al proprio pubblico, per poi chiudere sconfitte e impotenti davanti alla superiorità rivale. 

Real Madrid – Valencia Basket 3-1 (82-57, 97-88, 86-87, 82-80)

A leggere il risultato di Gara 1 tra Real Madrid e Valencia Basket (82-57) si potrebbe pensare a un match completamente dominato dai blancos, ma l’incontro è stato tutt’altro che a senso unico per tre quarti, con gli ospiti ben piantati in difesa, ma con una giornata stortissima al tiro (2/22 in triple). Il Real Madrid ha saputo aspettare e ha colpito duro nell’ultimo parziale, quando ormai gli avversari si erano arresi all’incapacità di riuscire a inanellare punti. Jaycee Carroll (19 punti) e Serio Llull (13) i migliori.

Gara 2 ha avuto un andamento diverso: il Real Madrid era partito molto meglio, lasciando presagire un’altra vittoria facile, ma nel secondo e terzo quarto i valenciani si erano rifatti sotto. Un incredibile ultimo quarto in fase di annotazione dei blancos (35-25) ha permesso loro di conquistare la vittoria per 97-88. Un implacabile Sergio Llull, autore di 19 punti (5/9 in triple) e un forte Gustavo Ayón sotto canestro (15 punti, 6 rimbalzi) i principali artefici del successo.

Quando nessuno se l’aspettava e con la rosa decimata (oltre a Van Rossom e Sikma, fuori anche Rafa Martínez con un dito rotto, Antoine Diot dopo 5 minuti per una contrattura e John Shurna, che si è rotto un braccio in un fortunoso scontro con Jonas Maciulis sotto canestro), il Valencia Basket è riuscito a trovare un’emozionante ed epica vittoria in Gara 3: 87-86 dopo un overtime e con buzzer-beater finale di Guillem Vives quando i suoi erano sotto di due. Le tre ali piccole Vladimir Lucic (18 punti, 6 rimbalzi), Romain Sato e Fernando San Emeterio (17 punti a testa) in evidenza.

Il Valencia Basket ci ha provato in Gara 4, ha lottato con le unghie e con i denti fino all’ultimo secondo dell’ultimo quarto. La maggior freschezza dei blancos ha permesso loro di vincere in trasferta 80-82, grazie ai soliti Carroll (17 punti) e Llull (16), ma i padroni di casa hanno comunque chiuso una stagione indimenticabile tra gli applausi degli 8.500 tifosi vesititi rigorosamente di arancione che si erano dati appuntamento alla Fonteta. Non sono bastati i 23 punti e 10 rimbalzi del croato naturalizzato Justin Hamilton, che l’Italia si ritroverà di fronte al preolimpico di Torino.

FC Barcelona Lassa – Laboral Kutxa Baskonia 3-1 (84-57, 73-68, 83-89, 85-63)

Gara 1 tra Barça e Baskonia non ha avuto storia: i blaugrana sono partiti subito più forte e i baschi non sono mai riusciti ad impensierire i rivali. 84-57, con 14 punti di Ante Tomic, 12 di Tomas Satoransky e un netto dominio in fase di rimbalzo (49-28) non hanno lasciato scampo a Perasovic e i suoi.

Gara 2 era iniziata con la stessa tonica, con i blaugrana dominando il primo parziale, ma poi il Baskonia ha tirato fuori l’orgoglio, riuscendo a ribaltare le sorti dell’incontro nei quarti centrali della sfida. La partita vibrante si è decisa negli ultimi 10 minuti, e ha vinto il Barça 73-68. L’ala piccola Stratos Perperoglou, che l’Italia potrebbe trovarsi di fronte al Preolimpico con la nazionale greca, è stato il migliore dei suoi, con 11 punti e 5 rimbalzi.

Se c’è qualcosa che non manca ai baschi è l’orgoglio, e il Laboral Kutxa Baskonia è un ottimo interprete della filosofia della gente de la sua terra. In Gara 3 i padroni dicasa sono riusciti a trovare un magnifico successo per 89-83 dopo un overtime, con un Ioannis Bourousis (altro rivale dell’Italia al preolimpico con la Grecia) monumentale e capace di mettere a segno 32 punti e 10 rimbalzi (39 di valutazione) per mantenere vivo il sogno.

Delusione in Gara 4 per il pubblico del Buesa Arena: dopo aver lottato in gara 3, ci si aspettava una partita dall’andamento simile, invece il Barça ha fatto vedere il meglio di sè, imponendosi al Baskonia con un netto 63-85 e con Ante Tomic, Brad Oleson e Tomas Satoransky in doppia cifra. I baschi, ormai svuotati dopo una stagione estenuante, dicono addio a un anno comunque molto positivo, che ha visto la squadra tornare competitiva sia in casa che in Europa.

La finale tra FC Barcelona Lassa e Real Madrid Baloncesto si giocherà al meglio delle 5 partite e prenderà il via mercoledì prossimo con la prima sfida al Palau Blaugrana alle 20.30.

Foto: ACB Photo

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